Poste record: ok broker a risultati 2024, le prospettive dell'ingresso in Telecom

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Nuovo massimo storico grazie ai rialzi dei target, l'a.d. Del Fante punta sulle sinergie con Telecom

Poste record: ok broker a risultati 2024, le prospettive dell'ingresso in Telecom

Seduta positiva per Poste Italiane anche se in misura marginale (+0,23% a 15,02 euro). Il titolo ha però toccato in mattinata il nuovo massimo storico a 15,2850 sull'onda dell'entusiasmo fornita dalla pletora di incrementi dei prezzi obiettivo dei broker dopo i dati 2024: HSBC lo ha portato da 13,30 a 16,00 euro, Barclays da 12,70 a 14,00, Banca Akros da 15,50 a 16,50, Equita del 13% a 17,00. Inoltre Mediobanca Research ha riavviato la copertura sul titolo con giudizio outperform e target a 19 euro. Gli analisti di Piazzetta Cuccia segnalano il payout al 70%, l'EBIT 2024 oltre il consensus e la crescita del dividendo in anticipo sulle tempistiche annunciate.

Dati 2024 OK

Alla fine della scorsa settimana il gruppo ha annunciato risultati 2024 in crescita e superiori alle attese: ricavi a 12,6 miliardi di euro (+5%), EBIT rettificato a 2,96 miliardi (+13%), utile netto a 2,01 miliardi (+4%). Anche la guidance 2025 ha sorpreso positivamente gli analisti: ricavi a 12,8 miliardi, EBIT rettificato a 3,1 miliardi, utile netto a 2,1 miliardi.

L'ingresso in Telecom

Ma sul tappeto c'è anche il recente ingresso di Poste nel capitale di Telecom Italia e le possibili conseguenze sul mercato telefonico italiano. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante una settimana fa ha acquistato il 9,81% di Telecom da CDP (controllante della stessa Poste con il 35%) - divenendone secondo maggior azionista - in cambio del suo 3,78% di Nexi più un conguaglio in denaro pari a 170 milioni di euro. Il tema del consolidamento del mercato si pone in quanto Poste controlla PosteMobile, primo MVNO italiano (esclusi dal computo i secondi brand come Kena) con il 4% delle SIM totali.

Le prospettive industriali

Del Fante ha dichiarato al Sole 24 Ore che l'investimento in Telecom è di tipo industriale e non finanziario: il settore è molto competitivo ma ci sono sinergie da estrarre. Per il manager Poste è in Telecom per rimanere ed è in corso un'analisi strategica. Dopo la notizia dell'acquisto della partecipazione sono circolate indiscrezioni sul contatto con Vivendi (primo socio del gruppo telefonico con quasi il 24%) con l'obiettivo di aprire un dialogo per arrivare a una collaborazione nella gestione. I francesi avrebbero apprezzato le modalità ma ribadito che la loro intenzione è quella di cedere la partecipazione (che interessa ai fondi).