Campari: cosa attendersi dopo il recente ribasso

di Alessandro Chini pubblicato:
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Dopo il corposo ribasso di ieri, in scia alla notizia delle dimissioni del CEO del gruppo, Bob Kunze, c'è attesa per vedere come reagirà il titolo sul mercato. Proseguirà la fase di debolezza? Scopriamo i possibili scenari.

Campari: cosa attendersi dopo il recente ribasso

Campari: dimissioni di Kunze fulmine a ciel sereno

Il mercato ha reagito negativamente all'inaspettata notizia delle dimissioni del CEO di Campari Group. Il titolo ha subito un brusco ribasso (-4,64%), scendendo a 11,31 euro. Bob Kunze-Concewitz, che ha guidato l'azienda nel settore delle bevande per ben 16 anni, ha comunicato la sua decisione di lasciare il ruolo di CEO durante l'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione.

La sua intenzione è quella di dedicarsi alle proprie passioni personali a partire dall'Assemblea degli Azionisti prevista per l'11 aprile 2024. In seguito a questa notizia, è stata presa la decisione di nominare Matteo Fantacchiotti, attuale Managing Director Asia Pacific, come Deputy CEO con effetto immediato.

Fantacchiotti assumerà ufficialmente il ruolo di CEO a partire da aprile 2024. Questa inaspettata transizione nella leadership del gruppo ha scosso il mercato generando un pò di incertezza sul futuro di Campari Group.

Campari: le ultime raccomandazioni

Il titolo era apparso debole nelle ultime settimane, penalizzato prima da un report di Morgan Stanley che ha peggiorato la raccomandazione da "overweight" a equalweight con target a 13,30 euro e successivamente da quello di Deutsche Bank, che pur confermando la raccomandazione "buy" ha ridotto leggermente il target price da 13,80 a 13,70 euro.

I prezzi erano nuovamente scivolati al di sotto dei 12,00 euro, tenendo viva l'ipotesi che il movimento disegnato a cavallo tra giugno e luglio altro non fosse se non un doppio massimo con base a quota 12,07. Target di tale configurazione a 11,50 e 11,20 euro circa, livelli entrambi raggiunti proprio nella seduta di ieri con l'affondo che ha spinto il titolo sui minimi di giornata a quota 11,14.

Cosa può accadere adesso?

A ben guardare il ribasso di ieri potrebbe anche aver concluso la correzione partita dai massimi di giugno e lasciare spazio ad una nuova fase rialzista. Ed anche il rimbalzo visto ieri dai citati minimi potrebbe aver rappresentato l'inizio di un recupero più duraturo, urgono tuttavia delle conferme.

Innanzi tutto la permanenza al di sopra di area 10,80/11,00 e successivamente il superamento di quota 12,00, eventi che rilancerebbero le ambizioni di crescita del titolo nel medio termine.

Sotto 11,00 euro invece, con conferme alla violazione di area 10,80, le prospettive si farebbero più cupe e lo scenario più plausibile diverrebbe quello di un ulteriore affondo in direzione di 9,40/9,50 circa.