Fed, nulla di nuovo all'orizzonte

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Il presidente Powell in audizione al Senato ribadisce la posizione di attesa

Fed, nulla di nuovo all'orizzonte

Le parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nell'audizione semestrale sulla politica monetaria presso la commissione bancaria del Senato USA non hanno apportato significativi cambiamenti allo scenario dei tassi ufficiali americani. Powell ha ribadito che la politica monetaria della Fed al momento attuale è significativamente meno restrittiva che in precedenza e che la congiuntura resta robusta: pertanto, non c'è fretta di modificare l'impostazione. Il numero uno della banca centrale americana ha ricordato anche che il mercato del lavoro è solido e che l'inflazione sta scendendo ma resta sopra l'obiettivo di lungo periodo del 2%.

Tassi fermi per un po'

Traducendo dal linguaggio istituzionale possiamo affermare che al momento le prospettive della Fed sono per mantenere i tassi ufficiali sui livelli attuali (4,25-4,50 per cento) per un certo periodo di tempo - poi vedremo come il mercato quantifica quel "certo" - per poi eventualmente procedere con un ulteriore riduzione dei tassi nel caso in cui inflazione e mercato del lavoro evolvessero in modo coerente, ovvero con un indebolimento di entrambi (o di uno soltanto con l'altro fattore invariato).

Focus sui prossimi dati su inflazione e occupazione

Al momento attuale il mercato prevede tassi invariati almeno fino alla riunione di metà giugno, aspettativa che si è lievemente rafforzata rispetto a ieri in base ai dati del CME FedWatch Tool. Lo scenario per il secondo semestre è decisamente più enigmatico con probabilità associate alle variazioni molto vicine e la quasi certezza di trovarsi a fine 2025 con i Fed funds a 25 bp sotto il livello attuale che si materializza solo nella riunione di dicembre decisivi a questo punto i prossimi appuntamenti macro, a iniziare da quello di domani con l'inflazione di gennaio, l'inflazione PCE di fine mese e l'occupazione non agricola il 7 marzo.

Argomenti

FED