Indici azionari senza direzione, ma meglio non abbassare la guardia

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Le borse si sono mosse lateralmente martedì, male invece Btp e Bund. Ftse Mib, Dax e SP500 sono sostenuti da fragili supporti, il rischio di cali rimane alto.

Indici azionari senza direzione, ma meglio non abbassare la guardia

Le borse si sono mosse lateralmente martedì, positive le notizie che vengono dalla Cina, che sta allentando le misure anti Covid, deludenti invece i dati macro negli Usa.

L'indice manifatturiero della Federal Reserve di Dallas a dicembre è sceso a -18,8 punti dai -14,4 punti di novembre e sotto le attese di -13,5 punti.

Il timore che i ripetuti rialzi dei tassi della Fed alla fine facciano approdare l'economia in recessione restano elevati.

Il rischio è che l'economia rallenti ma che il mercato del lavoro resti forte, costringendo la banca centrale ad alzare i tassi fino, secondo Citi, fino al 5,25%-5,50% entro la fine del prossimo anno.

Per questo motivo se le borse sono in pausa (ma potrebbe essere solo una situazione temporanea, non è detto che il fuoco del ribasso non stia ancora covando sotto la cenere), le obbligazioni sono invece in tensione.

Il Btp decennale è risalito al 4,6% di rendimento (da 4,47%), il Bund al 2,52% (da 2,4%), il Treasury Usa con analoga scadenza al 3,83% dal 3,74%.

Ftse Mib ancora in laterale.

Il Ftse Mib ha terminato la seduta di martedì in moderato calo, a 23856 punti (-0,09%). Nell'intraday i prezzi avevano oscillato tra 23808 e 24081 punti.

La seduta di martedì è contenuta all'interno delle tre precedenti, in pratica l'indice, dopo avere oscillato mercoledì scorso tra 23757 e 24112, è rimasto all'interno di quell'intervallo, salve la breve forzatura del lato alto della fascia con il massimo di giovedì a 24192 punti.

Il top di giovedì coincide con il 61,8% di ritracciamento del ribasso della singola seduta del 15 dicembre, un "marubozu", candela eccezionalmente ampia che può essere considerata una tendenza a se stante.

Solo discese sotto 23759, base del gap rialzista del 21 dicembre, sbloccherebbe la situazione in favore della ripresa del ribasso, primo target a 23250, media mobile esponenziale a 100 giorni, poi a 23102, massimo della candela "shooting star" del 1° novembre.

Oltre area 24190/200 i prezzi potrebbero invece puntare verso il top del 13 dicembre a 24899 punti.

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Moderato rialzo martedì per il Dax.

L'indice ha guadagnato lo 0,39% a 13995 punti (13966-14063 il range di giornata). I prezzi dal 16 dicembre stanno oscillando per vie laterali, sostenuti dalla media mobile esponenziale a 50 giorni, passante a 13890 circa, e limitati superiormente dal 50% di ritracciamento della candela "marubozu" del 15 dicembre, collocato a 14180 punti.

La fuoriuscita da questo intervallo fornirebbe un primo pesante indizio sulla direzione che il mercato intende prendere, almeno per il breve termine.

Oltre area 14180 l'indice potrebbe tentare un nuovo test dei 14600 punti, resistenza critica già testata più volte tra il 25 novembre e il 13 dicembre: in quell'area si colloca il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di gennaio.

Il rimbalzo dal minimo di settembre si è arrestato contro questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci, senza il superamento di area 14600 il rischio che la reazione degli ultimi mesi sia solo da considerare un fenomeno temporaneo che non inverte la precedente discesa resterà alto.

Sotto area 13890 emergerebbe il rischio di nuovi cali, target a 13565, top del 13 settembre, poi a 13023, minimo della candela "dragonfly doji" del 3 novembre.

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Indici azionari senza direzione, ma meglio non abbassare la guardia

Inside day per lo SP500.

L'indice martedì ha oscillato tra 3813 e 3847, rimanendo sostanzialmente all'interno dell'intervallo percorso venerdì dai prezzi, tra 3797 e 3846. Nelle ultime 6 sedute i prezzi hanno testato il supporto critico dei 3800 punti, 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di ottobre.

Fino a che questo riferimento tiene le possibilità di assistere ad un rimbalzo rimarranno buone. Oltre area 3890 l'indice potrebbe tentare la ricopertura del gap del 15 dicembre con lato alto a 3966.

Solo sopra 4030, lato superiore del canale ribassista che contiene le oscillazioni dal top di inizio anno, sarebbe lecito attendersi una evoluzione rialzista duratura.

Sotto i 3800 punti verrebbe invece inviato un segnale di debolezza preoccupante, primo target a 3700 circa, poi in area 3650.

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Semaforo delle borse

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Legenda: Last close indica il prezzo utilizzato nell’analisi. MM 40 giorni indica il valore della media mobile a 40 sedute, in rosso se superiore alla chiusura (downtrend) in blu se inferiore (uptrend). Trend Breve Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle sedute successive. Trend Medio Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle settimane successive. FtaIndex riporta il valore di un indicatore proprietario che oscilla tra -100 e +100 esprimendo un giudizio sintetico sulla condizione grafica dello strumento (-100 giudizio peggiore, +100 giudizio migliore). Supporto e resistenza indicano i livelli di prezzo che potrebbero arrestare movimenti di rialzo, la resistenza, o di ribasso, il supporto. Rsi indica il valore dell’indicatore Relative Strenght Index calcolato a 8 giorni. Valori superiori a 70 implicano il rischio di correzioni ribassiste, inferiori a 30 la possibilità di rimbalzi. Rsi divergenza indica la presenza di divergenze bullish o bearish tra Rsi e prezzi, ovvero una perdita di forza del trend visto fino a quel momento che potrebbe evolvere nella direzione della divergenza. Distanza %le massimi e minimi ultime 23 sedute indica quanto distano massimi e minimi mensili.