Bancomat, nuove commissioni proporzionali in arrivo, come funzionano
pubblicato:Bancomat, arrivano le commissioni proporzionali al valore d'acquisto: di cosa si tratta e cosa cambia dal 1° luglio 2025 per esercenti e consumatori.

A partire dal 1° luglio 2025, il circuito bancomat introdurrà un nuovo sistema di commissioni per i pagamenti elettronici. Si tratta della prima revisione degna di nota dopo oltre due anni di prezzi relativamente stabili. La novità mira ad evolvere i servizi di pagamento in Italia, con l'obiettivo di adeguarsi alle esigenze del mercato. Le commissioni sui pagamenti con bancomat e carte diventeranno infatti proporzionali al valore d’acquisto: scopriamo cosa vuol dire e come questa novità influenzerà in maniera diretta gli esercenti e i consumatori.
Bancomat: come funzionano le commissioni proporzionali al valore d’acquisto
La novità che riguarda il bancomat, in arrivo a partire da luglio 2025, riguarda l'introduzione di commissioni variabili basate sul valore dell'acquisto.
In parole semplici, le commissioni applicate saranno proporzionali al costo del bene o servizio acquistato: importi minori, come un caffè o un pagamento da pochi euro, saranno soggetti a commissioni più basse.
Al contrario, acquisti di valore più elevato comporteranno commissioni maggiori. Questo approccio mira a rendere il sistema più equo e sostenibile per tutte le parti coinvolte.
Nonostante l'adeguamento delle tariffe, le commissioni del circuito bancomat rimarranno competitive rispetto a quelle dei circuiti internazionali.
Al momento, infatti, incidono per circa lo 0,2%-0,3% sul costo della transazione per l'esercente, mentre i circuiti internazionali, come Visa e Mastercard, applicano commissioni medie maggiori, rispettivamente dello 0,7% e dell'1,2%.
Bancomat e nuove commissioni: cosa cambia per gli esercenti
Questo cambiamento ai pagamenti con bancomat con commissioni proporzionali potrebbe avvantaggiare i piccoli commercianti che effettuano transazioni di basso valore.
Se gli importi sono ridotti e le commissioni, di conseguenza, saranno basse, gli esercenti potrebbero essere incentivati ad accettare pagamenti elettronici anche per piccoli importi. Il che avrà impatto positivo anche sulla riduzione dei pagamenti in contanti.
Purtroppo, però, vale anche il contrario: gli esercenti che trattano beni o servizi di alto valore saranno costretti ad affrontare commissioni proporzionali più elevate.
L’impatto sui consumatori
L'introduzione delle nuove commissioni bancomat proporzionali al valore dell’acquisto rischia di avere enorme impatto sui consumatori.
Qualora il prezzo delle commissioni venga scaricato, in tutto o in parte, sul consumatore finale, i prezzi di beni e servizi potrebbero aumentare.
In sostanza, gli acquirenti potrebbero trovarsi a fronteggiare un incremento dei prezzi al dettaglio.
Infatti, non è ancora chiaro se le nuove tariffe verranno assorbite dagli intermediari o se peseranno sugli esercenti, i quali a loro volta potrebbero decidere di aumentare i costi per i consumatori.
In ogni caso, una struttura di commissioni più equa potrebbe incentivare l'uso dei pagamenti elettronici da parte dei consumatori, soprattutto per transazioni di basso valore. La maggiore diffusione dei pagamenti digitali potrebbe contribuire a ridurre l'evasione fiscale e a migliorare la tracciabilità delle transazioni.
Questo, come abbiamo già detto, potrebbe anche tradursi in una riduzione dei pagamenti in contanti.