Tutti contro Microsoft. Che combatte per Activision Blizzard
pubblicato:Tutti contro Microsoft che combatte per chiudere il takeover da 68,7 miliardi su Activision Blizzard. Bruxelles, Londra e Washington vedono un rischio per la concorrenza.
Tutti i principali regolatori sembrano essere contro il takeover da 68,7 miliardi di dollari di Activision Blizzard da parte di Microsoft ma Redmond combatte per chiudere l'operazione. Conquistare il colosso dei videogiochi sarà comunque impresa ardua.
Microsoft combatte per chiudere il takeover di Activision Blizzard
Prima di Natale Microsoft ha depositato una sfida formale alla causa antitrust presentata poche ore prima dalla U.S. Federal Trade Commission (Ftc) per bloccare l'operazione.
Per l'autorità Usa l'accordo rischia di sopprimere la concorrenza alla consolle Xbox di Microsoft e alla sua offerta di servizi in abbonamento Xbox Game Pass. Ai danni in primis di Sony Corporation.
Al centro della controversia, infatti, c'è l'ormai storica rivalità tra Microsoft e la consolle dei giapponesi PlayStation. Rivalità che, nel caso di Activision, sta nell'assicurarsi titoli di grande successo come Call of Duty.
Microsoft solo "terzo produttore di consolle" dopo Sony e Nintendo
Microsoft ha cercato di minimizzare il suo ruolo descrivendosi come il "terzo produttore di consolle" dietro a Sony e Nintendo e uno dei pochi editori di videogame di successo con "praticamente nessuna presenza nei giochi per mobile".
Nelle scorse settimane, inoltre, secondo quanto dichiarato dal president Brad Smith Microsoft aveva proposto a Sony un accordo decennale che prevede che ogni nuovo lancio di Call of Duty sia in contemporanea su PlayStation e Xbox.
Deal di Microsoft su Activision Blizzard ricorda quello del 2000 su Bungie
I dubbi dei regolatori, va detto, sono motivati e hanno un esempio evidente nel passato della stessa Microsoft. Nel 2000 Redmond aveva acquisito Bungie, società di software che sarebbe stata strumentale proprio nel lancio di Xbox, grazie a Halo.
Bungie in precedenza era stata legata ai Mac, per i quali aveva sviluppato serie di grande successo come Myth e Marathon. A parte il primo capitolo di Halo, disponibile anche per Apple, tutti i successivi uscirono in esclusiva per Xbox.
Bruxelles contro il takeover da 68,7 miliardi di Activision Blizzard
Il mese scorso la Commissione europea aveva avviato un'indagine approfondita sul deal, sollevando preoccupazioni sulla concorrenza nell'industria globale dei videogiochi.
Bruxelles aveva iniziato a studiare il dossier in settembre e si è detta preoccupata che l'accordo possa ridurre la concorrenza nei mercati della distribuzione di console e pc, videogiochi e sistemi operativi per computer.
L'autorità Ue teme che Microsoft possa precludere l'accesso ai giochi di Activision Blizzard ad altri distributori, in particolare proprio per quanto riguarda quelli di maggiore successo come Call of Duty.
Ue vuole opportunità per settore videogiochi e vede rischio in Microsoft
"Dobbiamo garantire che rimangano opportunità per i distributori futuri ed esistenti di videogiochi per pc e console, nonché per i fornitori rivali di sistemi operativi per pc", ha dichiarato la Ue.
"Il punto è garantire che l'ecosistema del gaming rimanga dinamico a vantaggio degli utenti in un settore che si sta evolvendo a un ritmo veloce", ha concluso l'autorità, che prenderà una decisione entro il 23 marzo.
Già in luglio l'autorità britannica aveva messo nel mirino Microsoft
In luglio era stata per prima la britannica Competition and Markets Authority (Cma) a mettere nel mirino il deal. E i timori dell'antitrust di Londra sono simili a quelli di Bruxelles e Washington.
Settimana scorsa Microsoft ha replicato alle accuse della Ftc, ribadendo di avere già chiarito ai regolatori europei che "avrebbe approcciato l'esclusiva dei futuri titoli di videogiochi caso per caso".
Ora anche i gamer fanno causa a Microsoft sul deal Activision Blizzard
Il successo dell'accordo siglato a inizio anno appare comunque in salita. E ora a fare causa a Microsoft sono anche i consumatori. Un gruppo di gamer ha infatti citato in giudizio Redmond in un tribunale di San Francisco.
Si tratta di fan di Call of Duty ma anche di altre serie come World of Warcraft, Overwatch e Diablo. Temono che il consolidamento del settore possa influenzare qualità, innovazione e produzione dei capitoli futuri.
"Se manca la concorrenza la qualità diminuisce necessariamente. Eliminando Activision, Microsoft avrebbe una posizione così forte da fare ciò che vuole", ha spiegato l'avvocato dei gamer Joseph Alioto, citato dall'Associated Press.