Salvatore Ferragamo rimbalza nonostante le svalutazioni: discesa finita?
pubblicato:Il cda conferma la guidance 2024 ma lo scenario resta incerto, così come il turnaround guidato dall'a.d. Gobbetti
Salvatore Ferragamo si è messa in evidenza fin dalle primissime battute della seduta odierna grazie a un rialzo consistente. Il movimento potrebbe sembrare illogico dato che ieri dopo la chiusura del mercato la prestigiosa casa di moda fiorentina ha annunciato una probabile svalutazione su alcuni asset che sarà contabilizzata in occasione dell’elaborazione del progetto di bilancio 2024. Cerchiamo quindi di capire come mai la reazione del titolo è stata opposta a quella che ci si attenderebbe.
Probabili svalutazioni ma niente esborsi cash
Il cda di Salvatore Ferragamo ha analizzato ieri "alcune simulazioni analoghe a quelle che dovranno essere effettuate in sede di impairment test" in occasione dell'approvazione dei risultati dell'attuale esercizio. Da esse è emerso che probabilmente alcuni specifici asset (in gran parte relativi ai diritti di uso dei contratti di affitto dei negozi) dovranno essere svalutati per un ammontare di 70-90 milioni di euro.
Il punto è che queste svalutazioni avranno effetti puramente contabili: " non determineranno alcun esborso finanziario e non modificheranno significativamente il totale delle attività della Società, che al 30 giugno 2024 era pari a € 1.736 milioni". Tutto a posto quindi? Non proprio: gli analisti di Equita fanno notare che le svalutazioni sono determinate dal debole andamento del settore e dalle incerte prospettive del gruppo, impegnato da tempo un turnaround che per il momento non sta dando frutti evidenti, nonostante il lavoro dell'a.d. e d.g. Marco Gobbetti, arrivato a inizio 2022 dopo 5 anni da CEO di Burberry.
Guidance 2024 confermata
Inoltre il cda, avendo preso atto "dei più aggiornati dati disponibili sulle vendite", ha confermato la guidance sul risultato operativo derivante dalla gestione ordinaria fornita a metà ottobre in occasione della diffusione dei risultati a 30 settembre. Non si trattava, invero, di una guidance molto dettagliata, in quanto si limitava a prevedere che il "risultato operativo per l’intero esercizio si collocherà nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti". Reuters ci informa che quest'ultima si colloca intorno ai 30 milioni di euro, contro i 72 del 2023 e i 128 del 2022.
UBS abbandona il sell, titolo arrivato a target
Tutto sommato quindi potrebbe valere il motto "nessuna nuova, buona nuova", dato che il titolo ieri ha toccato il nuovo minimo storico a 5,455 euro (oggi a toccato i 6,1350) e forse la lunga flessione potrebbe aver trovato una base di sostegno. La pensano così gli analisti di UBS che hanno migliorato la raccomandazione sul titolo da sell a neutral: le azioni sono scese sul prezzo obiettivo da loro fissato in 6 euro e sono quindi correttamente valutate.