Wall Street scatta su fake news, mercati in mano ai dazi
pubblicato:Una non-notizia sui dazi è stata sufficiente a scatenare un rimbalzo di quasi il 9%

I mercati restano preda dell'incertezza sullo scenario dell'economia mondiale creata dall'annuncio della settimana scorsa dei dazi "contro tutti" di Donald Trump. La prova di ciò è arrivata ieri subito dopo l'apertura di Wall Street quando l'S&P 500 - l'indice più rappresentativo della Borsa USA - in poco più di mezz'ora ha guadagnato quasi il 9% dai minimi visti in avvio.
Wall Street rimbalza su un no comment
Gli acquisti, probabilmente chiusure di posizioni short, sono scattatati dopo un'intervista a Fox News di Kevin Hassett, direttore del National Economic Council - un organo governativo di consulenza per la Casa Bianca - il quale, alla domanda sulla possibilità che ci sia una pausa di 90 giorni all'applicazione dei dazi ha risposto "il presidente deciderà quello che deciderà". Sostanzialmente un no comment ma solo il fatto che la risposta non è stata un "no" ha dato il via alle speculazioni su un passo indietro, anche solo temporaneo, di Trump sui dazi.
Trump: solo fake news
La smentita ufficiale della Casa Bianca è arrivata rapidamente, così come il post di Trump su X che ha definito fake news l'ipotesi. Gli indici azionari hanno rapidamente perso terreno, restando però ben sopra i minimi visti in avvio - da gennaio 2024 per l'S&P 500 - per chiudere nei pressi della parità, complice l'escalation con la Cina. Trump ha infatti minacciato di alzare i dazi verso la Cina oltre il 100% dopo che Pechino ha annunciato tariffe reciproche del 34% sulle importazioni dagli USA. Il ministro del commercio cinese ha replicato che se gli USA dovessero andare avanti su questa strada "la Cina combatterà fino alla fine".
Trattative in corso con Giappone e altri 50-70 Paesi
Ma davvero la Casa Bianca è intenzionata a proseguire su questo sentiero? Per quanto tempo Trump potrà resistere alle perdite di Wall Street e a quelle degli indici di consenso tra gli elettori? Difficile rispondere ma qualche crepa sembra iniziare a formarsi. Stamattina l'indice Nikkei 225 ha guadagnato il 6% dopo che Scott Bessent - Segretario al Tesoro americano, equivalente grossomodo al nostro Ministro dell'Economia - ha rivelato che Trump ha incaricato lui e lo U.S. Trade Representative Jamieson Greer di condurre negoziati con il Giappone.
La scorsa settimana il presidente USA ha annunciato dazi del 25% sulle auto giapponesi e del 24% su tutte le altre importazioni in arrivo dal Paese del sol levante. Bessent ha dichiarato a Fox News che ci sono tra i 50 e i 70 Paesi che hanno chiesto a Washington di trattare per trovare una soluzione che eviti di penalizzare l'interscambio commerciale con gli USA.