Generali, conferme importanti da Fitch
pubblicato:Fra catastrofali, compromesso danese e tassi d'interesse in calo, il contesto assicurativo è in evoluzione. Così, in vista del nuovo piano a gennaio, anche le rassicurazioni di Fitch fanno bene al Leone
Conferme importanti per Generali da Fitch. Il rating di lungo termine del Leone di Trieste resta ad A con outlook positivo. Ancora una volta un gradino sopra (notch) il livello del debito della Repubblica Italiana posto dalla stessa agenzia a BBB.
L’azione di Generali da qualche seduta è in bilico sui 26,8 euro circa, in dubbio se ricolmare il gap up apertosi il 15 novembre (venerdì scorso) dopo la pubblicazione di risultati superiori alle attese. Quel venerdì la crescita armonica del gruppo su tutti i maggiori rami di business portò il titolo del Leone fino a un massimo intraday di 27,27 euro, su livelli che non si vedevano dal maggio 2008.
Generali, scenario dinamico tra catastrofi, compromesso danese e tassi in calo
Questi i nuovi sfidanti traguardi del titolo in una fase di forte trasformazione del contesto di mercato e non solo.
Per le compagnie assicurative il cambiamento climatico è un problema molto concreto. In occasione dei dati trimestrali il CFO di Generali Cristiano Borean ha sottolineato che il costo delle catastrofi naturali per la compagnia è cresciuto dagli 875 milioni dei primi nove mesi del 2023 a 930 milioni nello stesso periodo di quest’anno a causa dei fenomeni atmosferici avversi in Europa, Germania, Austria e Italia.
Ciononostante il risultato operativo del ramo danni del gruppo è cresciuto del 2,5% nel periodo toccando i 2,21 miliardi e la prospettiva cambia ancora, se si considera che in Italia dall’inizio del 2025 le imprese saranno obbligate a siglare polizze di copertura dagli eventi catastrofali. Il CEO insurance di Giulio Terzariol ha ribadito l’appoggio a questa legge; il MIMIT ha parlato di un passo importante per la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo; CNA, Confartigianato e Casartigiani hanno invece chiesto una proroga per le imprese.
E anche il Danish Compromise, messo in luce dall’opa di Banco BPM su Anima, rappresenta un cambiamento di contesto, perché consente alle banche di risparmiare sul capitale impiegato nell’acquisizione di compagnie assicurative e accelera le operazioni di merger nella bancassurance, ma crea anche delle asimmetrie che gli operatori assicurativi hanno denunciato.
Il numero uno di Unipol Carlo Cimbri ha definito “scandaloso” l’attuale assetto delle regole che non prevede simmetrici vantaggi per le compagnie assicurative che rilevino delle banche. “Da ex CFO direi un’aberrazione tecnica”, ha sottolineato Terziarol sottolineando anche Generali in queste condizioni sarebbe svantaggiata se decidesse per esempio di comprare una società di asset management.
Ci sono i temi dell’intelligenza artificiale, che è potenzialmente un acceleratore dei risultati lungo tutta la catena di valore e sarà un driver dei prossimi anni, e dell’impatto della nuova Amministrazione Trump, che dovrebbe essere limitato per le compagnie assicurative.
C’è il tema ancor più rilevante dello scenario dei tassi di interesse in calo, che modifica il panorama in maniera significativa anche per le assicurazioni.
Il prossimo appuntamento con il mercato sarà a il 30 gennaio 2025, quando il gruppo Generali indicherà il nuovo piano strategico triennale del gruppo, dal 2025 al 2027. Per arrivarci è prevista la tappa intermedia di consiglio di amministrazione straordinario a dicembre per fare il punto. Il mercato spera in una ulteriore crescita del dividendo dopo la distribuzione di cedole per 5,5 miliardi durante l’ultimo piano.
In questo contesto i movimenti di breve dei corsi appaiono quindi esiziali e rientrano in gioco prospettive di medio e lungo termine, ma sicuramente le rassicurazioni di Fitch sulla solidità creditizia della compagnia fanno bene.
Generali, le indicazioni di Fitch e i 36 miliardi di titoli di Stato italiani
L’agenzia di rating sottolineato che la capitalizzazione di Generali resta molto forte: il Solvency II ratio è passato dal 220% di fine 2023 al 209% di fine settembre, ma resta una robusta posizione di capitale che è stata difesa con la generazione di capitale che ha più che compensato l’impatto dell’acquisizione d 2,3 miliardi di euro di Liberty Securos, big dei mercati spagnolo, portoghese e irlandese.
Fitch ha anche evidenziato il mantenimento della leva finanziaria al 15% e la riduzione del rischio d’investimento. Generali ha un’ampia esposizione al debito pubblico italiano, ma ha ridotto negli ultimi 5 anni questa esposizione portandola dai 43 miliardi di fine 2022 a 36 miliardi alla metà di quest’anno.
Con premi lordi in forte crescita a 70,7 miliardi di euro nei nove mesi (+18,1%, Vita +23,3% e Danni +9,8%) Generali resta la terza compagnia assicurativa d’Europa, come evidenzia anche Fitch.
I forti risultati dei 9 mesi con un utile operativo in crescita del 7,9% a 5,398 miliardi, un utile da 2,88 mld (-3,3%) e asset under management per 843,3 miliardi di euro pongono il gruppo nella posizione di ideale per progettare nuovi ambiziosi traguardi con il nuovo piano.
La rapida crescita dell’Asset & Wealth Management che ha aumentato del 20,1% il risultato operativo nei primi tre trimestri fornisce nuove direttive di sviluppo.
Per Fitch in termini creditizi la sensibilità di Generali si concentra soprattutto nell’affidabilità di quei 36 miliardi di euro di titoli di Stato in portafoglio, ma probabilmente il mercato a gennaio guarderà soprattutto le indicazioni sulla cedola e il business.