Busta paga: dal taglio delle tasse al salario minimo. Novità
pubblicato:La busta paga dei lavoratori aumenterà sin dai prossimi mesi: è in arrivo un nuovo decreto per tagliare le tasse e introdurre un salario minimo all’italiana. Ecco tutte le novità.
Dopo l’incontro del Governo con i sindacati, è stata avanzata l’ipotesi – ormai quasi certa – di aumento della busta paga per lo meno per quei lavoratori che percepiscono uno stipendio piuttosto basso. L’aumento delle retribuzioni scatterà dai prossimi mesi, quando è previsto un nuovo taglio del cuneo fiscale.
Non solo: oltre al taglio delle tasse si continua a discutere anche sulla possibile introduzione di un salario minimo, soprattutto dopo l’approvazione della direttiva a livello europeo. La soglia minima è ancora fissata a 9 euro all’ora.
Ecco quali sono le novità in arrivo nel prossimo provvedimento del Governo, da licenziare entro il mese di luglio: busta paga più ricca grazie al taglio delle tasse e salario minimo all’italiana.
Busta paga più ricca: scatta il taglio del cuneo fiscale
Mario Draghi ha confermato la crescita dell’economia italiana da un lato, e l’aumento dell’inflazione dall’altro lato. Ciò significa che all’aumento dei costi per le famiglie consegue una riduzione del potere d’acquisto: urge un intervento sui salari e sulle pensioni.
E così, dopo il bonus 200 euro, il Governo intende fornire nuovi sostegni alle famiglie in difficoltà: un primo intervento, già dalle prossime settimane, riguarderà la busta paga.
Saranno coinvolti, però, soltanto i lavoratori che possiedono un reddito complessivo inferiore a 35 mila euro, ovvero coloro che hanno diritto a ricevere il bonus 200 euro una tantum.
È previsto dunque un taglio del cuneo fiscale che potrebbe portare a un aumento in busta paga da 100 a 150 euro per i lavoratori in maggiore difficoltà. Tali cifre dovrebbero essere confermate per tutto il 2022, mentre per il prossimo anno si dovrà pensare a una misura strutturale da inserire nella prossima Legge di Bilancio.
Busta paga e salario minimo all’italiana: il piano salva stipendi
E se da un lato si punta ad aumentare la retribuzione degli italiani, dall’altro lato si stanno effettuando grandi passi avanti anche in vista dell’introduzione di un salario minimo: in tal senso, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha già avanzato le due proposte.
A differenza delle prime ipotesi, Orlando non prevede l’applicazione di un salario minimo uguale per tutti (pari a 9 euro all’ora), ma invece una soglia fissata in base ai contratti più diffusi relativamente a una certa categoria di lavoratori.
Si tratterebbe dei cosiddetti Tec, ovvero Trattamento economico complessivo fissato da ciascun contratto di categorie. L’ipotesi prevede, infine, la cancellazione dei contratti precari.
Nuovo decreto in arrivo: aiuti su bollette e benzina
All’interno del nuovo decreto aiuti di luglio dovrebbero rientrare anche nuovi sostegni per le famiglie sulle bollette e sulla benzina per contrastare l’aumento dei prezzi delle materie prime.
Si dovrebbero utilizzare gli extra profitti delle imprese energivore per finanziare i nuovi bonus bollette e benzina, mentre si potrebbe estendere ulteriormente il taglio delle accise.
Per quanto riguarda la busta paga, invece, per il momento pare che il Governo abbia le idee chiare sul lungo periodo (in vista dell’introduzione di un piano salva stipendi nella prossima Manovra 2023), mentre un po’ meno chiaro è il margine d’azione delle prossime settimane.
Ci sarà un taglio delle tasse in busta paga che potrebbe permettere di ottenere fino a 1.200 euro in più all’anno (circa 100 euro in più ogni mese), mentre sul salario minimo occorre dapprima convergere verso un’unica soluzione.