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Chiara Turano
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Assegno di Inclusione, con la ricarica alla carta AdI si può pagare l’IMU?

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Le somme caricate sulla Carta ADI possono essere usate per il pagamento delle tasse, ma cosa succede nel caso dell'IMU? Ecco i chiarimenti al riguardo su prima e seconda casa.

Assegno di Inclusione, con la ricarica alla carta AdI si può pagare l’IMU?

L’Assegno di Inclusione sta lentamente prendendo il posto del Reddito di Cittadinanza, come previsto. Dopo la sospensione del RdC, il Governo Meloni non poteva non avere un occhio di riguardo per le famiglie in evidente difficoltà economica.

Crescendo l’importanza del nuovo sussidio, crescono anche i dubbi dei percettori sull’uso delle somme caricate mensilmente sulla Carta AdI. Molti interrogativi riguardano il pagamento delle imposte.

In questa sede capiremo se con l’Assegno di Inclusione è possibile pagare l’IMU. Scopriamo insieme cosa prevede al riguardo la normativa disciplinante la misura.

Assegno di Inclusione, il pagamento dell’IMU è consentito?

La risposta al quesito sopra posto è collegata alla possibilità o meno di pagare con la carta Adi i bollettini.

Per chi non lo sapesse, l’Assegno di Inclusione può essere utilizzato per il pagamento di tasse e utenze. Poiché l’IMU rientra in queste casistiche, le somme caricate sulla Carta Adi possono essere utilizzate per pagare l’Imposta Municipale Propria.

Assegno di Inclusione e IMU seconda casa, a cosa fare attenzione

Quando si parla di immobili e Assegno di Inclusione (ADI) è importante fare attenzione ai limiti di valore delle seconde case per i percettori di ADI. Ricordiamo che l'IMU non va pagata sulla prima abitazione. 

Non solo, per i percettori dell’Assegno di Inclusione il valore complessivo della prima casa non deve oltrepassare la soglia di 150.000 euro. Ma quale disciplina trova applicazione per la seconda casa?

La seconda casa non può superare i 30.000 euro, poiché il patrimonio immobiliare complessivo del percettore di ADI deve rimanere entro questo limite per ricevere l'Assegno di Inclusione. 

È fondamentale sapere che anche un garage o un box auto, se non considerato pertinenza della dimora principale, rientra a pieno titolo nella definizione di "seconda casa".

Facciamo un esempio pratico per chiarire qualsiasi dubbio al riguardo.

Un percettore dell’Assegno di Inclusione è proprietario di una casa del valore di 120.000 euro (dimora principale), esente quindi da IMU, e un garage del valore di 30.000 euro locato in un luogo diverso dalla prima abitazione, concede in locazione a terze parti (soggetto a IMU). In questo scenario, il fruitore dell’Assegno di Inclusione può pagare l'IMU sul garage servendosi della Carta ADI.

I dubbi

Cosa si può acquistare tramite Assegno di Inclusione è già noto. La Carta AdI è stata introdotta per aiutare i nuclei familiari disagiati con le spese quotidiane. 

L’ADI permette l’acquisto di diversi prodotti:

  • alimenti;

  • farmaci;

  • abbigliamento;

  • pensati per la casa.

Rientrano nell’elenco anche le utenze e le bollette.

Rimangono dei dubbi, invece, se si possa utilizzare l’Assegno di Inclusione per saldare le spese connesse ad eventuali vacanze, per pagare i mezzi di trasporto pubblici o il semplicemente il ristorante.

 

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