Pensioni INPS novembre 2023, scatta l’aumento fino a 200€: ecco a chi spetta il conguaglio anticipato e gli importi

di Chiara Turano pubblicato:
4 min

Pensioni INPS di novembre 2023 più ricche grazie al conguaglio anticipato. Il Governo intende restituire fin da subito la tranche di inflazione che sarebbe dovuta arrivare il prossimo anno. Ecco a chi spetta l’aumento fino a 200 euro e tutti gli altri importi.

Pensioni INPS novembre 2023, scatta l’aumento fino a 200€: ecco a chi spetta il conguaglio anticipato e gli importi

Pensioni INPS di novembre 2023 più sostanziose per i pensionati d’Italia. Un inatteso regalo che promette ai percettori dell’assegno di pensione INPS di poter godere di un aumento degli importi già da subito.

Con l'ufficializzazione del deficit maggiore per l'anno 2023, svelato nella recente Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF), il governo Meloni ha voluto rivelare una mossa audace: la restituzione della quota di inflazione non riconosciuta all'inizio dell'anno prima del previsto

Questa iniziativa anticipa notevolmente un conguaglio che, secondo le regole convenzionali, sarebbe giunto solamente nel 2024.

Un gesto che si presenta come un'inaspettata boccata d'aria fresca per i pensionati italiani, solitamente soggetti a rigidi tempi burocratici.

Insomma, il Governo sembra deciso a mitigare gli effetti dell'inflazione e a mettere in atto misure concrete a favore dei cittadini anziani, dimostrando sensibilità verso un segmento della popolazione spesso trascurato.

Ma a quanto ammontano le cifre conguaglio anticipato? Alcuni pensionati potrebbero notare un aumento fino a 200 euro già nel cedolino della Pensione INPS di novembre 2023.

Vediamo subito a chi spetta e gli altri importi previsti.

Pensioni INPS novembre 2023, scatta l’aumento fino a 200€. Ecco a chi spetta il conguaglio anticipato e gli importi

Vediamo subito quali pensionati saranno interessati dall’aumento atteso già sulle Pensioni INPS di novembre 2023.

Il di più dovuto al conguaglio anticipato varierà in cifre in base all’entità delle pensioni percepite dai cittadini beneficiari dell’assegno INPS. Ma veniamo agli importi.

L’erogazione unica delle somme, definita tecnicamente “una tantum”, oscillerà da un minimo di 50 euro per i pensionati percettori di pensioni corrispondenti al minimo INPS, pari cioè a 525 euro al mese, a 200 euro per quanti beneficiano di un trattamento pensionistico quattro volte eccedente il minimo, ovvero i 2.102 euro lordi al mese.

Superato tale limite, il conguaglio spetta ugualmente anche se decurtato negli importi secondo un meccanismo a “scaletta”.

Per gli assegni INPS di importo superiore a 5.254 euri lordi mensili il recupero sarà bloccato al 32% dell’aumento ricevuto.

Pensioni INPS novembre 2023, come funziona il conguaglio anticipato

Per capire come funziona il conguaglio anticipato, che porterebbe i pensionati ad avere fino a 200 euro in più sulla pensione di novembre 2023, è opportuno fare qualche passo indietro nel tempo.

Solo un anno fa, per l’anno ancora in corso, era stata concordata una rivalutazione delle pensioni pari al 7,3%.

Un aumento questo che si è rivelato integrale per le pensioni INPS di importo medio basso, mentre per quelle dalle somme più consistenti era solo parziale.

Tale incremento era stato voluto per compensare la variazione dei prezzi avuta nel 2022. Tuttavia, quando l'Istat ha completato i calcoli finali, è emerso che l'aumento dei prezzi era stato del 8,1%.

La normativa vigente prevede che l'0,8 per cento mancante sia riconosciuto l'anno successivo (2024), con i ritardi accumulati che saranno poi pagati in rate mensili. 

L'iniziativa del Governo Meloni, pertanto, è quella di accelerare il processo di conguaglio, garantendo una pronta correzione delle pensioni INPS già da novembre 2023. 

Naturalmente, questa correzione avrà un impatto più significativo sulla rivalutazione prevista per il 2024, stimata intorno al 5,6%, che implicherà allo Stato uno sforzo finanziario considerevole.

Pensioni INPS novembre 2023, non solo aumento Idi 200 euro: cosa cambia il prossimo anno per i futuri pensionati

Viste le novità sul conguaglio anticipato che dovrebbe far lievitare le Pensioni INPS già da novembre 2023 fino a 300 euro, viene spontaneo chiedersi quali prospettive attendono coloro che si stanno ancora dirigendo verso la pensione

La Legge di Bilancio 2024 potrebbe portare alcune conferme e possibili modifiche significative per i futuri pensionati.

Innanzitutto, sembra probabile la proroga di Quota 103, che consente l'uscita dal mondo del lavoro con 62 anni di età e 41 di contributi.

Allo stesso tempo, potremmo assistere alla riproposizione, magari ampliata, della cosiddetta Ape Sociale: il trattamento ponte accessibile a partire dai 63 anni per specifiche categorie di lavoratori.

È possibile che il meccanismo finisca per abbracciare anche le lavoratrici percettrici in passato della pensione anticipata garantita da Opzione donna.

 

 

Argomenti

PensioniINPS