A2A, brutta seduta dopo i dati preliminari 2024

di FTA Online News pubblicato:
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L'ebitda dell'utility cresce del 18%, ma aumenta anche il debito

A2A, brutta seduta dopo i dati preliminari 2024

A2A debole ieri: il titolo ha ceduto il 3,18% a 2,132 euro. La seduta ha visto oscillare i prezzi tra 2,112 e 2,223 euro. Stamane l'azione tenta una reazione con un rialzo dello 0,75% a 2,148 euro.

A2A, i risultati preliminari del 2024

A2A ha archiviato il 2024 con risultati preliminari solidi, ma il mercato ha reagito con cautela. L’Ebitda si è attestato a 2,33 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al 2023, grazie al contributo di tutte le divisioni e, in particolare, alle business unit Generazione & Trading e Mercato. L’incremento è stato favorito da strategie di ottimizzazione del portafoglio produttivo e da un contesto energetico meno volatile.

Gli investimenti complessivi hanno raggiunto i 2,94 miliardi di euro, di cui 1,51 miliardi destinati a investimenti organici e 1,43 miliardi a operazioni di M&A. Tra queste ultime spicca l’acquisizione del 90% di Duereti da e-distribuzione, che ha portato nelle mani di A2A oltre 17.000 km di rete e circa 800.000 punti di consegna. Più del 60% degli investimenti si è concentrato sull’ammodernamento delle reti elettriche, la diffusione di impianti fotovoltaici e la digitalizzazione.

Sul fronte della produzione, la generazione di energia da fonti rinnovabili è cresciuta del 33% a oltre 6 TWh, trainata dall’idroelettrico (+39%). La base clienti del segmento retail è aumentata di oltre 150.000 unità.

A2A, l'azione in calo dopo i risultati

Nonostante questi risultati, il titolo A2A ha perso il 2,86% a 2,139 euro a Piazza Affari.

Secondo Gabriel Debach di eToro, il mercato guarda con preoccupazione all’espansione del debito, che ha portato la posizione finanziaria netta a 5,84 miliardi di euro (da 4,68 miliardi nel 2023), con un rapporto Pfn/Ebitda pari a 2,5x. Questo dato solleva interrogativi sulla sostenibilità della leva finanziaria, nonostante la crescita dei margini e della clientela.

Il CEO Renato Mazzoncini ha definito il 2024 un anno di "fortissima crescita" per A2A, evidenziando i progressi nel processo di decarbonizzazione e il rafforzamento della finanza sostenibile attraverso strumenti green. Tuttavia, dopo tre trimestri consecutivi di ribassi post-conti, gli investitori sembrano richiedere ulteriori segnali positivi per ritrovare fiducia.

Nonostante la trimestrale solida di A2A, il titolo ha registrato un calo post-trimestrale (la terza volta consecutiva che accade), portando la performance da inizio anno in territorio negativo. Questo pattern evidenzia come il mercato, pur riconoscendo i buoni numeri, percepisca segnali di incertezza dietro i risultati.

Uno dei principali punti d’attenzione è l’espansione del debito: dopo un anno di forte crescita, la sostenibilità della leva finanziaria è diventata un tema centrale per gli investitori.

Sebbene i margini siano in espansione e la base clienti in crescita, senza ulteriori sorprese positive, i realizzi sembrano avere la meglio sulle prospettive di lungo termine.

A2A chiude il 2024 con fondamentali solidi e una strategia chiara, ma la fase di sovraperformance sembra aver lasciato spazio a una maggiore prudenza. Ora l’attenzione si concentra sulla capacità del gruppo di mantenere il ritmo di crescita senza aggravare il bilancio.

A2A, l'azione scivola sotto la media esponenziale a 100 sedute

Il titolo ieri ha violato sia la trend line rialzista che parte dai minimi dello scorso aprile sia la media mobile esponenziale a 100 giorni, passante ora come resistenza a 2,16 euro.

Se i prezzi dovessero scendere anche al di sotto di area 2,10 il ribasso potrebbe spingersi almeno fino in area 1,95/97 euro, supporto critico di medio periodo.

Per rilanciare il trend rialzista serviranno la rottura in successione di 2,16 e di 2,25. In quel caso atteso un nuovo test dei massimi di gennaio a 2,326 euro.