Legge 104, quali tasse non vanno pagate? Ecco la lista aggiornata a marzo 2024
pubblicato:La Legge 104 garantisce ai soggetti titolari una serie di esenzioni economiche che non si esauriscono solo nel bollo auto: ecco la lista aggiornata a marzo 2024 delle tasse da non pagare.
La Legge 104, è risaputo da tempo, permette ai suoi titolari di accedere ad una serie di benefici e agevolazioni pensate per venire incontro ai soggetti con handicap psichico, sensoriale, fisicio che hanno bisogno di assistenza.
Si tratta di vantaggi che vanno oltre il semplice risparmio economico legato alle detrazioni IVA sull'acquisto di un’automobile, quello più conosciuto.
Per chi non lo sapesse, infatti, la Legge 104 esenta i suoi titolari anche dal pagamento di alcune imposte. Ma quali sono le tasse che i fruitori non sono obbligati a pagare?
Scopriamo l’elenco completo aggiornato a marzo 2024.
Legge 104, quali tasse non vanno pagate? Ecco la lista aggiornata a marzo 2024
La Legge 104 è stata introdotta con uno specifico obiettivo: aiutare i cittadini italiani che versano nelle condizioni di disagio sopra elencate.
Per fare questo lo Stato garantisce ai fruitori della Legge 104 una serie di tutele che spaziano dai benefici a carattere assistenziale a quelli sanitari, da quelli lavorativi a quelli economici, esonerando gli stessi anche dal pagamento da alcune imposte.
Anche sul fronte ristrutturazione- casa lo scorso anno non sono mancati gli aiuti per gli stessi soggetti.
Oltre ai tre permessi al mese, il concedo straordinario, l’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di prodotti tecnologici e informatici, la detrazione del 19% sul prezzo di acquisto di un’auto, altri aiuti sono legati all’esenzione o al pagamento “scontato” di molte imposte.
Nella lista aggiornata a marzo 2024 delle tasse da non pagare troviamo:
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il bollo auto
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la TARI (esenzione o sconto)
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l’IMU
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le tasse scolastiche
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le tasse universitarie
Analizziamole insieme punto per punto.
Legge 104, a chi spetta l’esenzione dal pagamento del bollo auto e della Tari
Naturalmente, i titolari di 104 per beneficiare dell’esenzione del bollo auto e di qualsiasi altra tassa vista nell’elenco aggiornato a marzo 2024, devono essere in possesso di un verbale stilato da una Commissione Medico legale che accerti la disabilità grave o non grave secondo quanto stabilito dall’art.3, comma 3 o 1 della stessa legge.
L’esenzione dal pagamento del bollo auto, da richiedere per un veicolo specifico adatto alla mobilità del disabile, spetta solo ai soggetti con disabilità visive, uditive e ai pluriamputati. Lo stesso discorso vale per i disabili con limitate capacità motoria o totalmente impediti.
La richiesta di esenzione dal pagamento del bollo auto può essere presentata anche dal caregiver che si occupa dell’assistenza del soggetto con disabilità accertata.
Discorso diverso per la Tari.
Iniziamo col dire che le esenzioni o gli sconti sulla tassa non rientrano nell’elenco degli aiuti garantiti a livello nazionale ai titolari di Legge 104. Bisogna, insomma, informarsi presso il proprio Comune di residenza per capire se questa eventualità e consentita.
Passiamo ora all’IMU.
La normativa nazionale prevede l’esenzione dal pagamento della tassa ma sono in specifici casi.
Non sono tenuti al pagamento dell’IMU i disabili proprietari di immobili o gli anziani ricoverati presso strutture sanitarie solo se il Comune lo permette.
Legge 104, quando non si pagano le tasse scolastiche e universitarie
A seconda dei casi, i titolori di Legge 104 sono esentati anche dal pagamento delle rette scolastiche o universitarie.
Nel caso delle tasse scolastiche, l’esenzione scatta solo per il quarto e il quinto anno di superiori esclusivamente per gli studenti ciechi, quelli più disagiati economicamente e con handicap più gravi.
L’unico vincolo riguarda una soglia ISEE da rispettare annualmente.
Per quel che concerne l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, i requisiti che i titolari di Legge 104 devono rispettare variano da Ateneo ad Ateneo, in base a quanto stabilito dal regolamento dell’università.
Generalmente, l’esonero scatta superata la soglia di invalidità del 66%, ma è sempre meglio consultare il documento per conoscere i dettagli.