Reddito di cittadinanza: le 3 misure alternative per il 2023
pubblicato:In vista delle prossime elezioni, i partiti politici propongo alcune misure alternative al reddito di cittadinanza che potrebbero essere introdotte dal prossimo anno: il sussidio grillino verrà cancellato?
Il dibattito sul reddito di cittadinanza è tuttora aperto e vede due schieramenti tra loro contrapposti: da un lato ci sono coloro che difendono il sussidio grillino e puntano a modificarne alcuni aspetti per renderlo più efficace ed efficiente nei suoi obiettivi; dall’altro lato c’è il fronte dei contrari, che intende cancellare il reddito di cittadinanza e introdurre misure alternative.
D’altronde, dopo il via libera alla raccolta firme per l’abolizione del reddito di cittadinanza, moltissimi cittadini si stanno interrogando sul futuro del sussidio. Cosa può cambiare dopo le elezioni?
Quali sono le tre misure alternative che i partiti politici hanno proposto in vista delle prossime elezioni? Reddito di solidarietà, reddito di resilienza e reddito di base: ecco come funzionano le alternative al reddito di cittadinanza proposte dai partiti per il 2023.
Reddito di cittadinanza e misure alternative: la proposta del centrodestra
Il fronte dei contrari al reddito di cittadinanza è formato quasi interamente dai partiti del centrodestra, che propongono – come sottolineato nel programma sottoscritto lo scorso 11 agosto – la “sostituzione con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro”.
Nelle idee di Giorgia Meloni, quindi, emerge la proposta di un nuovo reddito di solidarietà destinato esclusivamente ad alcune categorie di indigenti: disabili, over 60, famiglie con figli minori a carico e prive di reddito.
Diversa è invece l’idea della Lega di Matteo Salvini, che intende mantenere il reddito di cittadinanza, ma ridurre il numero di beneficiari: potranno ottenere il sussidio, secondo la proposta leghista, esclusivamente i soggetti non idonei al lavoro.
Infine, Forza Italia segue la linea della Lega e punta a una riforma più o meno profonda del reddito di cittadinanza per poter migliorare il sussidio e renderlo più efficace nei suoi obiettivi.
Tra le possibili misure alternative al reddito di cittadinanza – su proposta di Toti e Quagliariello – ci sarebbe anche il reddito di resilienza, riservato a coloro che intendono fare imprese, che però non sembra ottenere grande seguito tra i partiti maggiori.
Reddito di cittadinanza e misure alternative: la proposta del Pd
Dopo aver proposto il bonus 10.000 euro per i 18enni, il Partito Democratico rilancia anche la sua proposta sul reddito di cittadinanza: nessuna misura alternativa, ma una revisione del sussidio grillino che ad oggi non sembra perseguire entrambi gli obiettivi per i quali è stato introdotto.
In particolare, il Pd ha sottolineato tre proposte di cambiamento evidenziate anche dal Comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza:
revisione dei criteri alla base del RdC che attualmente penalizzano le famiglie numerose (scala di equivalenza);
incentivi all’occupabilità, ovvero la possibilità di conservare una parte del sussidio anche dopo aver trovato lavoro;
riduzione dei 10 anni di residenza richiesti per ottenere il sussidio grillino.
Europa Verde e Sinistra Italiana, invece, ambiscono a un reddito di cittadinanza ben più ampio che possa poi portare all’introduzione di un vero e proprio reddito di base.
Reddito di cittadinanza e misure alternative: la proposta del terzo polo
Arriviamo, infine, al terzo polo – ovvero la coalizione formata da Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda: inizialmente contrari al reddito di cittadinanza, ad oggi puntano a una riforma del sussidio grillino in termini di occupabilità.
In particolare, si intendono avvicinare le agenzie per il lavoro ai titolari RdC, affinché gli individui occupabili possano trovare un’occupazione più facilmente. A tal fine sono già state introdotto numerose modifiche al reddito di cittadinanza nella Legge di Bilancio 2022.