Le mani di Apple sul metaverso. Arriva una nuova rivoluzione
pubblicato:Apple mette le mani sul metaverso che Facebook non riesce a far decollare. Pronti al lancio i visori per "realtà mista". Gli analisti scommettono su una nuova rivoluzione.
Il mercato ci crede. Arriva una nuova rivoluzione e Apple è pronta a mettere le mani sul metaverso di Mark Zuckerberg, oggi quasi dimenticato, rimpiazzato dal boom dell'intelligenza artificiale.
Le mani di Apple sul metaverso di Facebook. Arriva una nuova rivoluzione
L'appuntamento è il 5 giugno, con l'edizione 2023 della Worldwide Developers Conference (Wwdc), evento di Cupertino per gli sviluppatori che quest'anno dovrebbe vedere il lancio di Reality Pro.
Il nome è tutt'altro che certo ma appare assai probabile che Apple presenti davvero al Wwdc i suoi visori per realtà mista (virtuale e aumentata). Un device da 3.000 dollari. Certo non per tutti.
Apple riuscirà a creare un nuovo mercato come fece nel 2007 con l'iPhone
Solo un prodotto di nicchia? Sono in molti a scommettere sul fatto che Apple possa ripetersi, creando un nuovo mercato. Come fece con gli smartphone, con il lancio del suo iPhone nel 2007.
Come l'iPhone non fu il primo smartphone anche il Reality Pro non è certo il primo visore per realtà virtuale. Da anni Zuckerberg ci prova con Oculus, ma senza riuscire a farlo diventare di massa.
Un flop, quello del metaverso di Zuckerberg, segnato oltre che dalla virata di Meta Platforms verso l'intelligenza artificiale dal dietrofront annunciato da big come The Walt Disney Company.
Scarsa diffusione ed entusiasmo transitorio. Il metaverso prima di Apple
"La scarsa diffusione del mercato di realtà aumentata e virtuale e l'entusiasmo transitorio per il metaverso creano un orizzonte sfidante", ammette Wamsi Mohan, analista di BofA Securities.
"Tuttavia va ricordato come Apple crei del tutto nuove categorie, con il potenziale di sconvolgere mercati esistenti (lo ha fatto con gli AirPods), e mercati completamente inediti", aggiunge Mohan.
Diversi fattori fanno ritenere che Apple sia davvero in grado di riuscire dove altri (a partire proprio da Meta Platforms) hanno fallito. E tutti riconducono sempre all'ecosistema di Cupertino.
La piattaforma di Apple unisce miliardi di terminali mobili, tablet, computer, smartwatch (senza dimenticare il successo degli AirPods) e da poco più di un paio d'anni ha una carta in più: i processori.
La forza di Apple nell'ecosistema. Ora anche i chip sviluppati in casa
Nel novembre 2020 veniva lanciato l'M1, primo chip per Mac sviluppato da Apple stessa. Tutto l'hardware di Apple si appoggia sulla stessa architettura e sarà così anche per i Reality Pro.
Vantaggio cruciale visto che garantisce una sempre maggiore integrazione dei vari device con i sistemi operativi proprietari di Apple. Il "flop" dei Quest 2 di Facebook è dovuto anche a questo.
I visori ultimi nati in quel di Menlo Park sono basati su hardware di terzi (Qualcomm e non solo) e Facebook non può certo paragonare la sua piattaforma a quella che Apple ha costruito in oltre 20 anni.
Apple può partire da una base di utenti attivi di 1,1 miliardi di iPhone
Come con gli AirPods anche con i visori di realtà virtuale Apple potrà contare su una base installata di oltre 1,1 miliardi di utenti di iPhone attivi. Senza dimenticare l'esercito di sviluppatori.
Gli analisti di Goldman Sachs, in un report citato da MarketWatch, hanno notato come finora la realtà virtuale, per quanto ancora estremamente di nicchia, sia stata strettamente legata al gaming.
"Sarà proprio l'uso extra videogiochi il punto di differenziazione. Apple rimane competitivamente avvantaggiata rispetto alle piattaforme di realtà virtuale esistenti", nota Goldman.
Nel metaverso Apple spazio a tv e musica ma anche allo sport "immersivo"
Apple potrà infatti portare sui suoi Reality Pro, servizi di streaming come Apple Tv+ o Apple Music, le videochiamate di FaceTime. E poi Apple Fitness o gli sviluppi futuri nell'ambito della salute.
E Goldman prevede che Cupertino diventi pioniere dello sport "immersivo". Apple ha accordi in Usa sul baseball della Mlb e le voci di un'offerta sul Manchester United vanno in questa direzione.
Realtà virtuale di nicchia oggi ma vale una ricca fetta dei ricavi di Apple di domani
L'inizio sarà a rilento. In pochi vorranno spendere 3.000 dollari per quelli che sono poco più che prototipi. Scatole vuote fino a quando Apple non mostrerà di poterle riempire con i suoi contenuti.
Goldman prevede che quest'anno Apple venda non più di 1 milione di visori per la realtà mista ma anche che il segmento generi tra gli 11 e i 20 miliardi di dollari di ricavi per Cupertino entro il 2028.