Presidenziali USA, i dubbi di Wall Street

di Simone Ferradini pubblicato:
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Sarà come al solito un testa a testa fino all'ultimo, i big della finanza hanno perplessità su entrambi i candidati

Presidenziali USA, i dubbi di Wall Street

Harris avanti nei sondaggi nazionali

Le elezioni presidenziali USA del 2024 in agenda il 5 novembre si avvicinano sempre più e di conseguenza cresce l'attenzione del mondo intero. Chi guiderà la principale potenza economica (e anche militare) della Terra per i prossimi quattro anni? I sondaggi condotti a livello nazionale vedono Kamala Harris davanti a Donald Trump di 3-4 punti percentuali. Quello di Reuters/Ipsos vede addirittura la candidata democratica al 47% contro il 40% dell'ex presidente.

Ma come abbiamo ormai imparato non sono le percentuali nazionali a determinare ci sarà l'inquilino della Casa Bianca ma quelle dei singoli Stati e in particolare dei cosiddetti swinger states: in Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin entrambi i candidati possono vincere e chi dei due saprà convincere gli elettori con ogni probabilità riuscirà a fare sua la partita.

Il tema economia e occupazione

Ma tra Harris e Trump chi è considerato il presidente più adatto a gestire i temi economici. Su questo punto l'opinione degli americani si pone in contrasto con le scelte di voto. Il sondaggio Reuters/Ipsos vede infatti Trump in vantaggio sulla Harris 43% a 41% nelle risposte alla domanda su chi ha le migliori soluzioni su economia e occupazione. Il margine è molto risicato quindi non del tutto affidabile ma comunque offre un interessante spaccato sul tema.

I dubbi di Wall Street sui due candidati

Le opinioni sui programmi dei due candidati alla Casa Bianca sono variegate anche tra i pesi massimi di Wall Street. Da una serie di interviste e considerazioni raccolte da Reuters nelle ultime settimane emerge che molti top manager temono la "vivacità" di Trump e il rischio che possa creare instabilità a livello politico con riflessi negativi sul tessuto economico. Anche sulla Harris ci sono perplessità: il timore è che sposti troppo a sinistra il timone e acceleri l'opera di riforme del settore finanziario avviata da Biden. Il compromesso ideale sembra essere quello che vede i democratici alla Casa Bianca e i repubblicani con il controllo del Senato.