Bonus Quota 103 per chi ritarda la pensione, cosa dice il messaggio INPS

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Coloro che hanno cumulato i requisiti di accesso alla pensione anticipata potranno accedere al bonus Quota 103: i chiarimenti del messaggio INPS.

Bonus Quota 103 per chi ritarda la pensione, cosa dice il messaggio INPS

Per coloro che hanno già cumulato i requisiti per accedere alla pensione con Quota 103 si presenta un’opportunità per ottenere un bonus. Infatti, nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice abbiano cumulato 41 anni di regolare contribuzione e 62 anni di età anagrafica, ossia i requisiti che danno accesso all’uscita anticipata dal lavoro, possono rinunciare ad accedere a Quota 103. In cambio, il rinvio della pensione darà diritto alla ricezione dei contributi in busta paga. Analizziamo in dettaglio questa opportunità e il messaggio INPS relativo al bonus Quota 103.

Bonus Quota 103: cosa dice il messaggio INPS

Pur non trattandosi di una vera e propria novità, recentemente l’INPS ha pubblicato un messaggio ufficiale in cui ha ricordato l’esistenza di una sorta di bonus Quota 103.

I lavoratori che ritardano la pensione anticipata pur nel rispetto dei requisiti, infatti, avranno diritto alla ricezione dei contributi a proprio carico, pari al 9,19% della retribuzione. Questi verranno erogati direttamente sulla busta paga del lavoratore.

All’interno del messaggio INPS è anche indicato che il sistema di gestione delle domande è stato aggiornato, e che è ora possibile presentare la richiesta per posticipare il pensionamento e ricevere il relativo bonus.

In merito alle novità del bonus Quota 103 nel 2025, ricordiamo che l’agevolazione verrà erogata sulla busta paga senza che venga prevista tassazione IRPEF.

Comunque, quella da parte di INPS è soltanto una conferma: infatti la Manovra 2025 aveva già stabilito che, ritardando l’accesso alla pensione, i lavoratori avranno diritto al bonus in busta paga.

Bonus Quota 103, come averlo: date e scadenze da rispettare

Per poter ottenere il bonus Quota 103 in busta paga, i lavoratori dovranno cumulare i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata entro e non oltre il 31 dicembre 2025, salvo proroghe che non sono però ancora state previste.

Come anticipato, il bonus è esente IRPEF. L’INPS ha infatti specificato che le somme erogate non saranno “imponibili né ai fini fiscali, per i soli iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive della medesima, né ai fini contributivi”.

È stato poi specificato che, nel caso in cui i requisiti per la Quota 103 siano stati raggiungi a gennaio 2025, per il settore privato l’esonero contributivo non potrà avere decorrenza antecedente al prossimo 1° agosto.

Per i lavoratori della Pubblica Amministrazione, invece, la decorrenza non può essere antecedente al 1° ottobre di quest’anno.

Ulteriori chiarimenti per i datori di lavoro

Il messaggio INPS, infine, contiene alcuni chiarimenti utili per i datori di lavoro.

In particolare, si legge sul messaggio che “il datore di lavoro viene sollevato dall'obbligo di versamento dei contributi a carico del lavoratore che ha esercitato la facoltà dell'incentivo al posticipo del pensionamento. È sempre obbligato, invece, a versare i contributi della quota a carico del datore di lavoro”.

Anche in questo caso, si tratta di una conferma di quanto già previsto e disposto mediante la Legge di Bilancio 2025.

Argomenti

PensioniINPS