Lavoro, 400 nuovi posti in Magistratura: scadenza concorso, requisiti e prove da superare

di Chiara Turano pubblicato:
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Concorso in Magistratura, mancano pochi giorni alla presentazione delle domande per 400 nuovi posti di lavoro disponibili. Ecco chi può fare domanda, i requisiti previsti dal bando, le prove da superare e la data di scadenza.

Lavoro, 400 nuovi posti in Magistratura: scadenza concorso, requisiti e prove da superare

Concorso Magistratura 2023-2024 presto in scadenza.

Il Ministero della Giustizia ha indetto un nuovo bando per il reclutamento di 400 magistrati ordinari introducendo una novità senza precedenti.

Quest’anno potranno partecipare al processo di selezione anche i laureati in Giurisprudenza, oltre ai neolaureati, senza oneri aggiuntivi come i tirocini obbligatori, la frequentazione di scuole legali e l’obbligo di abilitazione alla professione forense. 

Scopriamo insieme la data di scadenza del concorso, i nuovi requisiti richiesti e quali sono le prove da superare.

Lavoro, 400 nuovi posti in Magistratura, come fare domanda e data di scadenza del concorso

Le istanze per partecipare al Concorso per il reclutamento di 400 magistrati ordinari vanno inviate al Consiglio Superiore della Magistratura dall’apposita piattaforma online dal sito del Ministero della Giustizia. 

L’accesso è riservato solo a chi dispone dello SPID di secondo livello, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o della Carta d’Identità Elettronica (CIE).

A istanza inoltrata, arriverà sulla mail indicata in fase di domanda un codice identificativo che autorizza l’accesso alle prove scritte, da portare dietro il giorno del concorso

La domanda va presentata entro e non oltre le ore 18:30 del 13 novembre 2023.

Lavoro, 400 nuovi posti in Magistratura: i requisiti richiesti

Oltre alle novità viste in apertura di articolo, sono altri i requisiti richiesti dal bando indetto dalla Magistratura per nuovo 400 posti di lavoro. L’accesso al concorso è vincolato al possesso della cittadinanza italiana e di una buona condotta.

Sono considerati idonei i candidati appartenenti alle seguenti categorie:

  • Contabili, magistrati amministrativi e procuratori dello Stato che non hanno subito sanzioni disciplinari;

  • Dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti all'area C, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica, che abbiano avviato il rapporto di lavoro attraverso un concorso che richiedeva il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, ottenuto al termine di un corso universitario di non meno di quattro anni e senza aver subito sanzioni disciplinari;

  • Persone abilitate all'esercizio della professione forense anche se non iscritte all'albo degli avvocati, e, qualora fossero iscritte, senza aver subito sanzioni disciplinari;

  • Membri del personale universitario che insegnano materie giuridiche, titolari di un diploma di laurea in giurisprudenza, senza aver subito sanzioni disciplinari;

  • Individui che hanno esercitato le funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e senza aver subito sanzioni disciplinari;

  • Laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza ottenuto al termine di un corso universitari di almeno quattro anni, a meno che non si tratti di una seconda laurea;

  • Dipendenti con qualifica dirigenziale o appartenenti all'ex area direttiva, di enti pubblici a livello nazionale, enti locali e della pubblica amministrazione, che abbiano avviato il rapporto di lavoro attraverso un concorso che richiedeva il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, ottenuto al termine di un corso universitario di almeno quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o nella carriera e senza aver subito sanzioni disciplinari.

Concorso in Magistratura 2023-2024, prove da superare

Le prove per la selezione di 400 magistrati ordinari sono due: una scritta e una orale.

La prima richiede ai candidati la redazione di tre elaborati teorici su uno dei seguenti ambiti giuridici: diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo.

L'aspirante magistrato ha a disposizione otto ore dalla comunicazione del tema per consegnare i propri scritti. È importante notare che sarà consentito ai candidati consultare i testi dei codici, delle leggi e dei decreti statali, secondo le modalità stabilite nel decreto ministeriale.

La prova orale rappresenta il secondo step del processo di selezione del Concorso in Magistratura e si focalizza su una vasta gamma di materie giuridiche, tra cui le quali:

  • Diritto civile e principi fondamentali del diritto romano

  • Procedura civile, procedura penale

  • Diritto penale

  • Diritto amministrativo, costituzionale, tributario

  • Diritto commerciale, fallimentare, comunitario

  • Diritto del lavoro e della previdenza sociale

  • Diritto internazionale pubblico e privato.

  • Concetti di informatica giuridica e organizzazione del sistema giudiziario.

I candidati saranno sottoposti in seguito ad un colloquio riguardante una lingua straniera scelta tra inglese, francese, spagnolo e tedesco.

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