Mercati Azionari in Calo: Preoccupazioni per una Possibile Recessione
pubblicato:I dati macroeconomici degli USA mostrano un mercato del lavoro forte, c'è preoccupazione per una possibile recessione e una coesistenza tra rallentamento economico e rialzi delle borse. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono in calo e anche le vendite al dettaglio e l'indice dei prezzi alla produzione hanno mostrato un calo. La Fed potrebbe rimanere inflessibile sulla politica monetaria restrittiva nonostante il rallentamento dell'economia.
In sintesi
La situazione economica degli Stati Uniti non è chiara, con il mercato del lavoro forte ma l'indice della Fed di Filadelfia in calo e preoccupazioni per una possibile coesistenza tra rallentamento economico e rialzi delle borse.
I dati recenti sull'economia hanno fatto riemegere le preoccupazioni per una possibile recessione, con le vendite al dettaglio in calo e l'indice dei prezzi alla produzione che mostra un calo dell'attività commerciale a dicembre.
Tuttavia, il mercato del lavoro rimane forte e gli operatori temono che la Fed possa rimanere inflessibile sulla politica monetaria restrittiva nonostante il rallentamento dell'economia.
I dati macroeconomici degli USA: un quadro incerto tra forza del mercato del lavoro e preoccupazioni per la recessione
I dati macroeconomici diffusi giovedì non mostrano un quadro preciso sulla situazione economica attuale per gli Usa. Da un lato, il mercato del lavoro appare estremamente forte per quanto riguarda la disponibilità di impiego, e il settore immobiliare sembra essere in crescita stabile, con nuove costruzioni abitative e permessi edilizi che superano le aspettative.
Dall'altro lato, l'indice della Fed di Filadelfia è in calo, e ci sono preoccupazioni per la possibilità di una coesistenza tra rallentamento economico e rialzi delle borse.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono in calo rispetto al dato precedente: 190.000 unità contro le 205,000 del dato precedente e migliori delle attese di 214.000. In sintesi, i dati recenti sull'economia hanno fatto riemergere le preoccupazioni per una possibile recessione, poiché le vendite al dettaglio sono diminuite dell'1% in dicembre, seguendo il calo dell'1% visto in novembre, e l'indice dei prezzi alla produzione ha mostrato un calo dell'attività commerciale a dicembre.
Tuttavia, il mercato del lavoro rimane forte, gli operatori temono che la Fed possa rimanere inflessibile sul fronte della politica monetaria restrittiva nonostante il rallentamento dell'economia.
Se fino a poco tempo fa i dati macro negativi venivano letti positivamente dagli operatori, che speravano di avere a che fare con una Fed meno "falco", ora ne viene invece data una lettura negativa, dal momento che anticipano una recessione e quindi utili aziendali in calo.
La BCE conferma la rotta sui rialzi dei tassi di interesse per riportare l'inflazione al 2%
E dall'Europa non arrivano indicazioni di tipo diverso. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha ribadito nel suo intervento a Davos che l'istituzione manterrà la rotta sui rialzi dei tassi di interesse fino a quando non si entra in un territorio restrittivo per un tempo sufficiente a riportare l'inflazione al 2%.
La Lagarde ha inoltre sottolineato che un elemento chiave che la BCE tiene in considerazione nelle valutazioni sull'inflazione è l'andamento del mercato del lavoro, che in Europa è attualmente molto forte.
I mercati non accettano più favorevolmente i dati negativi sull'economia
L'analista Quincy Krosby di LPL Financial afferma che ciò che in passato avrebbe causato entusiasmo nei mercati per dati deboli, poiché avrebbe indicato che la campagna aggressiva di aumento dei tassi della Fed sta facendo il suo lavoro nel frenare la domanda lato economia, ora viene giudicato in modo più severo e le notizie negative non sono più accettate favorevolmente dagli operatori e dagli investitori.
Gli investitori stanno iniziando a concentrarsi sulla salute dell'economia globale dal momento che iniziano a comparire le prime crepe.
L'economista capo di LPL, Jeffrey Roach, ha dichiarato in una nota di mercoledì che i consumatori avranno meno supporto dai risparmi in eccesso quest'anno, il che aumenta il rischio che il 2023 sarà un anno difficile per la crescita economica.
Il mercato obbligazionario non si sorprende dei segnali di una possibile recessione, mentre i mercati azionari iniziano a interpretare i dati con una prospettiva più realistica
Il mercato obbligazionario non si sorprende di queste notizie come sta facendo adesso quello azionario poiché vari indicatori, come la curva dei rendimenti invertita, stanno segnalando ormai da tempo agli operatori che una recessione potrebbe effettivamente essere alle porte.
L'analista Quincy Krosby di LPL sottolinea che i mercati azionari, sempre più ottimisti rispetto ai loro fratelli del reddito fisso, sembrano iniziare a interpretare i dati con una prospettiva più realistica.
