Andamento debole per il Future Eurostoxx 50, occhi puntati su banche centrali
pubblicato:Membri della Federal Reserve esprimono sostegno per un ulteriore aumento dei tassi di interesse. BCE prevede un altro aumento dei tassi di interesse a marzo. Mercati in fermento e riaggiustamento delle aspettative sulle banche centrali.
Volo da falchi per due membri della Fed
Future Eurostoxx 50 debole in avvio. Il future cede l'1,45% circa a 4245 punti. Ieri la borsa di Wall Street ha chiuso in negativo, con il Nasdaq in calo dell'1,8%. Due membri del consiglio della Federal Reserve, noti per essere favorevoli a un intervento massiccio contro l'inflazione, hanno espresso il loro sostegno per un ulteriore aumento dei tassi di interesse. Loretta Mester della Fed di Cleveland e James Bullard della Fed di St. Louis hanno dichiarato che la banca centrale dovrebbe essere pronta a prendere misure severe se l'inflazione dovesse riprendere.
I dati di ieri sui prezzi all'ingrosso indicano che le pressioni inflazionistiche rimangono presenti. Preoccupante anche l'andamento dei prezzi in area euro.
La presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato che c'erano ragioni convincenti per un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base alla recente riunione della Fed a febbraio e che la banca centrale degli Stati Uniti deve essere pronta a portare i tassi a livelli più elevati se l'inflazione dovesse rimanere persistentemente alta.
Mester ha affermato che, al momento, i dati non hanno cambiato la sua opinione secondo cui il tasso dei fondi federali dovrebbe superare il 5% e rimanere a questi livelli per un certo periodo di tempo. Il suo intervento è stato fatto al Global Interdependence Center e alla University of South Florida Sarasota-Manatee.
La presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, ha sostenuto che durante la riunione della Fed di due settimane fa, ci sono stati argomenti economici convincenti per giustificare un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base, portando la parte alta dell'intervallo target al 5%.
Mester ha aggiunto che i rischi di inflazione rimangono al rialzo a causa della guerra tra Russia e Ucraina e dell'incertezza sui prezzi dei beni alimentari ed energetici, insieme alla riapertura della Cina che potrebbe aumentare la domanda di materie prime.
Mester, che è uno dei politici più favorevoli ad aumentare i tassi di interesse, ha sottolineato che questi rischi al rialzo supportano l'idea di una politica monetaria "overshooting".
Ha anche aggiunto che anche se c'è un costo per una stretta eccessiva della politica monetaria, la Fed può reagire in modo appropriato se l'inflazione dovesse scendere più velocemente del previsto.
James Bullard, presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, ha dichiarato che non avrebbe sostenuto una riduzione del ritmo dei tassi di interesse da parte della Fed nella riunione del mese scorso e che non escluderebbe di sostenere un aumento più consistente nella prossima riunione a marzo.
Bullard ha spinto per un aumento di 50 punti base nella riunione del 31 gennaio-1 febbraio, preferendo portare il tasso di riferimento della Fed a un livello adeguatamente restrittivo in tempi più brevi.
La necessità di ulteriori rialzi dei tassi potrebbe contribuire a "bloccare il trend disinflazionistico nel corso del 2023", ha dichiarato Bullard, sottolineando come l'attuale mercato del lavoro sia "senza precedenti".
I dati recenti mostrano il più grande aumento mensile dell'IPP da giugno e la continua forza del mercato del lavoro.
BCE alzerà i tassi a marzo di 50 punti base
A pesare sui mercati non è solo il timore di una Fed irrimovibile nella lotta all'inflazione, ma un analogo atteggiamento anche da parte della BCE. Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha annunciato infatti in un'audizione al Parlamento europeo che la BCE prevede di alzare i tassi di interesse di altri 50 punti base al prossimo meeting di marzo.
Lagarde ha sottolineato che l'inflazione sta avendo un forte impatto sull'economia europea e sulla vita quotidiana, e che l'obiettivo della BCE è di assicurare un rapido ritorno dell'inflazione al 2%.
Lagarde ha anche dichiarato che la crescita economica dell'eurozona è rimasta debole nel breve termine, ma che i rischi per le prospettive di crescita sono ora più bilanciati rispetto a dicembre.
Mercati obbligazionari in tensione
Non solo le borse sono in fermento e riaggiustano le loro aspettative sul comportamento futuro delle banche centrali, la stessa cosa la stanno facendo i mercati obbligazionari.
Il rendimento del Treasury Note a dieci anni (ZN) è salito a 3,88%, tornando ai livelli di inizio anno, registrando un aumento di dieci punti base rispetto alla giornata precedente.
Nel frattempo, il rendimento del Bund tedesco a dieci anni (FGBL) è al 2,47%, quello del BTP a 10 anni al 4,34%.
Le aspettative a lungo termine dei prezzi nella zona euro sono aumentate e hanno raggiunto il massimo da maggio dell'anno scorso, ma i numeri sui prezzi alla produzione tedeschi, pubblicati oggi, hanno deluso le aspettative, registrando un rallentamento a gennaio, ma fermandosi comunque al 17,8% su anno dal 21,6% di dicembre, contro le attese di un rallentamento fino al 16,4%.
Inoltre, oggi sono attesi i dati sui prezzi al consumo di gennaio in Francia, con la lettura finale che dovrebbe confermare il dato preliminare di un aumento del 7% su base tendenziale a livello armonizzato e del 6% per l'indice nazionale.
Future Eurostoxx, supporto a 4215
Il supporto chiave in questo momento per il future Eurostoxx 50 è quello a 4215, media mobile esponenziale a 20 giorni.
Sotto quei livelli rischio di avvio di una correzione estesa del rialzo dai minimi di dicembre, con primo supporto a 4090, media esponenziale a 50 giorni, poi a 4037, massimo del 13 dicembre.
La tenuta di 4215 e la rottura di 4265 dovrebbero permettere un nuovo test del massimo di ieri a 4323. Sopra quei livelli target a 4385 punti circa.