Ferragamo silura l'AD nonostante i buoni segnali dalle vendite del quarto trimestre

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il gruppo fiorentino chiude il rapporto con Marco Gobbetti iniziato tre anni fa

Ferragamo silura l'AD nonostante i buoni segnali dalle vendite del quarto trimestre

Giornata difficile per Salvatore Ferragamo che rende vano il balzo di venerdì scorso. Il titolo si era portato sui massimi da agosto dopo la pubblicazione dei ricavi preliminari 2024. Il dato è stato negativo con un calo del 10,5% a/a a 1,035 miliardi di euro. L'ultimo trimestre dell'anno aveva però evidenziato segnali di miglioramento: la flessione del fatturato si è infatti attestata a -6,7% a/a grazie al contributo del Nord America (+5,4%) e del Centro e Sud America (+7,3%), male invece l’area Asia Pacifico (-24,0%).

Dati preliminari con elementi positivi

Nel complesso il report è stato leggermente migliore del consensus, ma a ben impressionare gli analisti è arrivato soprattutto il mix di ricavi con buone indicazioni dal canale DTC, Direct to Consumer. Si tratta dei negozi monomarca gestiti direttamente (DOS) dal gruppo, nonché dalle piattaforme e-commerce di vendite on-line dirette ai clienti. Nel 2024 questo segmento ha fatto segnare -5,8%, flessione scesa fino a sostanzialmente annullarsi nell'ultimo trimestre con un -0,1% (+0,9% a cambi constanti).

In sintesi il messaggio uscito dal report è stato: siamo ancora sotto pressione ma cominciano a prendere forma elementi di ottimismo. Poteva essere una conferma della bontà del lavoro di Marco Gobbetti, a.d. e d.g. arrivato a inizio 2022 proveniente da Burberry - dove aveva guidato con successo il turnaround del gruppo britannico - con il compito di tirare fuori dalle secche la casa fiorentina.

I dubbi di Barclays sull'operato dell'AD

E invece ieri dopo la chiusura del mercato è arrivata la notizia della cessazione del rapporto tra Gobbetti e Salvatore Ferragamo. Il mercato ha reagito negativamente, non è chiaro se per una reazione fisiologica di fronte a una situazione imprevista e quindi foriera di incertezza o se perché convinto della bontà del lavoro del manager. Su questo ultimo punto gli analisti di Barclays hanno qualche dubbio. Dopo aver sottolineato gli incoraggianti segnali provenienti dai dati trimestrali, ricordano che il brand non ha evidenziato una convincente ripresa durante la gestione Gobbetti: a loro avviso la notizia dell'uscita del manager potrebbe anche avere risvolti positivi.