Unicredit in rialzo, Equita alza il prezzo obiettivo
pubblicato:Pirelli le nuove norme USA accendono lo scontro sulla governance, oggi cda cruciale

Unicredit, Equita alza il prezzo obiettivo, l'acquisizione del Banco BPM fornirebbe ulteriori upside
In rialzo Unicredit nella seduta di ieri, dopo che Equita ha confermato la raccomandazione buy e incrementato il prezzo obiettivo da 54,00 a 58,50 euro senza considerare la possibile acquisizione di Banco BPM. In caso di esito positivo dell'operazione il target potrebbe crescere di un ulteriore 5% circa. Da segnalare che nei giorni scorsi, con riferimento all'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa ai sensi e per gli effetti degli articoli 102 e seguenti del TUF sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM S.p.A., UniCredit S.p.A. ha ricevuto dalla Banca Centrale d'Irlanda il nulla osta per l'acquisizione di una partecipazione indiretta di controllo in BBPM LIFE DAC.
Unicredit, titolo in prossimità dei massimi delle ultime settimane
Con il rialzo di ieri il titolo è tornato in prossimità dei massimi delle ultime settimane, ovvero sui livelli più alti degli ultimi 14 anni circa. In area 57,00 è posizionato l'ultimo dei ritracciamenti della discesa dal top del 2009, mentre a 58,00 euro ci sono i massimi allineati toccati a cavallo tra aprile e maggio 2011. Oltre tali ostacoli Unicredit avrebbe campo aperto per allungare ulteriormente proprio verso i massimi del 2009 in area 88,00, con obiettivi intermedi a 69,00 e 78,00 euro. Il trend rialzista di lungo corso gode ancora di buona salute e potrà essere scalfito solo da ribassi importanti, che riconducano i prezzi fin sotto 44,00 euro. Flessioni fino a 48,00 euro resteranno infatti compatibili con l'ipotesi di un nuovo rialzo, mentre tra 48,00 e 44,00 euro il titolo verrebbe a trovarsi in una sorta di limbo di neutralità in attesa di nuovi sviluppi sia in una direzione che nell'altra.
Pirelli arretra, oggi cda cruciale sulla governance
Debole Pirelli nella seduta di martedì. Il titolo ha ceduto il 2,51% andando a terminare a 5,752 euro. I prezzi hanno oscillato tra 5,752 e 5,89 euro. Mercoledì 26 marzo si terrà un consiglio di amministrazione cruciale per Pirelli, in cui si affronteranno temi strategici legati alla governance e alle nuove normative statunitensi. Governance e controllo Sinochem, socio di maggioranza relativa con il 37% delle azioni di Pirelli, è al centro di tensioni con il management italiano.
Le indiscrezioni suggeriscono un possibile scontro: Sinochem potrebbe essere chiamata a ridurre la sua partecipazione o, in alternativa, il conflitto tra le parti potrebbe intensificarsi. I manager, guidati dal vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera (con la Camfin al 26,04%), sono decisi a evitare che il controllo cinese limiti la libertà operativa, specialmente sul mercato USA.
Si parla anche della possibile pressione da parte del governo italiano per attivare strumenti di controllo, come il Golden Power, per regolare le partecipazioni strategiche in vista dei rischi legati alla sicurezza dei dati. Impatto della normativa USA Dal 17 marzo è in vigore una nuova legge statunitense che vieta la vendita e l’importazione di veicoli connessi dotati di hardware o software collegati a imprese cinesi o russe.
Per Pirelli, il rischio principale riguarda la tecnologia Cybertyre, che permette agli pneumatici di interfacciarsi con i sistemi di controllo delle auto; tale divieto potrebbe limitare lo sviluppo e l'espansione sul mercato americano, che rappresenta circa il 40% del segmento ad alto valore del gruppo.
Pirelli, i possibili scenari futuri
Il consiglio di amministrazione, che si terrà mercoledì 26 e vedrà l'approvazione del bilancio 2024, dovrà anche discutere come gestire il dilemma tra il controllo di Sinochem e le esigenze di espansione sul mercato USA. Il management potrebbe proporre una ristrutturazione della governance, introducendo maggiori restrizioni sul controllo cinese o cercando nuovi partner istituzionali per rafforzare la struttura azionaria.
Gli analisti di Mediobanca evidenziano che, sebbene la normativa USA non abbia impatti immediati sulle vendite, le implicazioni a lungo termine in un contesto di crescente rivalità commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbero essere significative per il futuro del gruppo.
Pirelli, potenziale testa spalle ribassista sul grafico
Il titolo Pirelli da inizio anno ha disegnato un potenziale testa spalle ribassista (prima spalla il massimo del 27 gennaio, testa il massimo del 27 febbraio e seconda spalla il massimo del 18 marzo). La linea del collo della figura, tracciata dal minimo del 3 febbraio e passante per quello dell'11 marzo, ora in transito a 5,63 euro, è il supporto critico in questa fase e coincide quasi perfettamente con la media mobile esponenziale a 100 giorni.
La violazione di area 5,60 potrebbe anticipare ribassi anche estesi per il titolo, con target che in base alla proiezione dell'ampiezza del testa spalle si collocano a 5,25 e a 5,05 euro.
Solo recuperi al di sopra di area 5,95 potrebbero segnalare un allentamento delle tensioni ribassiste prospettando invece il ritorno in area 6,25/6,30 euro.