Pensioni 2023, nuovi aumenti in arrivo: tutti gli importi
pubblicato:Nuovo amento sulle pensioni 2023: con l’inflazione galoppante, si attende uno degli incrementi sugli assegni tra i più elevati degli ultimi 40 anni. Come cambia la pensione nel 2023? Ecco gli importi e cosa sapere.
Nuovi aumenti sulle pensioni 2023 in arrivo per tutti? Le stime parlano di uno degli incrementi sull’assegno più rilevante mai registrato negli ultimi 40 anni. Il motivo? L’inflazione galoppante dell’ultimo periodo.
Con un aumento dei prezzi continuo, il tasso di inflazione ha ormai superato il 6% e ciò potrebbe portare – il prossimo anno – a un incremento rilevante delle pensioni 2023.
Di quanto potrebbero aumentare gli assegni? Nonostante sia ancora precoce parlarne, siamo in grado di fissare le stime sui possibili nuovi importi delle pensioni nel 2023, per effetto della rivalutazione. Le percentuali, il ricalcolo e tutti gli importi, però, dovranno essere poi confermati dall’INPS a fine anno.
Pensioni 2023, nuovi aumenti per tutti: per quale motivo?
Ogni anno l’assegno alla pensione subisce delle variazioni al rialzo o al ribasso: si tratta di piccoli conguagli e perequazioni legate all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo stilato annualmente dall’ISTAT. Che cosa aspettarsi per le pensioni del 2023?
Allo stato attuale, l’inflazione è galoppante a causa della particolare situazione economica e globale: ciò significa che le pensioni 2023 potrebbe subire uno degli aumenti più elevati degli ultimi 40 anni. Per quale motivo?
Così come per la busta paga dei lavoratori, anche le pensioni perdono il loro potere d’acquisto nel momento in cui si registra un aumento dei prezzi (inflazione): occorre, quindi, adeguare gli importi dell’assegno in conseguenza dei relativi aumenti.
Così facendo, per esempio, dal 1° gennaio 2022 è stata effettuata una rivalutazione delle pensioni all’1,7%, portando poi l’indice complessivo all’1,9%.
Pensioni 2023, ultime notizie: cosa aspettarsi per il prossimo anno
Quali sono le aspettative sul possibile aumento delle pensioni nel 2023 e a quanto potrebbe ammontare il tasso di rivalutazione? È ancora un po’ presto per pensarci…
Solitamente il tasso di rivalutazione viene calcolato dall’INPS attorno al mese di novembre o dicembre: dunque, a giugno è ancora troppo presto per stabilire quali potrebbero essere i nuovi importi.
Tuttavia, la Bce ha già stimato un’inflazione al 6,8% nel 2022 (le stime potrebbero essere riviste nei prossimi mesi), ovvero un valore pari a tre volte quello registrato lo scorso anno. Ciò si traduce in un potenziale aumento degli assegni alla pensione 2023 di tre volte maggiore rispetto a quello registrato dal 1° gennaio 2022.
Per lo Stato tutto ciò non significa nulla di buono: si tratterebbe di un gettito complessivo in uscita di circa 10-12 miliardi di euro.
Pensioni 2023: come cambiano gli importi?
Quali potrebbero essere i nuovi importi delle pensioni nel 2023? Per parlare di cifre esatte è ancora troppo presto, ma gli esperti sono già in grado di prevedere un aumento importante sulle pensioni a partire dal 1° gennaio 2023 nel caso in cui dovesse essere confermato un tasso di inflazione al 6,8%.
Facendo alcuni esempi, su una pensione mensile pari a 1.000 euro l’aumento previsto sarebbe di 68 euro al mese; mentre su una pensione pari a 2.000 euro si parlerebbe di una cifra doppia.
Diversa la questione dell’aumento per la pensione sociale: nel 2022 l’assegno mensile ammonta a 468,11 euro. Se dovesse essere confermato il tasso di rivalutazione sopra riportato, a partire dal 1° gennaio 2023 si potrebbe percepire un assegno sociale da circa 500 euro al mese.
Si tratta chiaramente di stime che potrebbero essere riviste successivamente.