INPS, Assegno Unico ottobre 2023: quando arriva il pagamento? Ecco le date e le novità attese nella Manovra 2024
pubblicato:Assegno Unico ottobre 2023 presto in pagamento da parte dell'INPS e non senza novità. Il Governo sta pensando ad un aumento degli importi da far confluire nella Manovra 2024. Ecco il calendario con le date di accredito e a quali famiglie sono rivolte le ipotesi di incremento.
Assegno Unico ottobre 2023 in dirittura di arrivo per molti percettori. A breve le famiglie beneficiarie della misura riceveranno gli accrediti degli importi mensili spettanti con qualche novità.
Il Governo Meloni è infatti intenzionato ad incrementare il contributo con la prossima Legge di Bilancio.
L’ipotesi al vaglio dell’esecutivo è quella di introdurre un pacchetto di aiuti nella Manovra 2024 a favore dei nuclei familiari più numerosi, per il secondo figlio.
Prima di vedere nel dettaglio quali sono le novità attese nella Legge di Bilancio 2024 a favore delle famiglie beneficiarie della misura, scopriamo insieme quando l’Assegno Unico INPS di ottobre 2023 arriverà sul conto dei percettori.
INPS, Assegno Unico ottobre 2023: quando arriva il pagamento? Ecco le date
L’INPS ha da poco chiuso il cerchio sulle erogazioni dell’Assegno Unico di settembre e già si ritorna a parlare dei prossimi pagamenti. Il calendario è già disponibile e, per il momento, sono tre le date da fissare bene in mente.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale farà partire il pagamento dell’Assegno Unico di ottobre 2023 dopo la prima metà del mese.
Nello specifico il:
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17 ottobre 2023
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18 ottobre 2023
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19 ottobre 2023
Naturalmente, il giorno d’accredito varia da beneficiario a beneficiario in base ad alcune caratteristiche, come l’ISEE del nucleo familiare percettore e la data di presentazione della domanda INPS per ottenere il contributo allo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
INPS, Assegno Unico ottobre 2023: come controllare i pagamenti e le date
Verificare il pagamento dell'Assegno Unico di ottobre 2023 e le rispettive date di accredito è abbastanza semplice. L’INPS offre un processo di controllo agevolato tramite il proprio sito web.
Di seguito tutti gli step:
Accesso al Fascicolo Previdenziale del Cittadino: visitare il sito INPS e effettuare l'accesso utilizzando SPID, CIE o CNS per entrare nell'area privata.
Selezione della prestazione "Assegno Unico": all'interno dell'area riservata, cercare e selezionare l'opzione "Prestazione" e poi "Assegno Unico".
Dettaglio sui pagamenti e scelta del periodo di competenza: scegliere l'opzione "Pagamenti" e selezionare il mese di ottobre 2023 come periodo di interesse.
Indicazione dell'anno 2023: fornire l'indicazione dell'anno 2023 per ottenere le informazioni aggiornate.
Una volta completata questa procedura, basta controllare se le tre date di ottobre 2023 sopra viste sono visibili nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino per confermare il diritto al pagamento INPS.
INPS, Assegno Unico ottobre 2023: quali sono le novità attese nella Manovra 2024
Viste le date di pagamento dell’Assegno Unico di ottobre 2023 passiamo alle novità pensate al Governo Meloni per incentivare ancora di più la natalità dal prossimo anno.
In cima alle priorità dell’esecutivo, da mettere nero su bianco nella Manovra 2024, ci sarebbe l’ipotesi di un aumento del contributo che, ad oggi, abbraccia quasi 9 milioni di figli percettori di un Bonus di circa 161 euro al mese.
L’anticipazione è stata data dalla Ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella. Le novità riguarderanno principalmente il secondo figlio, ma anche il terzo.
Le famiglie più numerose potrebbero beneficiaria quanto prima di un pacchetto di aiuti aggiuntivo da inserire nella Legge di Bilancio 2024 come continuazione degli aumenti già garantiti dal Governo nel corso dell’anno.
Dopo l’incremento degli importi dell’Assegno Unico per il primo figlio e poi dal terzo in poi, fino ai tre anni di età, insomma, l’Esecutivo sta valutando l’idea di concedere un aumento anche per il secondo figlio.
Attenzione, però, perché per ora si tratta solo di un’ipotesi. Vedremo nel corso dei mesi se il provvedimento verrà confermato nella Manovra 2024.