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Lunedì 22 maggio è il "dividend day"

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
6 min

Il "dividend day" è un giorno in cui molte società distribuiscono i dividendi ai propri azionisti. Gli importi dei dividendi indicati nell'articolo rappresentano la somma che verrà pagata per ogni azione posseduta dai singoli azionisti.

Lunedì 22 maggio è il "dividend day"

Il "dividend day" è un giorno in cui molte società distribuiscono i dividendi ai propri azionisti. Gli importi dei dividendi indicati sopra rappresentano la somma che verrà pagata per ogni azione posseduta dai singoli azionisti.

Dividendi per piu di 26 miliardi

Il 22 maggio verranno staccati dividendi per un totale di 26,3 miliardi di euro, che corrispondono a circa il 4% della capitalizzazione dell'indice FTSE MIB. Ciò significa che le società componenti dell'indice FTSE MIB distribuiranno dividendi per un ammontare significativo, che rappresenta una percentuale considerevole del valore complessivo dell'indice.

Questo può avere un impatto sull'andamento del mercato azionario, poiché gli investitori possono essere interessati a ottenere tali dividendi o ad adattare le loro strategie di investimento in base a tali pagamenti.

È importante tenere presente che la distribuzione dei dividendi può influenzare i prezzi delle azioni e il rendimento complessivo degli investitori.

A chi spetta il dividendo?

Il diritto a ricevere il dividendo spetta all'azionista che possiede il titolo all'apertura del giorno dello "stacco dividendo". Questo significa che se un azionista acquista azioni di una società prima della data di stacco, avrà diritto a ricevere il dividendo dichiarato.

Dopo il giorno dello stacco, il titolo viene considerato "ex-dividendo", il che significa che il dividendo non è più incluso nel prezzo del titolo. Pertanto, gli azionisti possono vendere le loro azioni dopo il giorno dello stacco e ancora mantenere il diritto di incassare il dividendo che è stato dichiarato.

Allo stesso tempo, coloro che acquistano le azioni dopo il giorno dello stacco non avranno diritto a ricevere il dividendo.

Lo stacco dividendo

Lo stacco dividendo, o "data di stacco", è il giorno in cui viene determinato quali azionisti hanno il diritto di ricevere i dividendi. Gli azionisti che possiedono il titolo prima della data di stacco saranno i beneficiari dei dividendi dichiarati, mentre coloro che acquistano il titolo dopo la data di stacco non avranno diritto a ricevere i dividendi.

In pratica, la data di stacco divide il periodo di possesso del titolo in due parti: prima della data di stacco (detta anche "cum-dividendo") e dopo la data di stacco (detta "ex-dividendo"). Gli investitori che acquistano azioni prima della data di stacco saranno considerati azionisti "cum-dividendo" e avranno diritto ai dividendi dichiarati.

Al contrario, coloro che acquistano azioni dopo la data di stacco saranno considerati azionisti "ex-dividendo" e non avranno diritto ai dividendi.

È importante sottolineare che il prezzo delle azioni tende a diminuire dopo la data di stacco, in quanto il valore dei dividendi viene dedotto dal prezzo delle azioni. Pertanto, gli investitori che desiderano beneficiare dei dividendi spesso cercano di acquistare azioni prima della data di stacco.

I dividendi del Ftse Mib in dettaglio

Di seguito è riportato l'elenco completo delle 19 società componenti del FTSE MIB che distribuiranno i dividendi il prossimo "dividend day" (giorno dei dividendi), insieme ai relativi importi dei dividendi:

  1. 1.

    A2A: 0,0904 euro

  2. 2.

    Amplifon: 0,29 euro

  3. 3.

    Azimut Holding: 1,30 euro (ordinarie)

  4. 4.

    Banca Generali: 1,00 euro

  5. 5.

    Bper Banca: 0,12 euro

  6. 6.

    Diasorin: 1,10 euro

  7. 7.

    Eni: 0,22 euro (quarta tranche sui risultati 2022)

  8. 8.

    Erg: 1,0 euro

  9. 9.

    FinecoBank: 0,49 euro

  10. 10.

    Generali: 1,16 euro

  11. 11.

    Interpump: 0,30 euro

  12. 12.

    Intesa Sanpaolo: 0,0868 euro (a saldo)

  13. 13.

