Stargate, il progetto da mezzo trilione per l'AI che divide Musk e Trump

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Fino a 20 data center negli Stati Uniti, 100 miliardi da subito per la gara alla supremazia tecnologica USA benedetta da Trump. Sul progetto Softbank, Microsoft, OpenAI, Oracle, MGX e altri ancora, ma Musk tira il freno...

Stargate, il progetto da mezzo trilione per l'AI che divide Musk e Trump

Tutto è nato con l’annuncio, l’altro ieri, del Progetto Stargate di OpenAI, la società di CHATGPT guidata da Sam Altman.

L’annuncio è giunto direttamente dal nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, che lo ha definite: "Di gran lunga il maggior progetto di un’infrastruttura per l’intelligenza artificiale della storia”.

Un nuova infrastruttura di server dedicati all’AI negli Stati Uniti, le cifre astronomiche. Ben 500 miliardi di dollari in quattro anni, di cui 100 miliardi da impiegare subito. L’alleanza riunisce alcuni dei maggiori finanziatori ed esperti di intelligenza artificiale e tecnologia del pianeta. Da SoftBank, il colosso giapponese che tra l’altro detiene quote di rilievo nel gigante dei chip per telefonini ARM e in Alibaba, ad Oracle, gigante del cloud e dei software aziendali, passando per OpenAI, naturalmente, e per l’emiratina MGX.

Il nuovo Stargate Project avrà Masayoshi Son, il numero uno di Softbank, come presidente.

Stargate, i partner del progetto

Partner tecnologici saranno ovviamente ARM (appunto legata a Softbank), Microsoft, che è il grande sponsor di OpenAI, Nvidia, senza i cui chip server non si fanno, Oracle (ovviamente) e la stessa OpenAI. Quest’ultima avrà anche la responsabilità operativa del progetto, mentre Softbank ne avrà la responsabilità finanziaria.

L’obiettivo è creare una grande rete di server che assicuri la “leadership americana nell’AI”, difendendo la sicurezza nazionale USA e creando centinaia di migliaia di posti di lavoro negli States per reindustrializzare il Paese. Una strizzata d’occhio a Donald Trump ovviamente. Il primo sito sarebbe già in costruzione in Texas.

Se la collaborazione tra OpenAI e Nvidia risale al 2016 e quella con Microsoft è strutturale, quella con Oracle è una novità per gruppo guidato da Sam Altman. La notizia ha ovviamente fatto il giro del mondo.

Stargate... e Musk disse non hanno i soldi

Ma questa volta ha subito incontrato un diffidenza forte di Elon Musk, partner di OpenAI agli albori dell’iniziativa poi allontanatosi non si sa bene in che rapporti dal colosso di ChatGPT.

Il patron di X ha twittato secco: “Veramente non hanno tutti quei soldi”.
Poi ha aggiunto sibillino: “Softbank ha molto meno di 10 miliardi di dollari garantiti, me lo ha detto una fonte autorevole”. Quale fosse non è dato sapere.

Così Sam Altman gli ha risposto: “Sbagliato, come sicuramente sai. Vuoi venire a visitare il nostro primo sito in fase di costruzione? È una grande idea per il nostro Paese, so che ciò che è un bene per il nostro Paese non è sempre ottimale per le tue imprese, ma nel tuo nuovo ruolo spero che metterai per lo più l’America al primo posto”.

Aggiungendo poi: “Rispetto sinceramente le tue realizzazioni e penso che tu sia l’imprenditore che ispira maggiormente nel nostro tempo”.

Stargate, un progetto faraonico da 20 data center

Nel frattempo alcuni numeri si sono chiariti. Il data center già in fase di costruzione in Texas fa parte di un primo piano da 10 data center nel Paese, che dovrebbe raddoppiare fino a 20 centri, secondo quanto riferito da Larry Ellison, il presidente e chief technology officer di Oracle.

D’altronde gli investimenti nei server per l’AI che stanno mettendo in serie difficoltà la rete elettrica USA non sono una novità. All’inizio del mese, Microsoft ha annunciato 80 miliardi di dollari di investimenti in data center.

A settembre la casa guidata da Satya Nadella aveva annunciato un investimento una partnership con BlackRock, GIP e la stessa MGX (altro sostenitore di Stargate) per l’investimento di 100 miliardi di dollari nei data center e nella rete energetica a loro supporto. La base della nuova partnership era di 30 miliardi e 100 miliardi era il potenziale di investimento auspicato, ma la notizia aveva fatto scalpore.

Stargate, le prime voci furono uno scoop di The Information

Martin Peers, il direttore del sito specializzato The Information ha rivendicato il fatto che la testata aveva preannunciato già il piano lo scorso marzo parlando di un progetto Stargate da 100 miliardi di OpenAI e Microsoft. La notizia era stata subito ripresa da Reuters. Già intanto gli analisti misuravano gli investimenti monstre del big tech in server per l’AI e le prevedibili enormi sfide sul fronte dell’approvvigionamento energetico e della tenuta della rete, oltreché sul fronte delle autorizzazioni per i megaimpianti.

Lo stesso The Information ha da ultimo riportato che OpenAi e Softbank investiranno 19 miliardi di dollari ciascuna in Stargate e che la casa di ChatGpt ne avrà una quota del 40% Novità di certo non mancheranno nei prossimi giorni.

Sulla tenuta di Softbank come investitore del gruppo sorgono poi dei dubbi legittimi dopo le enormi perdite (18 miliardi di dollari) registrate nel 2019 con il Vision Fund teso proprio a finanziare l’innovazione tecnologica.

Ma va anche detto che il net asset value di SoftBank ammontava a 185 miliardi di dollari al 30 settembre scorso, considerando ovviamente le quote strategiche in ARM, in SBKK, in T-Mobile, in Deutsche Telekom e in Alibaba e sottraendo il debito da circa 26 miliardi al loro valore. Ma naturalmente nessuno ipotizza una dismissione di massa dei gioielli di famiglia di Masayoshi Son.

Di certo non mancheranno gli investimenti sui data center USA (così come le criticità in fase di execution, visto che già da tempo molti data center si sono rivolti anche al nucleare), specialmente ora che c’è il sigillo presidenziale. Ma è proprio questo primo segnale di attrito tra Musk e Trump e questo intreccio di retorica nazionalistica, business tecnologico e interesse privato a costituire forse il dato politico più gustoso. D’altronde con l’acceleratore sull’auto a benzina il neopresidente non ha anche implicitamente sbarrato la strada al patron della Tesla? Si vedrà, si vedrà.

Intanto ieri Softbank ha guadagnato l’1,57%, Nvidia il 4,43%, Microsoft il 4,13%... Data la loro capitalizzazione, sono miliardi anche questi.