Mutui, tasso variabile in calo, ecco quanto si risparmia

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Nuovo calo ai mutui a tasso variabile: entro 12 mesi, si potrà ottenere una riduzione significativa. Ecco quanto si risparmia sulla rata mensile.

Mutui, tasso variabile in calo, ecco quanto si risparmia

Ottime notizie per i mutui a tasso variabile: un nuovo calo interesserà questa tipologia di finanziamento. Si inizierà a fine 2024, e a questa riduzione ne seguirà una seconda. Il secondo calo, stando alle più recenti notizie, verrà finalizzato entro il mese di giugno 2025.

Ma quanto si risparmia, esattamente, grazie al nuovo calo ai mutui a tasso variabile? Scopriamolo insieme, dopo aver quantificato l’entità dei due cali in previsione.

Mutui, tasso fisso o variabile? Ecco cosa conviene oggi

Prima di scoprire l’effettivo risparmio che verrà garantito grazie al calo dei mutui a tasso variabile, è doveroso fare una precisazione.

Come abbiamo già anticipato, le previsioni parlano di due riduzioni: la prima si concretizzerà entro la fine del secondo semestre 2024.

Per la seconda riduzione, invece, dovremo aspettare il mese di giugno 2025.

Il che significa che, per ottenere il massimo risparmio, sarà ancora necessario attendere. In quest’ottica, ad oggi, tra un mutuo a tasso fisso ed un mutuo a tasso variabile, quello fisso continua a convenire maggiormente.

Mutui, tasso variabile in calo, ecco quanto si risparmia

Tuttavia, a partire dal prossimo anno, la situazione si preannuncia drasticamente diversa. Anche se la riduzione sarà contenuta nel breve termine, sul lungo termine il risparmio mensile sarà consistente.

Ci ha pensato il portale Facile.it ad effettuare delle simulazioni. Il portale ha considerato un mutuo a tasso variabile da 126.000 euro, e con copertura del 70%.

Il risultato della simulazione ha permesso di concludere che, entro 12 mesi, la rata mensile potrebbe scendere, passando dai 733 euro di luglio 2024 a 670 euro.

In sostanza, entro la fine del 2024 si avrà un calo di poco più di 30 euro. Entro il mese di giugno 2025, dovrebbe seguire un secondo calo di entità simile.

Questo significa che, entro 12 mesi, il risparmio sui mutui a tasso variabile sarà pari a circa 60 euro totali.

Conviene ancora scegliere il tasso variabile?

In base a quanto detto fino ad ora e alle prossime previsioni che si concretizzeranno col il calo ai mutui a tasso variabile, conviene ancora sceglierli?

Il tasso variabile, ancora oggi, prevede degli innegabili vantaggi. In caso di riduzione dell’inflazione, o qualora vi sia un rialzo dei tassi, questo tipo di tasso è più conveniente rispetto al fisso.

Tuttavia, quando l’inflazione aumenta (in una situazione, cioè, come quella attuale), anche la rata del mutuo aumenta di conseguenza. E questo è uno dei più grandi svantaggi del tasso variabile.

Per coloro che sono disposti a correre rischi in caso di mercati sfavorevoli o di aumento dell’inflazione, comunque, il tasso variabile è comunque indicato.

Infatti, data la sua flessibilità, se le condizioni favorevoli si verificano sarà possibile ottenere un risparmio mensile significativo rispetto al tasso variabile.

Il variabile, comunque, in generale viene consigliato in caso di reddito annuo abbastanza elevato. Infatti, in caso di rialzi e condizioni sfavorevoli, sarà necessario possedere la disponibilità economica necessaria a sostenere rate più costose.

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