Finanza e Mercati: scenario tassi in assestamento nel dopo-Powell
pubblicato:Il mercato cerca stabilità dopo l'intervento del presidente della Fed e in attesa dei prossimi decisivi dati macro
Finanza e Mercati: rendimenti in recupero
Rendimento del BTP decennale a 3,6250%, sui massimi da una settimana e in allontanamento dal minimo dal 14 marzo toccato giovedì a 3,5450%, sempre attiva la correzione dal massimo da novembre a 4,1810% dell'11 giugno (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Rendimento del Bund a 10 anni a 2,2585%, si allontana dal minimo di mercoledì a 2,1760% e si avvicina ai massimi del 15/8, resta attivo il recupero dal minimo dal 4 gennaio toccato il 5/8 a 2,0740% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).
Rendimento del T-Note USA a 10 anni in flessione a 3,8220%, si allontana dal minimo dal 5/8 a 3,7630% toccato mercoledì (ricordiamo il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Rendimento del T-Bond a 30 anni segna 4,1080%, resta in prossimità del minimo dal 5/8 a 4,0400% raggiunto mercoledì (ricordiamo il minimo da fine luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).
Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE
Il CME FedWatch Tool assegna il 28-29% alla probabilità di un taglio da 50 bp (target Fed funds a 475-500 bp, attuale 525-550) nella riunione del FOMC del 18 settembre, in calo dal 38-39% di ieri e in linea con il 26-27% di venerdì ma ben al di sotto del 91-92% registrato il 5/8 (era 11% a fine luglio). Salgono al 71-72% le chance di -25 bp (500-525), ieri erano pari al 61-62% e venerdì al 74-75%. Per la riunione del 7 novembre tassi a 475-500 bp probabili al 50% dal 36-37% di ieri e in linea con il 51-52% di venerdì. Le probabilità di tassi a 450-475 bp scendono a poco più del 41% dal 48% di ieri e simili al 40-41% di venerdì. Per la riunione del 18 dicembre le chance di tassi a 425-450 bp salgono leggermente al 45% dal 43% e in linea con il 44-45% di venerdì. Salgono a quasi il 31% dal 23-24% registrato ieri (33% venerdì) quelle di tassi a 450-475 bp. In calo al 21% circa dal 27-28% di ieri (20% venerdì) le probabilità di 400-425 bp.
Scenario leggermente meno aggressivo sui tassi (ovvero meno tagli attesi) rispetto a ieri ma in linea con le aspettative di venerdì mattina: un movimento in parte sorprendente alla luce del dato di ieri sugli ordini di beni durevoli ben superiore alle attese ma solo grazie al settore aereo, le metriche "core" hanno invece segnalato flessioni su base mensile leggere ma superiori al previsto.
Debole quindi lo stato di salute dell'importante comparto dei beni capitali, il che avrebbe dovuto incrementare il volume dei tagli dei tassi Fed implicito nei derivati. Possibile che gran parte delle aspettative del mercato si sia scaricata sull'intervento di Powell venerdì al Jackson Hole Economic Policy Symposium, con chiara apertura all'avvio della fase accomodante. Le sue parole sono state esplicite al punto tale che alcuni hanno ipotizzato una riduzione da 50 bp nella riunione FOMC del 18 settembre.
Al momento un maxi taglio al prossimo meeting sembra improbabile ma al momento i derivati scontano un taglio complessivo entro fine anno da 1,00% possibilità di un -50 bp a novembre o dicembre sono elevate. Indicazioni probabilmente decisive arriveranno con i prossimi dati macro: inflazione PCE venerdì prossimo e nuovi posti di lavoro in agenda il 6 settembre.
I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -8 bp da -10 circa ieri per il contratto con consegna settembre (erano -34 il 5/8); -21 bp per ottobre; -50 bp da -53/54 ieri per dicembre (-82 lunedì 5/8): quindi, tenendo presente che dal 6 giugno l'Euribor ha perso circa 23 bp, i derivati scontano con ampio margine di sicurezza un taglio da 25 bp dei tassi ufficiali (dopo quello del 6 giugno) nella riunione BCE del 12 settembre (contro i -50 di lunedì 5/8), quasi un altro da 25 bp nella riunione di ottobre e un terzo sempre da 25 bp a dicembre. Il mercato prevede quindi -0,75% sui tassi ufficiali entro fine anno da quasi -1,00% lunedì 5/8 e -0,50% a fine luglio.
I prossimi dati macro
L'agenda macroeconomica della settimana prevede giovedì PIL USA, venerdì inflazione eurozona e inflazione PCE USA.