Dopo Tavares anche il CEO di Intel lascia ma il mercato festeggia

di Simone Ferradini pubblicato:
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Wall Street accoglie con favore le dimissioni di Pat Gelsinger, ritenuto responsabile dei deludenti risultati degli ultimi trimestri

Dopo Tavares anche il CEO di Intel lascia ma il mercato festeggia

Inizio dicembre ricco di dimissioni di alcuni tra i più importanti a.d. del globo. Dopo l'uscita di scena di Carlos Tavares, ormai ex CEO di Stellantis, sono arrivate le dimissioni di Pat Gelsinger, numero uno di Intel. Curiosamente, entrambi erano in carica dal 2021 ma la reazione dei titoli in Borsa è opposta, con Stellantis piombata sui minimi da luglio 2022 e Intel in rialzo di quasi quattro punti percentuali.

Stellantis giù, forse il problema non è Tavares

Nel caso del gruppo automobilistico italofrancese c'è probabilmente la presa di coscienza delle difficoltà di questo momento, con la domanda di auto elettriche in forte calo e grandi problemi di accumulo di scorte negli USA: situazioni la cui responsabilità evidentemente il mercato non attribuisce a Tavares.

Intel rimbalza, gli errori di Gelsinger e non

Per Intel il contesto è diverso. Le azioni del produttore di microprocessori segnano un performance da inizio anno pari a -48% e di quasi -60% da febbraio 2021 quando Gelsinger venne nominato CEO al posto di Bob Swan. Lo scorso 2 agosto il titolo fece segnare un calo di oltre il 26% (la perdita giornaliera più elevata da oltre 50 anni) dopo risultati trimestrali deludenti e l'annuncio di un taglio dei costi di 10 miliardi di euro e una riduzione dei dipendenti del 15%.

Il declino di Intel non è tutta farina del sacco di Gelsinger. Gli errori strategici maggiori, come il mancato accordo di fornitura ad Apple e la non acquisizione di NVIDIA, sono stati commessi prima del suo avvento. Al manager originario di Robesonia, Pennsylvania, vengono imputati gli investimenti per recuperare terreno rispetto ai colossi della manifattura di microchip Samsung e TSMC e l'insuccesso nel contrastare NVIDIA nella corsa all'AI.