Esonero contributivo parità di genere 2025, come funziona e come averlo
pubblicato:Quali datori di lavoro potranno richiedere l'esonero contributivo parità di genere 2025? Come presentare domanda entro aprile? Ecco tutte le informazioni utili.

Entro la fine di aprile, i datori di lavoro impegnati nella promozione della parità tra uomini e donne sul posto di lavoro potranno ottenere uno sgravio contributivo. Si tratta dell’esonero contributivo parità di genere 2025, che consente di ottenere fino ad un massimo di 50.000 euro per l’anno in corso. L’esonero viene concesso sulla certificazione relativa allo scorso anno: cerchiamo dunque di capire come funziona, a chi spetta e come richiedere lo sgravio sui contributi previdenziali.
Esonero contributivo parità di genere 2025: come funziona
Partiamo subito dall’analisi del funzionamento dell’esonero contributivo parità di genere 2025. Come anticipato, la misura consente ai datori di lavoro di ottenere uno sgravio sui contributi previdenziali, nel caso in cui, durante l’anno precedente, il datore di lavoro abbia promosso la parità tra i lavoratori uomini e le lavoratrici donne.
Lo sgravio sui contributi previdenziali ammonta all’1% degli stessi, con un tetto massimo fissato a 50.000 euro ogni anno.
Ne consegue che la soglia massima mensile dell’esonero è pari a 4.166,66 euro.
La misura, come previsto dalla normativa, viene gestita dall’INPS, di concerto con il Ministero del Lavoro, l’Istituto Nazionale per l’analisi delle Politiche Pubbliche e il Dipartimento per le Pari Opportunità.
Chi può richiedere l’esonero contributivo parità di genere 2025? I requisiti
Per l’accesso allo sgravio sui contributi previdenziali, è richiesto il rispetto di determinati requisiti.
Innanzitutto, l’esonero contributivo parità di genere 2025 verrà corrisposto solamente alle aziende e ai datori di lavoro che, nel 2024, siano riusciti ad ottenere la certificazione per la parità di genere. Questo documento serve a certificare l’adozione di misure e politiche concrete che mirano al raggiungimento della parità, non solo a livello di salario, ma anche a livello di mansioni, tra donne e uomini sul posto di lavoro.
La certificazione 2024 deve essere stata ottenuta entro la data del 31 dicembre dello scorso anno, pena l’esclusione dallo sgravio contributivo.
Possono accedere all’esonero le aziende private, i datori di lavoro e anche i non imprenditori. Anche gli enti pubblici possono richiedere l’esonero contributivo parità di genere se si tratta di enti pubblici economici, enti trasformati in società di capitali per effetto della privatizzazione, ex IPAB trasformati in associazioni o fondazioni di diritto privato, aziende speciali, consorzi industriali e di bonifica, enti ecclesiastici o morali.
Domanda e scadenze
La domanda per l’ottenimento di questo bonus va inoltrata dal rappresentate legale o dal consulente del lavoro dell’azienda (o del datore di lavoro).
L’esonero contributivo parità di genere 2025 va richiesto all’INPS tramite procedura online, ricercando le sezioni PAR_GEN e “Portale delle agevolazioni ex DiResCo.
I datori di lavoro che hanno ottenuto la certificazione per la parità di genere entro lo scorso 31 dicembre, potranno presentare richiesta entro e non oltre il 30 aprile 2025.