Leonardo, la dura legge del profit taking

di Simone Ferradini pubblicato:
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I dati di bilancio preliminari 2024 battono le attese ma il titolo innesta la retromarcia, "colpa" del rally precedente

Leonardo, la dura legge del profit taking

Leonardo ieri ha chiuso a 34,80 euro, in ribasso del 3,09% rispetto alla seduta precedente, accelerando al ribasso nel finale. A metà pomeriggio circa il gruppo ha comunicato i risultati preliminari 2024. I ricavi si sono attestati a 17,8 miliardi di euro (+11,1%), l'EBITA a 1,525 miliardi (+12,9%) con margine a 8,57%, il Free Operating Cash Flow a 826 milioni (+26,7%). Gli ordini acquisiti durante l'anno hanno raggiunto i 20,9 miliardi di euro (+12,2%) con portafoglio a oltre 44 miliardi, cifra che assicura una copertura in termini di produzione pari a 2,5 anni. L’indebitamento netto scende a 1,795 miliardi dai 2,323 di fine 2023.

Si tratta di risultati migliori della guidance fornita a marzo scorso dal management: le indicazioni erano per ricavi a 16,8 miliardi, EBITA a 1,44 miliardi, FOCF a 770 milioni, ordini a 19,5 miliardi e indebitamento a 2,0 miliardi. Il consensus Bloomberg era per ricavi a 17,19 miliardi, ordini a 19,72 miliardi e margine EBITA a 8,46%.

Bilancio migliore delle attese e titolo giù

Verrebbe da domandarsi: dov'è l'errore? Sembra quantomeno singolare che, con dati migliori delle previsioni interne e del consensus degli analisti finanziari, il titolo perda oltre il 3%. Ci viene però in soccorso un vecchio adagio di Wall Street, quello che recita "buy the rumors, sell the news", ovvero "compra sulle voci e vendi sulle notizie". Tradotto operativamente si tratta di acquistare un titolo sulla base di indiscrezioni o voci che anticipano una notizia positiva, per poi venderlo nel momento in cui la notizia è ufficiale.

Buy the rumors sell the news, come funziona

Questa tecnica si basa sull'ipotesi che i mercati tendano ad anticipare gli eventi e che inizino ad acquistare un titolo non quando viene pubblicato un report positivo, ma bensì prima, e cioè quando iniziano a circolare rumor secondo cui quel report conterrà indicazioni rialziste. Questo farà si che il titolo, spinto dagli acquisti di coloro che scommettono sulla veridicità delle voci, guadagni terreno all'avvicinarsi della diffusione del report. Normalmente il trend rialzista accelera in prossimità dell'evento grazie all'ingresso di chi teme di aver "perso il treno" e si precipita a inserire gli ordini di acquisto. Nel momento in cui il report esce, il prezzo è salito al punto tale da incorporare l'effetto della novità, e forse anche qualcosa di più.

Scatta il profit taking

A questo punto chi aveva preso posizione in precedenza passa rapidamente all'incasso in quanto il titolo ha fatto tutto quello che doveva fare e non c'è più ragione di attendersi ulteriori progresso. Scatta quindi il profit taking e, nonostante l'evento positivo, le quotazioni scendono rapidamente. Analizzando l'andamento delle azioni Leonardo scopriamo che da inizio anno avevano guadagnato oltre il 40% arrivando a segnare nella seduta di martedì il nuovo massimo storico a 36,45 euro abbattendo il precedente a 34,97 risalente al lontano 2007. Alla luce di queste considerazioni la flessione del titolo non appare più tanto strana.

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