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Fineco brilla dopo i dati sulla raccolta

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
6 min

A giugno la banca sfiora il miliardo e i nuovi clienti crescono del 14%

Fineco brilla dopo i dati sulla raccolta

A metà seduta Fineco è protagonista a Piazza Affari con una delle migliori performance del listino principale. L’azione della banca digitale segna infatti un rialzo dell'1,79% a 14,53 euro, dopo un allungo a 14,7 euro. Si conferma il rimbalzo dai supporti di area 13,8 euro circa, che ora potrebbe proiettare i corsi verso obiettivi di breve in area 15 euro. In queste ore il titolo è il migliore del Ftse MIB e fa leva sulla comunicazione di stamane sulla raccolta di giugno.

Fineco, la raccolta di giugno

La prima metà dell’anno 2024 si è chiusa per la società guidata dall’amministratore delegato Alessandro Foti decisamente bene, almeno in termini di raccolta sul mercato. È un dato sempre fondamentale per i campioni del risparmio e dell’asset management e diventa ancora più critico in questa fase di incertezze sui tassi e le prospettive economiche.

In pratica Fineco a giugno ha sfiorato il miliardo. La raccolta del mese è infatti volata a 996,8 milioni di euro con un balzo di oltre il 30% sul dato del giugno 2023.

L’ad Alessandro Foti ha commentato: “I solidi dati di raccolta di Fineco nel primo semestre riflettono un consolidamento della spinta verso gli investimenti da parte della clientela.
Il rafforzamento della componente gestita evidenziato negli ultimi mesi dimostra l’efficacia dell’impegno da parte della Rete di consulenti finanziari nel rispondere alle esigenze dei risparmiatori, anche in questa fase in cui la richiesta di consulenza tende ad aumentare.
La continua accelerazione nel numero dei nuovi clienti conferma l’attrattività del modello Fineco, caratterizzato dall’innovazione in particolare nei servizi di consulenza evoluta, il cui sviluppo potrà aprire ulteriori opportunità nel prossimo futuro”.

Fineco, spunti positivi nei primi sei mesi

C’è quindi una spinta verso gli investimenti abbinata a un bisogno di consulenza che crea un ambiente favorevole per la banca di piazza Durante. Diversi gli spunti positivi per il mercato.

La media dei ricavi mensili del brokerage è ancora solida. Nell’ultimo mese ammonta a 15 milioni di euro circa (c’è stato un balzo del 35% sul livello dei ricavi del pre-pandemia) e quindi da inizio anno ha raggiunto i 106 milioni di euro (+10%) con ben 20,8 milioni di ordini eseguiti.

Ma resta il numero dei clienti uno dei dati più importanti questa comunicazione periodica del gruppo. A giugno Fineco aggiunge 10.375 nuovi clienti, una crescita del 14% sul dato di un anno fa. I nuovi clienti della banca dall’inizio dell’anno salgono così a 73.593 unità (+22% sul primo semestre del 2023). Un successo commerciale che sicuramente contribuisce ai rialzi odierni del titolo a Piazza Affari. A fine giugno i clienti totali di Fineco erano 1.613.339.

Né va sottovalutato il dato fotografico del patrimonio totale, che grazie alle positive performance dei mercati mostra una crescita sia sul dato di un anno fa che su quello dello scorso dicembre e raggiunge quota 131,274 miliardi di euro. Crescono in valore, in termini di patrimonio, sia la raccolta gestita (61,64 miliardi), che la raccolta amministrata (42 miliardi). In calo in sei mesi da 28,44 a 27,57 miliardi di euro la raccolta diretta. In questo contesto è sicuramente importante che sul patrimonio totale di 131 mld, ben 62 miliardi di euro sono da attribuire al private banking (+20%!).

Essenziale naturalmente la rete dei consulenti, che conta un patrimonio di quasi 114 miliardi di euro e ha raccolto a giugno 764,8 milioni di euro, più del 76% del totale.

Ha un ruolo sempre più strategico in questo contesto Fineco Asset Management (FAM): a giugno ha raccolto al dettaglio 215 milioni di euro portando il saldo da inizio anno a 1,1 miliardi di euro, più di un quinto del complessivo. Con masse da 32,9 miliardi di euro rimpolpate dalla crescita del 17% della componente retail e del 5% di quella istituzionale, FAM copre ormai con la componente retail il 35,4% dell’asset under management di tutta Fineco.

Fineco, masse in movimento

Nei primi 6 mesi del 2024 Fineco ha però registrato una raccolta netta complessiva in calo da 5,2 a 5,01 miliardi di euro circa.
Si alleggerisce in maniera molto importante il deflusso della raccolta diretta che era stato di 2 miliardi nel primo semestre dell’anno scorso e ora flette a 866 milioni.
Come noto moltissimi asset manager e gruppi finanziari hanno patito, e in parte ancora patiscono, la concorrenza formidabile dei rendimenti dei titoli di Stato storicamente posti su livelli elevati.

Se si guarda il saldo dei sei mesi di Fineco flette comunque la raccolta gestita da 1,94 a 1,45 miliardi di euro, flette anche la raccolta amministrata, da 5,31 a 4,43 miliardi di euro, quindi è essenzialmente il calo dei deflussi della raccolta diretta che incoraggia le performance del gruppo nel periodo e la dinamica è persino rafforzata a giugno.

Fineco, in cosa investono i clienti

Un dato molto interessante comunicato da Fineco è lo spaccato degli ordini. Il confronto con il giugno 2023 è lusinghiero con un numero di eseguiti in crescita a 20,76 milioni circa (+3%). Ma su cosa sono diretti questi contratti? Il 38% circa sono azioni italiane, il 23% circa derivati, il 19% è azionario estero (sia USA, che altri mercati).  È proprio l’azionario estero che cresce di più con un +24,8% sul dato di un anno fa, ma la performance dei CFD segna anche un +23,3% e crescono a doppia cifra i contratti in derivati non distanti dalle performance dell’azionario italiano. Ovviamente questi sono dati sui volumi e non sui fatturati, che dipendono anche dai prezzi, ma hanno comunque un valore segnaletico.

D’altronde che questo anno stesse andando bene per Fineco lo hanno confermato anche i dati del primo trimestre che hanno visto una crescita dei ricavi dell’11,4% a 327 milioni e un incremento del margine operativo lordo del 12,5% a 247,7 milioni, mentre l’utile netto è rimasto sostanzialmente stabile a 147 milioni di euro (-0,2%). Nel confronto con il primo quarto del 2023 il ROE era diminuito dal 24 al 30%, ma Fineco affermava che l’utile netto registrava un +12,4% al netto degli oneri sistemici.

Fra le diverse aree di business, il management sottolineava il +15,6% dei proventi da trading e il +13,5% dell’investing a quota 84,9 milioni di euro. Nel periodo ancora una volta il margine d’interesse da 179 milioni di euro la faceva da padroni, ma la vicinanza del livello delle commissioni a 128,6 milioni confermava un buon posizionamento strategico in vista dei prossimi ribassi dei tassi.

In occasione dei dati trimestrali Fineco aveva annunciato di attendersi ricavi da record nel 2024, con un miglioramento del mix in favore delle commissioni.