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Bonus assunzioni 130%, come funziona la deduzione fiscale?

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Come funziona il bonus assunzioni 130%? Ecco i requisiti da rispettare per ottenere la maxi deduzione IRPEF o IRES.

Bonus assunzioni 130%, come funziona la deduzione fiscale?

Col Decreto Coesione convertito in legge, oltre a Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro e Nord Italia, sono state previste diverse misure per chi assume. Prende quindi corpo il cosiddetto bonus assunzioni 130%, che permetterà ai datori di lavoro di richiedere una deduzione IRPEF o IRES.

In particolare, in caso di lavoratori assunti, se questi risultano meritevoli di maggior tutela, allora i datori di lavoro potranno ottenere il bonus. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla nuova misura.

Bonus assunzioni 130%, come funziona la deduzione fiscale?

Il bonus assunzioni 130%, noto anche come “bonus assunzione lavoratori meritevoli di maggior tutela, è una misura che concederà una deduzione fiscale, IRPEF o IRES, al datore di lavoro che assume.

Ovviamente, non tutte le assunzioni potranno contare sull’agevolazione. Come vedremo a breve, infatti, sarà necessario rispettare tutta una serie di requisiti per ottenerlo.

I requisiti dipendono quasi totalmente dal lavoratore assunto, che deve essere considerato come meritevole di maggior tutela.

Nel caso di assunzioni di questo tipo, il datore di lavoro potrà contare su uno sgravio fiscale, ossia di una deduzione IRPEF o IRES, a seconda del proprio specifico caso.

Inizialmente, nella sua prima configurazione, la misura prevedeva una deduzione del 120%. Tuttavia, è stata ad oggi portata al 130%.

Bonus assunzioni 130%: quali sono i requisiti per ottenere la deduzione

Come detto, per l’ottenimento del bonus assunzioni 130% previsto dal Decreto Coesione sarà necessario rispettare tutta una serie di requisiti.

Innanzitutto, avranno diritto alla deduzione fiscale i datori di lavoro che potranno attestare l’incremento occupazionale della propria attività. Sarà necessario, cioè, che il numero dei dipendenti assunti sia superiore rispetto al numero dell’anno precedente.

Inoltre, il contratto di lavoro offerto deve essere a tempo indeterminato.

Quanto ai requisiti specifici richiesti, i lavoratori assunti devono rientrare nelle categorie particolarmente svantaggiate, ossia:

  • donne inserite in programmi per vittime di episodi di violenza

  • donne con a carico due minori o disoccupate da almeno sei mesi, indipendentemente dalla loro età

  • persone affette da disabilità

  • alcolisti o tossicodipendenti

  • disoccupati da almeno 24 mesi

  • disoccupati svantaggiati senza lavoro da almeno 12 mesi

  • giovani che possiedono i requisiti per ottenere agevolazioni per l’occupazione

  • ex titolari di Reddito di Cittadinanza.

Per quanto riguarda la categoria dei disoccupati svantaggiati, questa è molto ampia. Include infatti sia i giovani tra 15 e 24 anni, sia gli over 50. Fanno poi parte della categoria anche coloro che non hanno un diploma, chi ha almeno una persona a carico, gli appartenenti alle minoranze etniche.

Infine, rientrano tra gli svantaggiati coloro che lavorano in settori in cui la disparità uomo-donna è almeno del 25%. È quasi superfluo sottolineare che, in questo specifico caso, per ottenere la decontribuzione è necessario che il lavoratore appartenga al genere svantaggiato.

Come richiedere la deduzione

Anche se il Decreto Coesione è stato ormai convertito in legge, non è ancora possibile richiedere il bonus assunzioni 130%.

Sappiamo già che potranno richiederlo le imprese, qualunque sia la loro dimensione.

Inoltre, è noto che sarà valido per le assunzioni avvenute durante l’anno corrente, a partire dalla data del 1° gennaio 2024. Tuttavia, mancano ancora le indicazioni specifiche per richiedere la deduzione. Indicazioni che, in ogni caso, arriveranno certamente a breve.

 

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