Opzione Donna 2023 cambia ancora, addio al requisito figli: quali sono le novità in arrivo
pubblicato:Sono in arrivo importanti novità per Opzione Donna 2023: il requisito relativo ai figli per accedere prima alla pensione verrà nuovamente eliminato e l'età minima per l'accesso sarà modificata. Scopri tutte le novità in arrivo.
Si torna a discutere di Opzione Donna 2023, la modalità di accesso alle pensioni disponibile solamente per le lavoratrici di sesso femminile. L’esecutivo Meloni sarebbe attualmente al lavoro per modificare l’Opzione.
Tra le ultime novità trapelate e che arrivano direttamente da fonti governative, il possibile ampliamento della platea delle beneficiarie.
Le novità in merito a Opzione Donna 2023, tra l’altro, potrebbero arrivare a breve. È probabile che le novità su questa forma di accesso anticipato alle pensioni non arrivino con la futura Riforma Pensioni 2024, ma che vengano introdotte già dai prossimi mesi.
Novità Opzione Donna 2023: addio al requisito dei figli
Una delle novità che riguardano Opzione Donna 2023 e che, attualmente, è in discussione tra le fila dell’esecutivo, riguarda il requisito dei figli.
Il tanto discusso requisito, a breve, potrebbe essere eliminato. Come sappiamo, la Legge di Bilancio per l’anno corrente, per quanto riguarda l’età minima di pensionamento con l’Opzione, ha concesso alle madri una riduzione pari ad un anno per ogni figlio.
Ovviamente, c’è anche un limite massimo, pari a soli due anni. Chi ha tre figli, ad esempio, non può scontare tre anni ma solamente due, tetto massimo stabilito dalla normativa.
In ogni caso, a breve tale requisito potrebbe essere definitivamente abolito. Nessuna novità, invece, sembrerebbe in arrivo in merito al requisito contributivo.
Questo, in sostanza, dovrebbe restare fisso a 35 anni di regolari contributi versati dalla lavoratrice.
Opzione Donna 2023: nuovo limite d’età e ampliamento della platea delle beneficiarie
Si parla comunque di un’Opzione Donna 2023 tutta nuova, con un limite d’età abbassato e valido per tutte le lavoratrici.
Se, al momento, tale limite è stato innalzato a 60 anni (ma con possibilità di sconto per madri e lavoratrici dipendenti di aziende in crisi), a breve anche il requisito dell’età verrà modificato.
La nuova configurazione di questa forma di pensionamento prevederà un limite anagrafico più basso, fissato a 59 anni. Per quanto concerne questo nuovo vincolo, ci sarà la possibilità di abbassarlo ancora.
E stavolta non in base al numero dei figli, ma in base alla specifica categoria di appartenenza della lavoratrice stessa.
Verranno, cioè, favorite le caregiver, le titolari di Legge 104, le lavoratrici dipendenti che lavorano per aziende in difficoltà economiche, coloro che hanno subito un licenziamento e che si trovano senza lavoro.
Le nuove introduzioni, di fatto, consentirebbero di ampliare la platea delle beneficiarie di Opzione Donna 2023. Si passerebbe dalle attuali 2.900 possibili fruitrici a oltre 13.000 interessate.
Opzione Donna 2023: quando avverranno le modifiche?
Ad oggi non è stata ancora stabilita la data esatta per l'introduzione delle modifiche previste per Opzione Donna nel 2023. Come però abbiamo già avuto modo di anticipare, è molto probabile che le novità divengano operative a breve.
Non dovremo cioè attendere la Riforma Pensioni 2024: si attende infatti, già dalle prossime settimane, un nuovo Decreto da parte del Ministero del Lavoro. Tale Decreto servirà a modificare il Reddito di Cittadinanza nella MIA, Misura di Inclusione Attiva.
È plausibile ipotizzare che il Ministero decida di modificare i requisiti di Opzione Donna 2023 mediante il medesimo Decreto. Attendiamo comunque notizie ufficiali in merito durante le prossime settimane.