Raiway, fusione con EI Towers entro l'anno, ipotesi di maxi-dividendo
pubblicato:STM ancora sotto pressione, solido trend ribassista
RaiWay, ipotesi di maxidividendo al posto della privatizzazione del 15%
Rialzo attorno ai 2 punti percentuali nella seduta di ieri per Rai Way. Entro luglio potrebbe arrivare il via libera alla fusione con Ei Towers, con perfezionamento dell'operazione prima della fine del 2025.
Si ipotizza che l'azionista di riferimento Rai (ha il 65% di Rai Way) possa optare per la distribuzione di un maxi dividendo per finanziare il proprio piano di investimenti, in alternativa alla vendita del 15% della controllata.
Intanto il gruppo ha ottenuto la Certificazione Top Employers Italia per il nono anno consecutivo, posizionandosi ancora una volta tra gli Employers of Choice del Paese. La Certificazione Top Employers è il riconoscimento delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie delle risorse umane per contribuire al benessere delle persone, migliorare l'ambiente e le condizioni di lavoro e viene rilasciata alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey.
RaiWay, titolo nella parte alta di un ampio canale
Il titolo RaiWay intanto sta risalendo verso la parte superiore dell'ampio canale che ne contiene l'andamento da ottobre 2023, configurazione delimitata tra 5,00 e 5,70 euro circa. Area 5,70 si presenta nel breve come resistenza critica, rafforzata anche dalla presenza del picco di giugno 2023. Oltre tale livello, che almeno in prima battuta potrebbe però rallentare la corsa del titolo, spazio per un ulteriore allungo verso 5,90/5,95, target successivo a 6,20 circa. Flessioni fino a 5,50 resterebbero compatibili con lo scenario rialzista proposto, sotto 5,50 invece via libera al test della mediana del canale ora a 5,35 euro. In caso di cedimento di tale supporto si farebbe probabile il ritorno sulla base del canale.
STM, gli analisti rivedono al ribasso le stime
STM in calo ieri. Il titolo ha ceduto lo 0,57% a 24,54 euro, i prezzi hanno oscillato tra 24,35 e 24,795 euro. STM si trova sotto pressione dopo le revisioni delle stime e dei target price da parte di diverse banche d'affari.
Barclays ha ridotto la raccomandazione da equal-weight a underweight, abbassando il prezzo obiettivo da 25 a 20 euro, citando rischi al ribasso e l'assenza di catalizzatori positivi. Anche Berenberg ha rivisto il target price, passando da 33 a 30 euro, mantenendo però una raccomandazione buy. La revisione riflette un trend di ripresa più lento del previsto e un impatto negativo sui margini, con tagli significativi alle stime dei ricavi per il 2025 e il 2026 (-18,3% e -15,5%). Tuttavia, il piano di risparmio costi dovrebbe sostenere i margini nel medio termine.
Goldman Sachs, invece, ha abbassato il prezzo obiettivo da 30,7 a 27 euro, confermando il rating neutral. Le previsioni di EPS sono state ridotte tra il 4% e l'11% per il periodo 2025-2028, a causa di una limitata visibilità sulla domanda nei settori automotive e industrial. Le revisioni indicano un sentiment prudente degli analisti verso il titolo, con una maggiore enfasi sui rischi legati alla domanda e ai margini nel breve termine.
STM, un ostacolo importante oltre la media esponenziale a 50 sedute
Dall'analisi del grafico giornaliero di STM, con sovrapposta la media mobile esponenziale a 50 giorni (EMA 50), emergono alcune osservazioni rilevanti:
Trend di fondo
STM si trova da luglio 2023 in un canale ribassista ben delineato, evidenziato dalle linee di trend discendenti superiori e inferiori rispettivamente a 23,50 e a 37 euro. Questo conferma una fase di debolezza strutturale iniziata dopo i massimi segnati all'inizio del 2023.
EMA 50
La media esponenziale a 50 giorni funge da resistenza dinamica. Ogni tentativo di recupero verso l'EMA 50 è stato respinto, da ottobre, evidenziando la mancanza di pressione d'acquisto sufficiente per rompere questa barriera tecnica che al momento si colloca a 24,70 circa. La sua inclinazione discendente rafforza il contesto ribassista.
Possibile formazione di doppio minimo
La zona intorno a 22,60/23,00 euro mostra un supporto chiave che potrebbe rappresentare un doppio minimo. A formare la figura sono le candele "hammer", particolarmente significative, del 21 novembre e del 13 gennaio. Per confermare questa figura rialzista, è necessario un breakout sopra i 26 euro. Primo target in quel caso a 28,50 euro. Resistenza successiva a 31 euro.
Volume e momenti critici
I volumi recenti non indicano ancora un'inversione chiara del trend, anzi si sono dimostrati in calo durante il recente rimbalzo dal minimo del 13 gennaio. Una rottura dei 26 euro accompagnata da un incremento dei volumi sarebbe un segnale importante per validare un'inversione rialzista.
Livelli da monitorare
Supporto: Il livello chiave resta 22,60 euro, sotto il quale il rischio di ulteriori ribassi aumenterebbe significativamente. Primo supporto a 21 euro.
Resistenza: Oltre i 26 euro, il titolo potrebbe avviare un recupero verso i livelli superiori, con target a 31 euro e successivamente 33 euro. Conclusione STM si trova in una fase critica. La conferma di un doppio minimo e la rottura dei 26 euro potrebbero fornire segnali positivi per un'inversione di breve termine, ma il contesto generale resta ribassista finché il titolo rimane sotto l'EMA 200, a 29,50 circa.