Social Bonus 2024, al via la nuova misura: ecco di cosa si tratta e a chi spetta

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Parte il nuovo Social Bonus 2024: l'agevolazione messa in campo dal governo Meloni è stata presentata nei giorni scorsi. Ecco di cosa si tratta e a chi spetta.

Social Bonus 2024, al via la nuova misura: ecco di cosa si tratta e a chi spetta

Inaugurato il Social Bonus: istituito nel 2017 e mai attivato, la nuova agevolazione prende il via in questi giorni.

A darne comunicazione è il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, in occasione della presentazione dei progetti oggetto di Social Bonus.

L’agevolazione infatti è stata promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e pone come obiettivo il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata.

Dunque dopo anni di attesa la misura viene definitivamente sbloccata.

Ecco allora tutte le novità in merito alla nuova agevolazione.

Social Bonus 2024, ecco di cosa si tratta e a chi spetta

Ancora novità del governo per gli italiani: questa volta tocca agli enti del Terzo Settore per la quale è stato inaugurato il Social Bonus.

Si tratta di un’importante e innovativa leva fiscale per ha come obiettivo quello di favorire l’alleanza tra pubblico, privato sociale e privato.

Ha presentare la misura Maria Teresa Bellucci, viceministro al Lavoro e alle politiche sociali che ha sottolineato l’importanza dell’agevolazione istituita nel 2017 e mai attivata.

La stessa ha poi presentato i  cinque progetti destinatari del “Social Bonus” e l’obiettivo che l’agevolazione ha: ossia quello di sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata.

In sostanza si tratta di un credito di imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro in favore di enti del Terzo Settore effettuate da persone fisiche e del 50% se le erogazioni liberali sono effettuate da enti o società.

Gli immobili devono però essere utilizzati esclusivamente per svolgere attività di interesse generale, eseguite con modalità non commerciali, anche ai fine di valorizzare in modo adeguato i beni culturali e ambientali.

Si tratta inoltre di un chiaro messaggio contro la mafia e la criminalità organizzata.

Il social bonus viene ripartito in tre quote annuali di pari importo e le  erogazioni liberali devono essere effettuate esclusivamente mediante sistemi di pagamento tracciabili.

Social Bonus, ecco come partecipare e i progetti ammessi

Gli enti ammessi al Social Bonus 2024 sono stati presentati in un’apposita conferenza stampa e i progetti oggetto di agevolazione sono la Fondazione Andrea Bocelli, Giovanni Paolo II Locorotondo odv, Terra felix Società cooperativa sociale, L’Albero di Zaccheo odv e Mutuo Soccorso Milano aps.

L'individuazione dei progetti avviene tramite procedimento a sportello, diretto a verificare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti previsti.

Gli enti presentano al  Ministero dei Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese - l'istanza di partecipazione al procedimento, con tutta la documentazione concernente il possesso dei requisiti di partecipazione.

Le richieste devono contenere la scheda descrittiva del progetto, il computo metrico -estimativo dei costi, il cronoprogramma degli interventi, la copia dei provvedimento amministrativo di assegnazione del bene, la copia del documento di identità del legale rappresentante e degli eventuali partner.

Valutazione e ammissione, questo l'iter 

I progetti presentati per l’accesso al social Bonus vengono valutati da un’apposita Commissione ad hoc nominata con decreto del direttore generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese.

Questa verifica la sussistenza dei requisiti di partecipazione e terminata la fase si valutazione redige un elenco dei progetti di recupero ammessi e che pertanto possono godere dell'agevolazione.

Le domande vanno presentate entro il 15 gennaio, il 15 maggio e il 15 settembre di ogni anno 

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