Pensione di reversibilità ai nipoti, nuove regole INPS: quando spetta e cosa cambia

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Novità in merito alla pensione di reversibilità ai nipoti: l'INPS amplia la platea dei beneficiari. Ecco cosa cambia e per chi.

Pensione di reversibilità ai nipoti, nuove regole INPS: quando spetta e cosa cambia

Anche i nipoti maggiorenni potranno contare sulla pensione di reversibilità: lo ha recentemente confermato l’INPS, dopo anni di dubbi e perplessità sul tema.

Infatti, con una nuova circolare dell’Istituto, è stata finalmente ampliata la platea dei beneficiari del sostegno. Adesso, anche i nipoti maggiorenni, oltre che il coniuge e i figli, potranno effettuare la richiesta di accesso al sussidio.

Ecco tutte le novità introdotte con la circolare INPS, in merito alla pensione di reversibilità ai nipoti.

Interventi precedenti in merito alla pensione di reversibilità ai nipoti

In merito alla possibilità di concedere la pensione di reversibilità ai nipoti, sia la Corte Costituzionale che l’INPS erano intervenuti in passato. In base agli interventi della Corte e dell’Istituto, era stato chiarito che, nel caso di nipoti a carico dei nonni, il sussidio spetta anche in presenza di genitori.

Tuttavia, per garantire l’accesso alla pensione di reversibilità ai nipoti, secondo gli interventi passati, era necessario rispettare due requisiti:

  • incapacità dei genitori di sostenere economicamente i figli

  • nipoti richiedenti senza impiego e senza reddito.

In base a quanto detto fino ad ora, i nipoti a carico dei nonni potevano accedere alla pensione di reversibilità in caso di genitori impossibilitati a dar loro sostegno economico.

Il tutto, rispettando però un limite di età, fissato a 21 anni in caso di giovani studenti e a 26 anni per giovani iscritti all’Università.

Pensione di reversibilità ai nipoti, nuove regole INPS: quando spetta e cosa cambia

Secondo quanto appena analizzato, per anni sono stati esclusi dalla pensione di reversibilità ai nipoti i giovani inabili al lavoro. L’esclusione scattava anche nel caso in cui il nipote fosse a carico dei nonni.

Già nel 2022, con la Sentenza n.88, questo aspetto della pensione di reversibilità era stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Consulta della Corte Costituzionale. Finalmente, a distanza di un biennio, anche l’INPS è intervenuto in merito, dedicando alla pensione di reversibilità ai nipoti la Circolare n. 64/2024.

Dunque, oltre alle novità 2024 riguardanti la misura, un nuovo aggiornamento è stato introdotto al sostegno, ampliandone la platea dei beneficiari.

Secondo quanto chiarito dall’INPS, la pensione di reversibilità, anche in presenza di coniuge superstite e figli, spetta ai nipoti a carico del pensionato, qualora questi siano stati giudicati inabili al lavoro.

Il sussidio può essere richiesto quindi dai nipoti sia nei casi già analizzati (studenti entro i 21 anni e universitari fino ai 26 anni), sia in caso di inabilità al lavoro, senza alcun limite di età.

Come funziona il riesame delle vecchie domande?

Alla luce della nuova Circolare INPS e, nel caso di precedente domanda respinta, è possibile richiedere un riesame.

Infatti, se in passato la pensione di reversibilità ai nipoti inabili al lavoro non è stata concessa, si può richiedere un riesame della domanda. Bisognerà però rispettare i limiti di prescrizione, fissati a cinque anni.

Qualora da domanda di riesame dovesse essere accolta, le quote mensili concesse agli altri eredi, ossia coniuge superstite e figli, verranno ricalcolate.

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