Bonus mamme 2025 assente in busta paga, ecco perché è in ritardo
pubblicato:Bonus mamme 2025, perché è in ritardo? Ecco il motivo della sua assenza in busta paga e quando dovrebbero partire le attribuzioni.

Sebbene, rispetto all’anno scorso, l’agevolazione sia stata notevolmente ridotta, c’è molta attesa per il bonus mamme 2025. Il contributo dovrebbe concedere un plus in busta paga alle lavoratrici con almeno due figli, così come confermato dalla Manovra 2025. Tuttavia, coloro che rispettano i requisiti non hanno ancora avuto modo di vedere l’extra previsto all’interno della busta paga. La situazione, in dettaglio, riguarda le donne con due e tre figli: le lavoratrici con più di tre figli, infatti, avevano già ricevuto la conferma dell’esonero contributivo, che varrà fino al 2026. Per le lavoratrici con due e tre figli c’era invece bisogno di una conferma in Legge di Bilancio. La conferma, come anticipato, è arrivata, ma lo stesso non possiamo dire del contributo. Ecco perché è in ritardo.
Bonus mamme 2025, perché è in ritardo e assente in busta paga?
Abbiamo già detto che, se per le lavoratrici con più di tre figli la misura era già stata prevista fino al 2026, per le mamme con due e tre figli mancava la conferma. Il ritardo del bonus mamme 2025 riguarda proprio questa seconda categoria di donne.
Perché, dunque, il bonus è assente in busta paga e quali sono i motivi del ritardo?
Dopo la conferma in Manovra 2025, il bonus ha bisogno di un decreto attuativo per diventare operativo. E tale decreto non è ancora stato pubblicato.
All’interno del decreto attuativo, oltre alla conferma dell’esonero contributivo in busta paga, verranno anche date indicazioni sugli importi spettanti alla lavoratrice.
Secondo le indicazioni da parte dei Ministeri dell’Economia e del Lavoro, comunque, il bonus mamme 2025 verrà sbloccato a breve. Il decreto attuativo potrebbe arrivare entro la fine del mese di marzo.
In questo caso, il bonus verrà erogato a partire da aprile 2025, mese nel quale verranno erogati anche gli arretrati dei mesi gennaio – marzo.
Chi può richiedere l’agevolazione
Secondo quanto previsto con la Legge di Bilancio 2025, il bonus mamme 2025 si configurerà, come già avvenuto lo scorso anno, in un esonero contributivo parziale.
L’esonerò spetterà sia alle lavoratrici dipendenti, sia alle madri che lavorano come autonome. Queste ultime hanno diritto all’agevolazione solamente se iscritte alla Gestione Separata o all’Assicurazione Generale obbligatoria. Non possono però ottenerlo le autonome in regime forfettario.
Inoltre, potranno ottenere l’incentivo solamente le donne che lavorano e che hanno due o più figli.
Potranno poi ottenerlo anche le neomamme in forma di incentivo per non lasciare il lavoro.
Tra le grandi escluse dall’esonero, oltre alle già citate lavoratrici con partita IVA in regime forfettario, anche colf e badanti.
Viene quindi confermata, anche con la Legge di Bilancio 2025, l’esclusione delle lavoratrici domestiche.
Per l’anno corrente, il limite reddituale è fissato a 40.000 euro annui.
Come si richiede il bonus mamme 2025?
Per quanto concerne le modalità di invio della domanda, ricordiamo innanzitutto che il bonus mamme 2025 non è automatico.
Infatti, per ricevere in busta paga la decontribuzione è necessario presentare richiesta al datore di lavoro o, in alternativa, tramite il portale INPS.