Euro-Dollaro affossato da Powell. A rischio nuovi cali
pubblicato:L'euro-dollaro ha innestato la retromarcia dopo le parole da falco di Powell e secondo gli esperti non è finita qui.
L'euro-dollaro si è riportato velocemente sui livelli di una settimana fa, anzi anche al di sotto dei minimi di giovedì scorso segnati poco sotto l'area di 1,06.
Euro-Dollaro a passo di gambero
Da questo bottom il cross ha provato a spingersi verso quota 1,07 a inizio ottava, per poi subire una pesante battuta d'arresto.
A far scattare le vendite, che hanno riportato l'euro-dollaro anche al di sotto di 1,0550, ha contribuito il discorso del presidente Powell al Senato martedì scorso.
Euro-Dollaro azzoppato da Powell
Il numero uno della Federal Reserve ha usato inaspettatamente toni di falco, parlando in particolare dei recenti aggiornamenti sull'inflazione e sul mercato del lavoro, che non si sono rivelati in linea con le attese dei membri del FOMC.
Jerome Powell ha detto a chiare lettere che la Fed è pronta a tutto per contrastare la crescita dei prezzi e quindi anche ad alzare più del previsto i tassi di interesse.
Tanto è bastato per spegnere le speranze del mercato in una politica monetaria più accomodante da parte della Fed.
Per il meeting in agenda il 21 e il 22 marzo prossimi, i Fed Funds prezzano ora un aumento del costo del denaro dello 0,5% dopo l'incremento di 25 punti base deciso a febbraio.
Per fine anno poi si punta a un tasso pari al 6%, superiore alla precedente stima del 5,5%-5,75%.
Eur/Usd: focus sui prossimi dati USA
Ciò ha contribuito a spingere al rialzo il dollaro contro l'euro, con conseguente ritorno del cross sui minimi di due mesi fa.
L'attenzione è rivolta ora al report sul mercato del lavoro USA che sarà diffuso domani con riferimento al mese di febbraio e poi si guarderà al nuovo aggiornamento sull'inflazione in agenda la prossima settimana.
Sarà importante verificare se queste due indicazioni cambieranno o meno il trend innescato dall'audizione di Powell di due giorni fa.
Euro-Dollaro: la view di Oanda
Secondo gli analisti di Oanda, il re dollaro è tornato sulla scena grazie al falco Powell che ha fatto scattare i sell sul cross dopo il discorso a Capito Hill.
Per gli esperti almeno nel breve il biglietto verde potrebbe continuare a fare un po' la voce grossa, ma questa tendenza non durerà a lungo e non sarà il leit motiv per il resto del 2023.
Eur/Usd: a rischio ulteriori ribassi
Gli analisti di Oanda non sono gli unici a segnalare la possibilità di un dollaro forte nel breve.
Sulla stessa lunghezza d'onda troviamo i colleghi di Mufg Bank, i quali credono che la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed dovrebbero sostenere il biglietto verde.
Per quanto bisognerà guardare con attenzione ai prossimi aggiornamenti macro negli Stati Uniti, gli esperti di Mufg Bank non escludono che l'euro-dollaro possa scivolare sotto quota 1,05.
Euro-Dollaro: la previsione di ING
La pensano così anche gli analisti di ING, secondo cui il cross potrebbe scendere oltre area 1,05 prima dei dati sul lavoro USA di domani.
Alla forza del dollaro infatti non riesce a opporsi un euro che in questo momento appare privo di catalizzatori che gli consentano di mostrare i muscoli.