Pignoramento conto corrente, nuovi blocchi da parte del Fisco

di Alessia Seminara pubblicato:
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Fisco, in arrivo possibile pignoramento conto corrente: scopriamo chi è a rischio e quali sono i limiti imposti dalla normativa.

Pignoramento conto corrente, nuovi blocchi da parte del Fisco

A seguito dei controlli compiuti dal Fisco, i contribuenti che hanno contratto un debito con l’Agenzia delle Entrate rischiano un blocco del conto. L’AdE potrà infatti procedere al pignoramento del conto corrente con conseguente blocco del conto stesso.

Il che significa che, una volta inoltrata la notifica di debito, l’Agenzia potrà procedere bloccando il denaro dovuto direttamente dal conto corrente del contribuente in debito. Scopriamo chi è a rischio e quali sono i limiti previsti.

Pignoramento conto corrente, nuovi blocchi da parte del Fisco

I contribuenti italiani in condizione di debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate rischiano il pignoramento conto corrente con un conseguente blocco dei propri fondi.

Si tratta di un’ipotesi che è già legge da tempo, ma al momento sembra che qualcosa si muova in tal senso. In sostanza, i contribuenti debitori nei confronti dell’AdE rischiano di vedersi bloccare il conto a seguito di una notifica dal Fisco.

Se al contribuente è stata già data l’opportunità di regolarizzare la propria posizione contributiva e qualora tale posizione non sia stata regolarizzata, allora il Fisco procederà al blocco del conto, congelando le somme dovute.

Chi è a rischio

Purtroppo, il pignoramento al conto corrente è una situazione che può riguardare praticamente tutti i contribuenti italiani.

Partiamo dalle persone fisiche: nel caso in cui questi non abbiano una posizione debitoria regolare, il conto potrebbe essere pignorato. E ciò può avvenire non solo nel caso in cui la persona fisica non abbia versato alcune imposte. Anche il mancato pagamento di multe e sanzioni potrebbe essere causa di pignoramento.

Altri soggetti a rischio sono le persone giuridiche: nel caso in cui le imprese abbiano una posizione previdenziale non regolare, o qualora l’IVA non risulti regolarmente pagata, ci si potrà considerare soggetti a rischio. Un discorso analogo può essere fatto per lavoratori autonomi, enti, liberi professionisti e associazioni in debito col Fisco.

Pignoramento conto corrente, qual è l’importo massimo prelevabile

Ma qual è l’importo massimo del pignoramento conto corrente? Purtroppo, non ci sono particolari limiti: infatti, la normativa prevede che il Fisco possa bloccare anche tutti i fondi presenti.

Tutto dipende dall’effettivo ammontare del debito del contribuente. Per debiti elevati, anche l’intera somma presente sul conto può essere pignorata.

Tuttavia, esistono dei casi in cui questa regola, che rappresenta la normalità, non è valida. Quando le somme presenti sul conto provengono da stipendi e pensioni, ad esempio, il pignoramento massimo è pari al 20% delle somme.

Inoltre, alcuni fondi sono giudicati come protetti. È il caso, ad esempio, dei fondi vincolati e dei fondi pensione, ma anche delle rendite previdenziali.

Esistono poi dei limiti che rendono impossibile il pignoramento conto corrente.

Il Fisco può procedere solamente a seguito di una corretta notificazione del debito. In caso di mancata notifica, il pignoramento non potrà avvenire. La notifica inviata, inoltre, deve necessariamente riportare informazioni dettagliate su importi dovuti e modalità per sanare il debito.