Il settore del lavoro è l'ultimo a crollare, nonostante i licenziamenti di grandi aziende tecnologiche come Amazon e Microsoft.
Le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese inaspettatamente la scorsa settimana a 190.000, ben al di sotto delle previsioni di 214.000.
Il Ftse Mib future crolla, ma per adesso l'uptrend non è stato danneggiato
Il Ftse Mib future è sceso dell'1,41% a 25670 punti e ha toccato anche un minimo intraday a 25560, facendo registrare la peggiore seduta dal 15 dicembre.
I minimi di giornata sono appoggiati sulla media mobile esponenziale a 10 giorni, quindi per adesso la discesa non ha fatto danni significativi all'uptrend, ma una violazione di area 25550 potrebbe anticipare il ritorno sul massimo della candela Shooting Star del 25 novembre a 24885 punti.
La violazione anche di quei livelli rischierebbe di aprire la strada ad una discesa ampia.
Solo sopra area 26100 il future segnalerebbe l'intenzione di riprendere a salire anche se si troverebbe subito a confronto con una nuova resistenza: a 26400 circa si colloca infatti il 78,6% di ritracciamento del ribasso dal massimo di gennaio 2022. Il 78,6% di ritracciamento, valore ricavato dalla successione di Fibonacci, è un livello di prezzo utilizzato in analisi tecnica per identificare un possibile punto di inversione di tendenza dopo un ribasso.
Gli analisti tecnici utilizzano questo livello come un indicatore di resistenza per determinare se il prezzo potrebbe invertire la tendenza al ribasso e proseguire il rialzo verso il 100% di ritracciamento (i massimi di gennaio 2022).
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Netflix sorprende con un aumento dei nuovi abbonati, nonostante i risultati trimestrali al di sotto delle aspettative
Il future Eurostoxx 50 rimbalza con decisione. Il future sale dello 0,65% circa questa mattina a 4130 punti. Ieri a Wall Street, l'indice S&P500 ha registrato la sua terza seduta consecutiva di ribasso, ma durante la notte i future hanno mostrato un andamento in rialzo, in parte grazie ai risultati trimestrali positivi di Netflix.
La società di streaming ha chiuso il quarto trimestre con un utile per azione di 12 centesimi, inferiore alle attese degli analisti, ma i ricavi si sono attestati a 7,85 miliardi di dollari e i nuovi abbonati sono aumentati di 7,66 milioni, superando le previsioni. A seguito di questi risultati, il titolo di Netflix è aumentato del 6% nel dopoborsa.
La Fed determinata a mantenere politica restrittiva sui tassi d'interesse nonostante rallentamento inflazione
La Fed tuttavia resta ancorata alle sue posizioni intransigenti. Il Vice Presidente della Federal Reserve, Lael Brainard, ha dichiarato che la politica sui tassi d'interesse dovrà essere restrittiva per un periodo di tempo nonostante il recente rallentamento dell'inflazione.
Brainard ha spiegato che l'inflazione è diminuita negli ultimi mesi, ma è ancora al di sopra del livello desiderato del 2% e ci vorrà tempo e impegno per riportarla a questo livello. Il FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed, ha portato i tassi in territorio restrittivo in modo rapido e poi ha rallentato il passo dei rialzi durante l'ultimo incontro.
Brainard ha inoltre sottolineato che la Fed è determinata a continuare su questa strada per raggiungere l'obiettivo di inflazione.
Il future Eurostoxx 50 subisce un violento ribasso ma trova supporto in media mobile a 10 giorni
Il future Eurostoxx 50 ieri ha subito un violento ribasso, scendendo da 4166 a 4097 per poi terminare a 4103 punti.
La chiusura coincide con la media mobile a 10 giorni, supporto dinamico che per adesso ha tenuto.
Le medie mobili possono essere utilizzate come supporti e resistenze in operatività finanziaria, aiutando a identificare i livelli di prezzo in cui l'asset potrebbe trovare un'area di sostegno o di resistenza. In particolare la media a 10 sedute fornisce un'idea di dove lo strumento in questione possa trovare supporto o resistenza nel breve termine.
La violazione di area 4100 potrebbe quindi determinare un deterioramento della tendenza di breve e prospettare il ritorno almeno fino sul massimo della candela Shooting Star del 30 novembre, a 4012 punti. Supporto successivo a 3950 punti.
Dalla tenuta di area 4100 e dalla rottura di 4150, 78,6% di ritracciamento del ribasso dai massimi di fine 2021 (percentuale di Fibonacci), potrebbe invece scaturire un nuovo test del top di mercoledì a 4206.
Sopra quei livelli target a 4280, 88,6% di ritracciamento del ribasso dal massimo di novembre 2021.
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