Saipem vola in Borsa, i numeri in crescita e l'annuncio del dividendo nel 2025
pubblicato:Numeri in crescita a doppia cifra per Saipem, flette il debito e crescono i flussi di cassa, così rispunta la cedola (nel 2025) e il mercato festeggia

Rally di Saipem a Piazza Affari dopo i dati 2023 e l’annuncio di un ritorno al dividendo nel 2025. Il migliore utile degli ultimi 10 anni infiamma il mercato che a questo punto sembra sancire la svolta che si è consolidata negli ultimi mesi, ma che ha avuto anche diverse fasi di incertezze.
Saipem, un balzo in Borsa che necessita di conferme
Il titolo segna così un balzo dell’11,66% oltre 1,65 euro per azione, con un massimo intraday a 1,6665, un livello che non si vedeva dal 12 luglio 2022, una seduta particolare, una seduta da ricordare.
In quel luglio 2022 infatti il titolo perse più del 40% in Borsa, c’era in atto un aumento di capitale iperdiluitivo e il gruppo, reduce da una serie devastante di profit warning, sembrava avviato al declino o almeno a un ridimensionamento che avrebbe richiesto tempi lunghi. Una convalescenza duratura insomma che partiva con la perdita di fiducia del mercato che ha richiesto circa un anno e mezzo per essere ricostruita.
Nulla è certo ancora, il gap down aperto tra quel 12 luglio e la seduta successiva è a metà del guado che oggi l’azione ritenta, i massimi dello scorso settembre a 1,655 sono una formidabile resistenza contro la quale oggi si scontrano i corsi senza che l’esito possa essere dichiarato ancora definito.
Serviranno conferme insomma e anche il gap up di stamane tra i massimi di ieri a 1,50 euro e i minimi odierni a 1,567 potrebbe ricalamitare i prezzi verso il basso.
Ma oggi il segnale è senz’altro positivo, anche se la prudenza di valutazione dovrà confrontarsi con le anomalie di una società che non è “normale” da molti anni.
Basti ricordare l’”incidente” dello scorso 30 gennaio, quando improvvisamente l’azione di Saipem crollò in Borsa tra volumi eccezionali, oltre 303 milioni di pezzi contro una media giornaliera di 52 milioni di azioni.
Fu incolpato un incidente in Australia con la posa di un tubo in un grosso progetto a gas, ma rimase il sospetto che invece ci fossero in corso forti speculazioni sul titolo visto anche che in quei giorni le posizioni nette corte su Saipem erano importanti.
Per questo e per completezza dell’informazione riportiamo gli ultimi dati su queste scommesse shortiste sul titolo Saipem: PDT Partners ha in short lo 0,93% del capitale della società, Marshall Wace l’1,26% (entrambe le posizioni sono state aperte il 27 febbraio quindi 2 giorni fa), poi c’è Citadel Advisors che ha aperto una posizione netta corta sullo 0,5% del capitale di Saipem il 26 febbraio e Capital Fund Management che ne ha aperta una sullo 0,96% del capitale il 16 febbraio.
Complessivamente fa circa il 3,65% del capitale in posizione corta. Significa circa 72,8 milioni di azioni, più dei 52 milioni di pezzi che passano di mano ogni giorno in media nell’ultimo mese, ma molto meno dei 184,39 milioni di azioni che oggi infiammano i corsi con volumi, appunto, nettamente sopra la media.
Né Saipem è una public company pura. Ha infatti come socio di riferimento il Ministero dell’economia al 31,19% circa e CDP al 12,82% circa, oltre a Dodge & Cox con il 5,69% in gestione discrezionale del risparmio.
Così si torna ai fondamentali.
Saipem, ricavi e utili 2023
Nel 2023 Saipem ha registrato ricavi da oltre 11,87 miliardi in crescita del 19% sul 2022.
L’Ebitda adjusted balza del 56% a 926 milioni di euro.
L’utile netto (che coincide con l’adjusted) vola a 179 milioni di euro, mentre l’anno scorso c’era un rosso da 209 milioni di euro (-139 l’adjusted).
Nel quarto trimestre soltanto sono stati registrati ricavi da 3,511 miliardi (+19,5% a/a e mezzo miliardo in più del trimestre precedente) e un ebitda adjusted da 286 milioni (+90,7%!).
L’utile netto trimestrale balza da 39 a 100 milioni trimestre su trimestre e volta pagina su un quarto trimestre del 2022 che segnava ancora un rosso di 71 milioni (-38 mln l’adjusted).
Saipem, rapida fotografia patrimoniale
La Posizione finanziaria netta post IFRS 16 è negativa per 261 milioni contro i -264 mln di un anno fa. Pre IFRS 16 sarebbe positiva per 216 milioni, ma è ormai il caso di digerire il nuovo principio contabile.
D’altronde il patrimonio netto cresce oltre i 2,39 miliardi di euro quindi il debt/equity è di 0,109, praticamente una società solidissima.
Saipem, le prospettive
Il gruppo ha un portafoglio ordini di oltre 29,8 miliardi di euro con una raccolta ordini “senza precedenti”, nelle parole dell’ad Alessandro Puliti, di 18 miliardi di euro.
Il free cash flow ordinario ha raggiunto i 248 milioni nell’anno contro un rosso da 524 milioni nel 2022. E’ un dato importante perché al netto dei canoni di locazione, il 30-40% del free cash flow a venire andrà ai dividendi: questa la nuovissima guidance sulla cedola.
E ci sono già dei numeri: nel 2024 Saipem prevede un cash flow operativo di 740-780 milioni di euro (senza canoni di locazione), nel periodo tra 2024 e 2027 il cash flow operativo dovrebbe essere di 3 miliardi.
La crescita attesa dei ricavi fino al 2027 è prevista in media al 4-5% l’anno (CAGR) e già nel 2024 i ricavi dovrebbero essere tra 12,7 e 13,3 miliardi di euro. Con investimenti da 440-480 milioni che dovrebbero diventare 1,4 miliardi nell’arco di tutto il piano.
Il 65% degli ordini acquisti nel 2023 (18 miliardi appunto) è costituito dall’Offshore E&C che accresce la sua quota rispetto al 55% dell’intero portafoglio (circa 30 mld appunto).
Il mix di ordini è quindi in evoluzione, ma il gruppo ha annunciato che intende sempre più integrare i progetti integrati onshore/offshore che dovrebbero coprire il 20% dei ricavi attesi dal piano sotto il cappello dell’approccio “One Saipem”.
Proprio la solidità del portafoglio e le sue strutture, dopo i profit warning del passato, restano all’attenzione del mercato.
Ci sono ancora “progetti critici” lasciati dal passato, un “legacy backlog” in riduzione da 5 miliardi di euro a fine 2021 a 2 miliardi di euro a fine 2023. Il derisking passa anche da circa 100 milioni di euro di deflussi di cassa residui attesi nel 2024 in relazione a questi progetti.
Di certo il mercato sorveglierà questi aspetti. Ma la macchina operativa di Saipem, tra dinamica reddituale, consolidamento patrimoniale, flussi di cassa e tutte le altre maggiori voci di bilancio, oggi appare sana. E il mercato compra.