FTAOnline

Finanza e Mercati: rendimenti in rialzo con incertezza politica e inflazione

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

Rendimenti tedeschi in netto rialzo dopo la vittoria dei partiti di destra in Francia e le possibili conseguenze sugli assetti di governance europea. Salgono anche quelli USA con i dubbi sulla candidatura del presidente Biden alle prossime elezioni e i dati sull'inflazione PCE a maggio.

Finanza e Mercati: rendimenti in rialzo con incertezza politica e inflazione

Finanza e Mercati: accelerazione dei rendimenti

Rendimento del BTP decennale a 4,0340%, sotto il massimo dal 12 giugno a 4,0910% toccato venerdì mattina, ancora lontano dal 4,1810% toccato l'11 giugno (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni tocca i massimi dal 13 giugno a 2,5345% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Rendimento del T-Note USA a 10 anni a 4,3980%, sotto il massimo dall'11 giugno a 4,4390% toccato nella notte. (ricordiamo il minimo da luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni segna 4,5640%, nella notte a 4,5840% il massimo dall'11/6 (ricordiamo il minimo da fine luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Rendimenti tedeschi in netto rialzo nell'eurozona in avvio di settimana, forse per effetto della vittoria dei partiti di destra in Francia e le possibili conseguenze sugli assetti di governance europea. Quelli USA oscillano sotto i massimi dall'11 giugno toccati in nottata, con i dubbi sulla candidatura del presidente Biden alle prossime elezioni e i dati sull'inflazione PCE a maggio: sono numeri che attestano il rallentamento della corsa dei prezzi al consumo ma senza sorprese rispetto al consensus. Inoltre la variazione mensile di aprile è stata rivista al rialzo. Se a questo aggiungiamo che sia l'ISM Chicago che la fiducia consumatori sono stati superiori alle attese il rialzo dei rendimenti USA è spiegato. Sul fronte banche centrali lo scenario resta sostanzialmente immutato con una lieve riduzione delle probabilità di taglio dei tassi nelle riunioni da qui a fine 2024.

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna l'89% (contro il 90% della scorsa settimana) alla probabilità di tassi invariati nella riunione del FOMC del 31 luglio, il 56-57% (dal 58% di venerdì) a quella di un taglio da 25 bp nella riunione del 18 settembre e il 42-43% (dal 43-44% di venerdì) alle chance di un ulteriore -0,25% il 18 dicembre.

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -16 bp (da -15/17 venerdì) per il contratto con consegna settembre, -23 bp (sostanzialmente invariato) per quello con consegna ottobre e -38/39 bp (da -40 venerdì) per quello con consegna dicembre, quindi un altro taglio da 25 bp (dopo quello del 6 giugno) entro fine anno sicuro (al più tardi nella riunione del 17 ottobre, con chance buone, ma in calo rispetto a venerdì, per quella del 12 settembre dato che dal 6 giugno l'Euribor ha perso 4 bp) con buone probabilità di un secondo nella riunione del 12 dicembre.

I prossimi dati macro

L'agenda macroeconomica della settimana prevede oggi gli indici PMI e ISM manifatturieri, domani inflazione eurozona e indice JOLTS americano, mercoledì i verbali FOMC (Fed), giovedì i verbali BCE, venerdì i lavoratori dipendenti USA.