Generali, vendite sul titolo, ma la trimestrale batte le attese
pubblicato:Premi lordi in crescita di oltre il 21% nel trimestre. L'utile normalizzato perde il 9%, ma gli analisti si aspettavano peggio. In generale il bilancio si mostra molto solido e prevale un cattivo orientamento dei mercati sul settore
È difficile non associare il calo di oggi di Generali al riposizionamento complessivo dei mercati europei durante la seduta. Per il titolo della compagnia assicurativa triestina reduce dallo stacco di una cedola importante, 1,28 euro, lunedì scorso l’ulteriore affondo di oggi sembra più dettato dal sentiment risk-off dei mercati che dai risultati trimestrali appena pubblicati.
I dati del Leone sono risultati in generale in linea o superiori al consensus raccolto dalla compagnia, ma non è la prima volta che in questa tornata di trimestrali il titolo prende poi un altro orientamento.
Allo stesso tempo in queste ore si registra un calo dell’Euro Stoxx Insurance dello 0,85%, con flessioni di titoli importanti come Allianz (-0,75%), Axa (-0,68%) e Aegon (-1%).
Ma il titolo di Generali è il peggiore con un -3,06% a 23,11 euro che riporta i corsi ai valori di inizio maggio.
Generali i dati del primo trimestre
La compagnia ha chiuso il primo trimestre con un balzo del 21,4% dei premi lordi complessivi a 26,39 miliardi di euro. Il dato è superiore al consensus posto in media a 23 miliardi circa, ma anche senza questo riferimento sarebbe difficile non vedere nella dinamica dei premi un risultato brillante.
Il risultato operativo del gruppo a 1,898 miliardi (+5,5%) è sostanzialmente in linea con le attese (1,866 mld) e così anche le sue componenti del ramo vita (969 mln, +4,9%), del ramo danni (867 mln, +2,4%) e dell’asset management (263 mln, +16,7%).
Va però detto che il risultato netto normalizzato del gruppo Generali segna una flessione del 9% a 1,12 miliardi di euro circa. La normalizzazione del risultato di Generali è però importante per escludere l’utile non ricorrente da 193 milioni al netto delle imposte registrato nel primo quarto del 2023 con la cessione di un complesso immobiliare londinese. Gli 1,119 miliardi di euro di utile netto normalizzato si confrontano con un consensus degli analisti posto a 979 milioni di euro quindi il mercato si aspettava un calo superiore a questo 9% e il dato pubblicato oggi batte le attese, come confermato da diversi analisti.
Generali, dubbi sul ramo danni
Le critiche degli analisti, nel contesto di dati confermati oltre le attese, si sono concentrate sul ramo danni che ha generato un utile operativo di 867 milioni in crescita del 2,4% ma sotto le attese di Equita e leggermente più debole delle aspettative di JP Morgan. Va ricordato, però, che il consensus su questa voce era in media per 848 milioni di euro, quindi la media del parere degli analisti risulta comunque superata.
I premi del ramo danni sono inoltre cresciuti del 10,9% a 9,5 miliardi di euro e le performance appaiono quindi solide anche in questo settore. Anche se forse sono davvero molte le attese da questa attività resa sempre più sensibile dai fenomeni estremi che accompagnano il cambiamento climatico.
Il CFO Cristiano Borean ha inoltre confermato i primi benefici del consolidamento di Liberty Seguros, un’acquisizione da 2,3 miliardi di euro che potenzia il gruppo in diversi Paesi europei e che è stata conclusa alla fine di questo gennaio.
Si potrebbero individuare dei piccoli peggioramenti anche nel margine delle nuove attività (New Business Margin) in calo di 179 punti base al 3,94% o nel calo del Solvency Ratio II dal 220% al 215%, ma complessivamente il bilancio di Generali rimane molto solido.
Il gruppo ha anche confermato la guidance e la strategia ribilanciando il Vita e massimizzando il Danni.
Generali ha confermato l’obiettivo di una crescita dell’utile per azione del 6-8% l’anno in media nel periodo 2021-2024.