Terremoto cripto: bluff, truffa o opportunità?
pubblicato:Il recente terremoto nel mondo delle criptovalute causato dalla bancarotta di FTX, ha riportato in auge domande e quesiti che da qualche anno attendono una risposta definitiva e sincera. In poche parole, ci si interroga su cosa siano realmente le cripto: un bluff, una truffa oppure una opportunità anche per i comuni risparmiatori?
Criptovalute: cosa sta succedendo
Chiunque si tenga minimamente informato su ciò che accade nel mondo avrà letto o sentito la notizia relativa alla bancarotta di FTX, la seconda piattaforma di scambio delle criptovalute a livello mondiale.
Questo evento ha scatenato un terremoto sul mercato delle valute digitali, sia a livello di quotazioni ma soprattutto a livello di “sentiment” generale.
Dubbi, perplessità e timori infatti, l’hanno fatta da padroni negli ultimi giorni: in particolare, dal lato della credibilità, della affidabilità e della trasparenza.
In molti sono tornati a chiedersi che cosa rappresenti esattamente il settore delle criptovalute.
Ecco che quindi, è tornata in auge la voce di chi considera le valute digitali come un bluff se non una vera e propria truffa.
Altri operatori di mercato hanno ribadito il concetto che si tratti solamente di un mercato drogato dalla speculazione, destinato a scomparire nel giro di poco tempo.
Sarà veramente così? Le prospettive sono davvero così nere e funeste?
Crisi cripto: spiragli di luce
Qualche barlume di luce, in effetti, parrebbe esserci.
Se una banca d’affari come Goldman Sachs infatti, inizia a considerare il settore come “opportunità interessante”, probabilmente, qualche riflessione pare opportuno farla.
Se il Bitcoin, punta di diamante delle criptovalute è arrivato oggi a quotare circa 1/3 di quanto valeva solamente dodici mesi fa, ciò può significare che, il mercato digitale, ora, esprima quotazioni più ragionevoli, interessanti e realistiche.
O almeno questo è il pensiero di una importante banca d’affari come Goldman Sachs mentre ad esempio, per la Bce questa perdita consistente di valore, si traduce in un vero e proprio canto del cigno per il bitcoin.
Se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, si può quindi ipotizzare che, l’aspetto speculativo che aveva in un certo senso “drogato” le quotazioni di mercato, sia scemato, se non del tutto, almeno in gran parte e che, nel lungo periodo, questo settore possa riservare soddisfazioni a livelli di ritorni economici.
Bitcoin: quanto guadagno se investo 100 euro?
Una delle domande più in auge è proprio quella relativa al guadagno che si può ottenere investendo una cifra anche minima come, ad esempio, 100 euro, in Bitcoin.
Innanzitutto, occorre dire che la cifra permette l’accesso indistinto al mercato. Non bisogna infatti mai dimenticare il rischio connesso a questo genere di operazioni, rischio che si traduce nella possibilità di perdere l’intera somma investita.
Quindi, soprattutto per i neofiti o per coloro che vogliono acquisire dimestichezza col settore, 100 euro può essere un importo corretto e non troppo impegnativo.
Ovviamente, non ci si devono attendere nemmeno grossi guadagni, vista l’entità della cifra investita; come già evidenziato, si tratta di un modo intelligente per accedere (per gradi) a questa tipologia di mercato.
Se il mercato delle criptovalute riuscirà a divenire stabile, credibile e trasparente agli occhi degli investitori, potenzialmente, potrà avere le capacità di regalare a questi ultimi, buone soddisfazioni.
Al contrario, in assenza di una regolamentazione efficace, potrebbe essere destinato all’irrilevanza, come profetizzato dalla Banca centrale europea.