Superbonus, sbloccati nuovi fondi e cessioni del credito
pubblicato:Con il via libera al decreto aiuti bis è stato sbloccato il Superbonus, i fondi e le cessioni del credito. Modificata la norma sulle responsabilità per gli istituti di credito e le assicurazioni. Ecco cosa cambia e quali sono le novità.
È stata finalmente trovata una mediazione tra i partiti che ha condotto all’approvazione dell’emendamento al decreto aiuti bis: quali sono le novità sul Superbonus, sui fondi a disposizione e sulle cessioni del credito?
Il meccanismo è stato sbloccato grazie a 20 miliardi di euro di fondi ancora a disposizione, mentre sono state salvate un gran numero di imprese. Il Superbonus 110%, ovvero quella misura che consente di effettuare interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, continua.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul Superbonus: sono stati sbloccati i nuovi fondi e ripartono le cessioni del credito. Cosa cambia?
Superbonus sbloccato: quali sono le novità sulle cessioni del credito
Sbloccati i fondi disponibili per il Superbonus e anche le cessioni del credito: il meccanismo torna a funzionare e speriamo non vada incontro a nuovi intoppi.
Grazie all’ultimo emendamento al decreto aiuti bis approvato dal Governo è stata riformulata la norma della responsabilità per le cessioni dei crediti dei bonus edilizi temporaneamente successive all’approvazione del decreto dello scorso novembre, nel quale si introduceva il visto di conformità e le asseverazioni.
Che cosa cambia? In sostanza, per finire “nei guai” occorre una condotta fraudolenta, una truffa o un’operazione di scarsa diligenza. Come recita l’emendamento, la violazione deve avvenire “con dolo o colpa grave”: questi sono i limiti che circoscrivono la responsabilità delle banche, intermediari finanziari, assicurazioni.
Inoltre, le imprese che hanno nei propri archivi dei vecchi crediti edilizi – precedenti al decreto dello scorso novembre – potranno asseverarli ex post per cederli con riduzione della responsabilità.
Superbonus sbloccato: salvate migliaia di imprese e lavori
L’emendamento che ha condotto allo sblocco del Superbonus e alla ripartenza delle cessioni del credito era molto atteso e sperato soprattutto dall’Ance, che lo riteneva necessario per poter proseguire con i lavori.
In effetti, questa norma è riuscita a salvare – come ha fatto notare il Governo – almeno 40 mila aziende, mentre secondo i calcoli dell’Ance ci sarebbero almeno 20 miliardi di crediti derivanti da bonus edilizi pronti per essere utilizzati.
Come auspica Confindustria, la speranza è di veder ripartire la circolazione dei crediti, in modo tale da concedere ai condomini e ai proprietari di immobili di cercare e trovare nuove aziende in grado di dare il via ai lavori e chiaramente di portarli a termine entro le scadenze relativa al Superbonus 110%.
Superbonus sbloccato con il decreto aiuti bis, in attesa del ter
E mentre il Superbonus è finalmente stato sbloccato grazie all’emendamento al decreto aiuti bis (che vale 17 miliardi di euro), si attende il prossimo provvedimento del Governo in tema di caro bollette ed energia.
Le risorse a disposizione per il decreto aiuti ter – 12-13 miliardi di euro – dovrebbero andare in favore delle imprese con crediti di imposta o cassa integrazione scontata. Per le famiglie, invece, sembra avanzare l’ipotesi di innalzamento del limite ISEE per il bonus bollette.
Oltre al bonus edilizio, nel precedente provvedimento è stata inserita anche la proroga dello smart working fino al 31 dicembre 2022 per fragili e genitori con figli under 14 a carico.