Fine anno in Borsa, Focus su Leonardo e Stellantis
pubblicato:Leonardo in movimento grazie alle prospettive di aumento delle spese militari. Stellantis ritrova l'armonia con il governo dopo gli impegni sulla produzione in Italia.
Leonardo in rialzo venerdì. Il titolo ha guadagnato lo 0,58% a 25,9 euro (range di seduta 25,76-26,16). Stamattina cede lo 0,4% a 25,79 euro.
Il titolo di Leonardo è sostenuto dalla recente acquisizione di un contratto significativo con Eurofighter, dalla crescente visibilità sul piano finanziario e dalla positiva dinamica del settore difesa, con un supporto delle aspettative di spesa militare da parte della NATO. Gli analisti confermano la raccomandazione "buy" sul titolo, con prezzi obiettivo che variano tra i 27,5 e i 29 euro.
Contratti Eurofighter
Leonardo è sostenuta positivamente dal recente contratto firmato tra Eurofighter e Netma (Nato Eurofighter and Tornado Management Agency) per l'acquisizione di fino a 24 velivoli Eurofighter destinati all'Aeronautica Militare Italiana. Questo contratto, che sostituirà i velivoli della versione Tranche 1, ha un valore di 7,47 miliardi di euro distribuiti su 11 anni, secondo le stime degli analisti. Leonardo partecipa direttamente al programma con una quota del 21%, ma considerando la sua responsabilità nella costruzione della cellula e nell'avionica ed elettronica di bordo, la sua quota complessiva arriva al 36% del valore del programma.
Banca Akros ha confermato il rating "buy" su Leonardo con un prezzo obiettivo di 29 euro (+1,4% a 26,12 euro). Anche gli analisti di Equita hanno una visione positiva sul titolo, con un obiettivo di 27,5 euro, sottolineando come questo contratto aumenti la visibilità delle stime di Leonardo, già inclusi nel business plan 2024-2028 presentato a marzo.
Prospettive settore Difesa
Inoltre, Leonardo è stata sostenuta da sviluppi favorevoli nel settore difesa, dopo che il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato che chiederà ai membri della NATO di aumentare la spesa per la difesa dal 2% al 5% del PIL. Secondo gli esperti di Intesa Sanpaolo, tale richiesta potrebbe far parte di una strategia negoziale più ampia, ma comunque favorisce una visione positiva sul settore dell'aerospazio e difesa. La stessa opinione è condivisa da Banca Akros, che evidenzia come l'Europa rappresenti circa metà dei ricavi di Leonardo, con il settore difesa che costituisce il 75% del fatturato.
In particolare, gli analisti di Equita ritengono che i Paesi NATO potrebbero avere difficoltà a rispettare questo obiettivo a meno che la spesa militare non venga esclusa dal calcolo del deficit, ma prevedono che le discussioni sull’aumento della spesa continueranno, anche se le principali guerre dovessero concludersi.
Scenario grafico
Leonardo sta disegnando una fase sostanzialmente laterale dal massimo del 12 novembre a 26,39 euro. La parte inferiore di questa fascia si colloca a 24,40 circa. In area 26 euro si colloca un'importante resistenza: la proiezione dell'ampiezza del rialzo dal minimo del 2011 al massimo del 2017 moltiplicata per 1,618 volte effettuata dal minimo del 2020. La rottura della parte alta dell'intervallo laterale sarebbe un importante segnale di forza anche di medio periodo. Target in quel caso in area 32 euro. Senza la rottura di area 26,00/26,50 ed in caso di violazione di 24,37 la recente fase laterale si dimostrerebbe una zona di distribuzione: probabile la ricopertura del gap del 6 novembre con base a 22,65 euro. Supporto successivo a 20,90 euro.
Stellantis prosegue il rialzo
Stellantis ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo, facendo registrare un progresso del 2%, stamattina guadagna un ulteriore 0,5%. La premier Meloni intende occuparsi in prima persona del dossier relativo a stabilimenti, produzione e occupazione in Italia.
Le prospettive della produzione in Italia
Nelle scorse settimane il gruppo ha garantito che le fabbriche italiane non saranno chiuse e che dal 2026 la produzione sul suolo nazionale aumenterà grazie al lancio di nuovi modelli e all'installazione della nuova piattaforma Stla Small a Pomigliano. Il responsabile delle operazioni europee del gruppo, Jean-Philippe Imparato, ha poi dichiarato che per la produzione di auto sul territorio nazionale il 2025 sarà durissimo con pesante ricorso alla cassa integrazione, nel 2026 l'attività aumenterà del 50%.
Il quadro grafico di Stellantis
Graficamente il titolo si mantiene nella parte centrale del range di oscillazione degli ultimi 3 mesi, intervallo compreso tra 11,50 e 13,40 circa. Solo oltre 13,40 verrebbe inviato un segnale di ripresa che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più di una semplice reazione tecnica e dare vita ad un rimbalzo che riconduca i prezzi in area 15,30/15,50. Nel breve l'attacco alla resistenza a 13,40 euro verrebbe introdotto dal superamento dell'ostacolo intermedio a 12,95 euro. Sotto quota 12,00 invece via libera verso la base del range in area 11,50, riferimento la cui violazione aprirebbe al ritorno a 11,00 euro. Sotto 11,00 euro i margini di ribasso si amplierebbero ulteriormente ed il titolo troverebbe il primo supporto rilevante non prima di area 9,00.