Banca Popolare di Sondrio reduce da quattro sedute consecutive di calo

di FTA Online News pubblicato:
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Eni, EIP sale al 10% di Plenitude

Banca Popolare di Sondrio reduce da quattro sedute consecutive di calo

Avvio di ottava in rosso per Banca Popolare di Sondrio, che ha ceduto 1,77 punti percentuali. Lo scorso 12 marzo 2025 il consiglio di amministrazione della banca valtellinese ha approvato il Piano Industriale 2025-2027 e confermato i dati preliminari del 2024. Il Piano punta ad una significativa creazione di valore sostenibile con un utile netto cumulato 2025-2027 pari a circa 1,8 miliardi di euro (583 milioni nel 2027 in linea con i livelli record registrati nel 2024, nonostante il significativo calo dei tassi di interesse attesi).

Distribuzione di dividendi in forte accelerazione con circa 1,5 miliardi di euro di cedole previste nell'arco del Piano, raddoppiando la distribuzione avvenuta negli ultimi 3 anni. Il Payout salirà all'85% in ogni anno di Piano a partire giù dal 2025 (rispetto al 63% del 2024). Il CET1 ratio è atteso superiore al 14% al 2027.

Banca Popolare di Sondrio, quarta seduta in ribasso

Graficamente quella di ieri ha rappresentato la quarta seduta consecutiva di ribasso per il titolo, sceso nell'intraday fin sotto quota 11,00 prima di chiudere a 11,12 euro. La violazione del sostegno a 11,28 euro ha di fatto interrotto la serie di massimi e minimi crescenti che ha caratterizzato il rialzo in atto da novembre, aprendo ad una correzione che ora potrebbe protrarsi nel tempo.

In area 10,45 transita la media mobile esponenziale a 50 sedute, che assieme ai minimi di inizio mese a 10,52 euro, rendono i dintorni di quota 10,50 un supporto strategico. Sopra tale riferimento lo scenario resterà orientato al rialzo ed il titolo avrà l'opportunità per ricaricare le batterie in vista di un successivo allungo che oltre 11,90 lo proietti verso nuovi record a 12,50 e 13,00 euro circa.

Sotto 10,40 invece si aprirebbe una fase di mercato nuova che potrebbe portare al test a 9,90 e poi a 9,40 euro, riferimento, quest'ultimo che avrà il compito di scongiurare un ulteriore affondo verso 8,70 almeno.

Eni, EIP sale al 10% di Plenitude

Poco mossa ieri Eni: il titolo ha terminato a 14,298 euro, in calo dello 0,01%. I prezzi hanno oscillato tra 14,118 e 14,222 euro. Eni, Plenitude ed Energia Infrastrutture Partner (EIP) hanno portato a compimento l'accordo annunciato lo scorso novembre, incrementando la partecipazione di EIP in Plenitude tramite un aumento di capitale di circa 209 milioni di euro. In questo modo, la quota di EIP è salita dal 7,6% al 10% del capitale sociale, per un investimento complessivo di circa 800 milioni di euro, inclusi 588 milioni versati a marzo 2024.

L'operazione conferma un equity value di circa 8 miliardi e un enterprise value superiore a 10 miliardi per la controllata di Eni, attiva nella produzione di energia rinnovabile e nella vendita ai clienti finali.

Eni, ostacoli di rilievo a 14,45/50 euro

Eni ha testato a più riprese dal 20 marzo la resistenza a 14,45/50 euro circa, coincidente con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di aprile 2024.

Senza il superamento di questo importante riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci resterà alto il rischio che il rimbalzo intrapreso dai minimi di dicembre a 12,28 euro sia solo una pausa correttiva del precedente ribasso. Discese al di sotto di area 14 sarebbero un ulteriore indizio in favore dello scenario ribassista, probabili in quel caso movimenti fino ai 13 euro almeno.

La rottura di area 14,50 sarebbe invece da leggere come un interessante segnale di forza, capace di anticipare il test di 15,05/10 euro. Solo oltre quei livelli il titolo avrebbe la possibilità di puntare al ritorno sui massimi dello scorso aprile a 15,816 euro.