    Inwit: 0,3467 euro

  14. 14.

    Italgas: 0,317 euro

  15. 15.

    Leonardo: 0,14 euro

  16. 16.

    Moncler: 1,12 euro

  17. 17.

    Recordati: 0,60 euro

  18. 18.

    Tenaris: 0,34 dollari (a saldo)

  19. 19.

    Unipol: 0,37 euro (ordinarie)

Oltre a queste società, ci sono altre 25 società che distribuiranno i dividendi, con i seguenti importi:

  1. 1.

    Anima Holding: 0,22 euro

  2. 2.

    Ariston Holding: 0,13 euro

  3. 3.

    Banca IFIS: 0,40 euro (a saldo)

  4. 4.

    Banca Popolare di Sondrio: 0,28 euro

  5. 5.

    Brembo: 0,28 euro

  6. 6.

    Brunello Cucinelli: 0,65 euro

  7. 7.

    Buzzi Unicem: 0,45 euro

  8. 8.

    Caltagirone: 0,15 euro

  9. 9.

    Cementir Holding: 0,22 euro

  10. 10.

    Datalogic: 0,30 euro

  11. 11.

    De’ Longhi: 0,48 euro

  12. 12.

    EL.EN: 0,22 euro

  13. 13.

    Fila: 0,22 euro

  14. 14.

    Illimity Bank: 0,1801 euro (ordinarie)

  15. 15.

    Industrie De Nora: 0,12 euro

  16. 16.

    Mondadori: 0,11 euro

  17. 17.

    Neodortech: 0,14 euro

  18. 18.

    RCS Mediagroup: 0,06 euro

  19. 19.

    Reply: 1,0 euro

  20. 20.

    Salvatore Ferragamo: 0,28 euro

  21. 21.

    Saras: 0,19 euro

  22. 22.

    Technogym: 0,25 euro

  23. 23.

    TXT E-Solutions: 0,18 euro

  24. 24.

    UnipolSai: 0,16 euro

  25. 25.

    Webuild: 0,057 euro (ordinarie e risparmio)

Cosa succede dopo lo stacco?

Dopo l'annuncio e la distribuzione dei dividendi, il prezzo delle azioni può reagire in diverse maniere. Ci possono essere diversi fattori che influenzano la differenza di comportamento del prezzo delle azioni dopo il pagamento dei dividendi:

  1. 1.

    Effetto fiscale: Dopo la distribuzione dei dividendi, gli investitori potrebbero dover affrontare l'imposta sulle plusvalenze derivanti dalla ricezione dei dividendi. Ciò potrebbe spingere alcuni investitori a vendere le azioni dopo il pagamento dei dividendi, il che potrebbe portare a una diminuzione temporanea del prezzo delle azioni.

  2. 2.

    Fluttuazioni del mercato: Il prezzo delle azioni può essere influenzato da fattori esterni come le condizioni generali del mercato, le notizie economiche, gli eventi geopolitici o il sentiment degli investitori. Questi fattori possono influenzare il comportamento del prezzo delle azioni dopo il pagamento dei dividendi.

  3. 3.

    Aspettative degli investitori: Gli investitori potrebbero avere aspettative diverse riguardo ai dividendi e al futuro dell'azienda. Se le aspettative degli investitori sono deluse o se ci sono segnali negativi riguardo alle prospettive dell'azienda, il prezzo delle azioni potrebbe diminuire dopo il pagamento dei dividendi.

  4. 4.

    Domanda e offerta: La domanda e l'offerta di azioni possono influenzare il prezzo dopo il pagamento dei dividendi. Se molti investitori cercano di vendere le azioni dopo il pagamento dei dividendi, la domanda potrebbe superare l'offerta, portando a una diminuzione del prezzo.

  5. 5.

    Riacquisto di azioni proprie: Alcune aziende potrebbero utilizzare parte dei dividendi per riacquistare le proprie azioni sul mercato. Ciò potrebbe ridurre l'offerta di azioni sul mercato e sostenere il prezzo delle azioni.

È importante notare che l'andamento del prezzo delle azioni dopo il pagamento dei dividendi può essere influenzato da una combinazione di questi fattori e che ogni situazione è unica.

Gli investitori devono considerare attentamente tutti questi fattori e valutare le prospettive a lungo termine dell'azienda prima di prendere decisioni di investimento.