Busta paga, dove si guadagna di più? Le città con gli stipendi più alti

Quali sono le città dove la busta paga è più alta? Grazie ai dati forniti da INPS e ISTAT e analizzati dalla Cgia di Mestre, è stato possibile individuare le Province italiane nelle quali vengono pagati gli stipendi più elevati. Ancora una volta, questo tipo di analisi mette in luce un enorme divario tra il Nord ed il Mezzogiorno d’Italia.

Oltre a poter contare su stipendi più alti, al Nord la produttività è maggiore. Al calare degli stipendi, invece, coincide anche un numero inferiore di giorni lavorati. Analizziamo in dettaglio la situazione.

Busta paga, dove si guadagna di più? Le città con gli stipendi più alti

I dati analizzati dalla Cgia di Mestre hanno “incoronato” Milano come la città dove si guadagna di più. Il capoluogo lombardo risulta infatti essere la Provincia italiana presso la quale, nel 2022, sono stati pagati gli stipendi lordi più alti.

Si parla di una cifra di circa 10.000 euro annui in più in busta paga rispetto a quanto previsto dalla media nazionale: 32.472 euro lordi ogni anno.

Segue Bologna, che rientra nel novero delle città italiane dove si guadagna di più grazie all’elevata concentrazione di industrie e imprese in settori altamente produttivi. L’Emilia-Romagna domina anche con altre Province, quali Parma, Modena e Reggio Emilia. Nelle quattro città, la media degli stipendi si aggira intorno ai 26.000 euro lordi l’anno.

Busta paga, ecco le città dove gli stipendi sono più bassi

Un trend che si conferma anche nel caso della retribuzione media giornaliera: in media, al Nord si percepiscono circa 100 euro al giorno, contro la media del Sud Italia, ferma a 75 euro giornalieri.

L’analisi condotta dalla Cgia di Mestre, oltre a permetterci di individuare quali sono le città dove gli stipendi sono più alti, ci permette anche di fare una riflessione sulle Province dove, al contrario, la busta paga dei dipendenti risulta più bassa.

Le città che chiudono la classifica stilata dalla Cgia sono quelle del Sud Italia: in particolare, Vibo Valentia, Nuoro, Cosenza e Trapani sono le Province dove gli stipendi sono talmente bassi da non permettere ai lavoratori di ottenere più di 15.000 euro l’anno.

Ancor peggio, la media in questi capoluoghi si aggira tra i 12.939 e i 14.365 euro annui.

Il forte divario tra il Nord ed il Sud del Paese

I dati appena analizzati, purtroppo, non fanno altro che confermare l’enorme divario tra il Nord ed il Sud in termini di stipendi.

Nella parte settentrionale dell’Italia, però, non è solamente la busta paga ad essere più alta. Tra quest’area ed il Mezzogiorno d’Italia sembrerebbe anche esserci una differenza sostanziale a livello della produttività.

Al Nord, in media, si resta infatti al lavoro circa 38 giorni in più per ogni anno. I dati hanno anche permesso di stilare una sorta di piccola Top 3 delle Province italiane dove si lavora di più, e sarebbe la seguente:

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  Lecco

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  Vicenza

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  Biella.

In questo caso, comunque, il divario tra Nord e Sud trova probabilmente spiegazione nel lavoro sommerso. Data la maggior frequenza di fenomeni quali il lavoro in nero nel Mezzogiorno, è chiaro che conteggiare i giorni effettivamente lavorati al Sud risulta molto difficile.