E-commerce B2A, quando l’impresa fornisce il settore pubblico (e lo aiuta a innovare)
pubblicato:L'innovazione degli enti governativi e non governativi, delle grandi organizzazioni internazionali ma anche degli enti locali come province e comuni, passa spesso dal B2A. Vediamo come
Il B2A, Business to Administration, più raramente “Business-to-Government” (B2G), rappresenta l’articolata dimensione dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione nelle sue varie forme. L’e-commerce B2A definisce la componente commerciale di scambio di beni e servizi tra le imprese e le pubbliche amministrazioni in genere nel rapporto di fornitura.
È quindi una componente fondamentale dell’innovazione degli enti governativi e non governativi, delle grandi organizzazioni internazionali come l’Unione Europea o la Nato, dei ministeri e del governo o anche del vasto insieme delle autorità locali, dalle province, ai comuni.
Qua si possono trovare maggiori informazioni per capire che tipo di modello è il business to administration - https://kilobit.it/articolo/ecommerce-b2a-attori-ed-esempi/
E-commerce B2A, le caratteristiche
Con l’e-commerce B2A le imprese avviano un rapporto di fornitura alle pubbliche amministrazioni che si può declinare sui servizi e i prodotti più diversi, dalla fornitura di prodotti di cancelleria a quella di consulenza informatica, dai servizi per la sanità pubblica alle soluzioni per la mobilità urbana.
La digitalizzazione della pubblica amministrazione e il suo ammodernamento traggono importanti benefici dal contatto vitale con le imprese che la riforniscono. Il B2A ha però spesso dinamiche proprie che bisogna conoscere per lavorare in questo settore.
Il confronto con la pubblica amministrazione ha spesso sul fronte giuridico standard e protocolli più stringenti e determinati dalle norme nazionali e locali che regolano gli appalti con la PA. Questo può generare la sensazione di una “barriera burocratica” iniziale per le imprese che entrano nel settore dell’e-commerce B2A.
La pubblica amministrazione ha messo comunque al servizio delle imprese fornitrici grandi piattaforme come MEPA, Consip e i Mercati Elettronici Regionali. Questi ultimi sono delle grandi piattaforme elettroniche che gestiscono le gare telematiche a livello regionale promuovendo concorrenza e trasparenza nelle forniture. Alcuni esempi sono SINTEL-ARIA (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Abruzzo), MEPAT (Trentino), SUAM (Marche), INTERCENT-SATER (Emilia Romagna).
In genere i contratti con la pubblica amministrazione sono quindi più complessi che nei rapporti tra privati, ma spesso hanno volumi più consistenti e una maggiore stabilità, per cui un’impresa attiva nell’e-commerce B2A dovrà ponderare pro e contro per ogni bando. Soltanto nel 2024 la Consip ha aggiudicato 83 gare per un valore annuo di 10,4 miliardi di euro.
E-commerce B2A, opportunità di innovazione
Il rapporto di beneficio di questo sistema viaggia comunque in entrambe le direzioni con le pubbliche amministrazioni che traggono vantaggio dalle proposte di innovazione delle imprese, come nel settore della digitalizzazione ad esempio, e viceversa le imprese che ottengono fatturato e stimoli alla competizione e al miglioramento dell’offerta di beni e servizi.
Il processo di abilitazione sui portali specifici può insomma regalare alle imprese importanti canali di business nei settori più diversi, dalla cultura al turismo, dalla comunicazione alla finanza, da trasporto e logistica fino alla manutenzione. Per cogliere queste opportunità è utile e necessario rivolgersi a professionisti che supportino l’impresa.
I canali di accesso alla PA spaziano dalla partecipazione ai bandi pubblici tramite le piattaforme citate al contatto diretto da parte delle amministrazioni grazie a una campagna pubblicitaria efficace.
Spesso occorrono competenze specifiche nelle varie fasi di approccio, dalla ricerca e selezione dei bandi, alla preparazione della proposta, fino all’erogazione di servizi e prodotti.